Archivi categoria: tavolo disabili

In questa sezione trovi, in ordine cronologico, le notizie riguardanti le Associazioni del territorio senese operanti all’interno del Tavolo Disabili di SI-SIENASOCIALE, la coprogettazione che tanto vale che è tra Comune di Siena e Enti del Terzo Settore

Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Siena APS
Autismo Siena Piccolo Principe ODV
Le Bollicine APS, Sesto Senso ODV
Associazione Senese Down (ASEDO) ODV
Il Laboratorio ODV

“Il Laboratorio” 36 anni di solidarietà: SBT la nostra casa

Aria di casa. E’ questa la prima sensazione che si prova entrando nei locali dell’Associazione ‘Il Laboratorio’, il centro diurno di volontariato che si occupa delle persone disabili. Tante attività, anche in coprogettazione, in un clima solidale. 

Un momento di animazione presso "Il Laboratorio"

Un momento di animazione presso “Il Laboratorio

E l’atmosfera familiare coinvolge anche chi arriva per la prima volta nei locali della Parrocchia di San Bernardo Tolomei, parroco Don Claudio Rosi, in Via Sansedoni a Siena, dove l’Associazione ha la sua sede operativa. “Uno stanzone unico che, negli anni, un passo alla volta, abbiamo trasformato nella nostra casa, plasmandolo per le nostre esigenze”, ci spiega accogliendoci, Antonella Montagna, che è la fondatrice e l’anima del centro: 81 anni (perché quando sono così ben portati si può dire!) ed un’energia contagiosa, la presidente burocraticamente parlando, la “capa”, come la definiscono i volontari che lavorano al suo fianco.

Il Laboratorio nasce nel 1986, come progetto di ‘dopo cresima’, dall’iniziativa di un gruppo di persone che frequentavano la parrocchia e che, dopo aver fatto un’indagine per individuare quali servizi mancassero in città, crearono uno spazio rivolto appunto alle persone disabili.

Dopo 36 anni il centro è diventato una solida realtà e un punto di riferimento importante. E’ l’unica associazione composta interamente da volontari e si autofinanzia con cene, iniziative solidali o eventi come il banchino che tutti gli anno viene allestito a Santa Lucia.

All’inizio erano 7 ragazzi che usufruivano di questo nostro servizio, negli anni sono stati anche oltre 25 – dice ancora Antonella Montagna -. Attualmente sono 12, alcuni con disabilità molto gravi. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì li andiamo a prendere a casa alle 16, li portiamo qui, dove c’è sempre un’attività diversa e poi alle 19 li riportiamo indietro”.

Il Laboratorio ha nel nome la sua ‘mission’: qui le persone possono essere impegnati in svariate occupazioni, finalizzate a migliorare la percezione di sé, a migliorare movimenti e attività motoria. Ecco la settimana-tipo.

Il lunedì, corso di cucina, giochi di gruppo e di movimento

Il martedì, laboratorio teatrale (per preparare gli spettacoli che vanno in scena a Natale e poi a giugno).

Il mercoledì, corso di mimo e lavori vari (con la lana, con i colori, con il cartoncino)

Il giovedì, corso di yoga e giochi di gruppo.

Il venerdì, corso di biodanza e canti.

Il corso di mimo, quello di yoga e quello di biodanza sono arrivati con il progetto Si-Siena Sociale, a cui l’associazione partecipa.

Poi c’è tutta la parte dei viaggi e delle gite: in Italia e all’estero, al mare e in montagna, in treno, in aereo o in nave: vacanze tutti insieme per condividere momenti di allegria, come testimoniano le centinaia di foto che tappezzano le pareti. “Ogni estate, per esempio, andiamo all’Elba – ci racconta ancora Antonella Montagna -, la Moby ci offre il viaggio in traghetto, mentre i motociclisti delle Harley Davidson ci ‘scortano’. Un divertimento incredibile per i ragazzi”.

E proprio scorrendo le foto si scopre un altro grande valore aggiunto di questo luogo, la solidarietà, sempre e comunque, il desiderio di fare qualcosa per chi sta peggio o è meno fortunato. Incredibile, ma vero. Nascono così l’iniziativa per raccogliere i fondi a favore delle vittime del terremoto che colpì il centro Italia nel 2016, oppure la missione in Tanzania, dove ‘Il Laboratorio’ ha finanziato cinque pozzi. “Ho portato personalmente i soldi in Africa – prosegue ancora la presidente – e l’idea fu di uno dei nostri ragazzi, Carlino, che era la nostra mente e purtroppo ora non c’è più. Fu proprio lui a dire ‘Anche se siamo così non si può fare niente?’

Uno dei tanti insegnamenti di vita di questi ragazzi: con l’amore tutto è possibile.

Il Laboratorio partecipa a SI-SIENA SOCIALE, la coprogettazione che tanto vale, che è tra Comune di Siena e Enti del Terzo Settore per proposte a favore di anziani, minori, famiglie e disabili. A seguire le realtà partecipanti. Tavolo Anziani (Associazione di Pubblica Assistenza di Siena, La lunga gioventù APS, Centro socio-culturale terza età Antonio Conti APS); Tavolo Famiglia-Minori (Siena Soccorso ODV, Arciconfraternita di Misericordia di Siena OdV, M’ama APS, La lunga gioventù APS); Tavolo Disabilità (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Siena APS, Autismo Siena Piccolo Principe ODV, Le Bollicine APS, Sesto Senso ODV, Associazione Senese Down (ASEDO) ODV, Il Laboratorio ODV).

Silvia Sclavi 

“Otaria la volontaria” e tavolo disabili della coprogettazione

Nuovo appuntamento con l’amica delle cittine e dei cittini! Otaria la Volontaria fa da guida nel vasto mondo del volontariato. E, rivolgendosi ai bimbi, afferma: “Dovete sapere che nella mia comunità, così proprio come nella vostra, molte attività e molte relazioni non esisterebbero se non ci fossero i volontari!”. Questa volta Otaria svela il magico mondo della coprogettazione facendoci scoprire un’associazione che opera all’interno di “Si-Sienasociale la coprogettazione che tanto vale” tavolo disabili.

Ciao a tutti! Eccomi di nuovo qua, pronta per parlarvi di un bellissimo posto in cui mi sono imbattuta qualche giorno fa. Ero nei dintorni della Parrocchia di San Bernardo Tolomei, in cerca di un po’ di solicello che mi riscaldasse, quando ho sentito voci e risate che provenivano dai locali della parrocchia. Allora mi sono avvicinata, ho sbirciato un po’ e mi sono bastati pochi istanti per capire che quello era un posto speciale anzi, specialissimo!

È “Il Laboratorio”, un centro che accoglie persone con disabilità, giovani e meno giovani, durante la giornata. I volontari sono perlopiù  signore con capelli d’argento che, come piccole formichine operose, si dedicano ai più fragili: preparano la merenda, si prendono cura della loro igiene e soprattutto, banale ma non scontato, passano del tempo con loro tra un gioco e una chiacchiera.

Le giornate sembrano così lunghe quando si è soli! Ma, a detta dei volontari, il vero dono lo fanno proprio gli ospiti del centro: in termini di amore, amicizia, spontaneità danno molto di più di quello che ricevono. Luoghi così ce ne vorrebbero a bizzeffe, non credete anche voi?

Dalla vostra Otaria la Volontaria per oggi è tutto! Passo e chiudo!

Otaria la volontaria è il nuovo personaggio di Sienasociale.it   Nata dalla splendida matita di Elisa Bigio, la nostra protagonista,  presentata in conferenza stampa lo scorso 12 novembre, racconta le magnifiche storie di Elisa Mariotti e aiuta i più piccoli “ad entrare” nell’affascinante mondo del volontariato. Le storie di Otaria le trovate, ogni domenica, su sienasociale.it…raccontatele ai cittini!

 

"Il Facciatone" dal quale si caleranno Babbo Natale e i suoi amici

Babbo Natale ed elfi si caleranno dal “Facciatone”

Babbo Natale e i suoi amici arriveranno dal cielo il 17 dicembre alle ore 12. Magie di una Siena che non smette di stupire grazie al suo enorme patrimonio architettonico e alla buona volontà di tanti volontari autentico valore aggiunto di questa città. Organizzazione a cura di associazione Sesto Senso odv.

Luigi Del Mastro, presidente dell’associazione Sesto Senso, spiega:  “siamo contenti di questa iniziativa che vede la collaborazione di EdiliziAcrobatica  che, gratuitamente, ha deciso di esserci“.  EdiliziAcrobatica è l’azienda leader in Italia e in Europa nel settore dell’edilizia operativa in doppia fune di sicurezza.

Babbo Natale e 4 elfi, dunque, si caleranno dal “Facciatone” del Duomo di Siena e arrivati a terra distribuiranno dolci e caramelle per tutti. Il Facciatone e’ parte di quanto rimane successivamente all’abbandono del progetto del ‘Duomo nuovo’ dopo che, nel giugno del 1357, fu presa la decisione di demolire delle parti dell’edificio dichiarate pericolanti. Resta, tuttavia, dell’imponente progetto di costruzione, un enorme “torso” costituito dal ‘facciatone’, dai muri laterali e dalla navata rivolta verso nord-est (fonte “Opera della Metropolitana di Siena”)

Evento, da non perdere, in collaborazione con Rotary Siena e Opera della Metropolitana di Siena.

Per saperne di più 

L’Associazione Sesto Senso è stata fondata a Siena il 24 Maggio 2000 da genitori di minori diversabili. L’handicap non più vissuto semplicemente come “oggetto” di servizio, ma, finalmente, come fonte di valori e di risorse (non solo spirituali) per l’intera comunità sociale e per le istituzioni di essa rappresentative: questo, in sintesi, il messaggio che emerge dalla iniziative, che nel tempo sono state proposte (a seguire link al sito). Sesto Senso partecipa a “Si-Sienasociale la coprogettazione che tanto vale” che è tra comune e n.12 realtà del territorio a sostegno delle fragilità di : famiglie, anziani, disabili .

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La locandina dell'evento

La locandina dell’evento

Nella foto principale “Il Facciatone” dal quale si caleranno Babbo Natale e i suoi amici

La riforma del terzo settore: oggi l’evento

Questa mattina, presso il Complesso Museale del Santa Maria della Scala . Sala Italo Calvino, un incontro dibattito dal tema “La Riforma del Terzo Settore…RUNTS a che punto siamo?”. Presenti sindaco di Siena, Direttore Cesvot, Assessore Welfare e famiglia del comune

Un evento per fare il punto della situazione. Una mattinata di confronto e dibattito da inquadrare  nell’ambito di “Si-Sienasociale la coprogettazione che tanto vale” che è tra comune di Siena ed enti del terzo settore per progetti a favore di minori e famiglie, disabili ed anziani. Ecco il programma.

Dopo i saluti del sindaco Luigi De Mossi e del direttore Cesvot Paolo Balli, parola ad Alessandro Salvi (Regione Toscana settore welfare e innovazione sociale) che si soffermerà sul tema “Cosa è cambiato per la regione Toscana con la nascita del RUNTS”. Riccardo Berni, consulente Cevot, farà una riflessione sul tema “…a che punto siamo?“.

Maria Concetta Raponi e Claudio Cerretani (Consulta Comunale per l’integrazione delle persone in situazione di disabilità e delle loro famiglie ) analizzerannoLa Consulta, un tavolo di lavoro operativo”.

Chiusura dei lavori affidata a Francesca Appolloni, Assessore Welfare e Famiglia del comune che si concentrerà su “Terzo settore e Enti Pubblici: Si- Sienasociale , un esempio di coprogettazione“.

nell’immagine di archivio la Presidente di “Le Bollicine” realtà associativa che partecipa al tavolo disabili di Si-Sienasociale

 

“Il sorriso di un figlio vale più di tutte le paure di sua madre”: Paola e la giornata disabili

“Quando alla nascita seppi che Andrea era un piccolo, bellissimo bambino Down non avrei immaginato del bello che stava per portare nella nostra vita”. Paola Lucentini Bisconti, presidente di “Le Bollicine” che partecipano a “Si-Sienasociale la coprogettazione che tanto vale”, parla della giornata dei disabili celebrata ieri

Per natura non credo molto nelle giornate di commemorazione: la giornata appena trascorsa non la sento come ricorrenza .

Ho il timore che, purtroppo, finché sentiremo il bisogno di dedicare alle persone con disabilita delle giornate  come quella di ieri, avremo chiaro il segnale che c’è ancora bisogno di tanto lavoro,  che non le viviamo con sentimenti di reprocità sentendoli  parte integrante di un insieme .

Trovo il senso in  tale celebrazione solo se  vissuta come momento di riflessione: tanti temi, tanta strada fatta e tanta da fare .

Quando alla nascita seppi che Andrea era un piccolo, bellissimo bambino Down non avrei immaginato del bello che stava per portare nella nostra vita: attraverso lui, abbiamo conosciuto persone ,mondi, realtà  sfidanti, abbiamo intrapreso percorsi impegnativi con successi e delusioni. Abbiamo lavorato sulle autonomie personali,  intrapreso percorsi prima scolastici poi  lavorativi ma, soprattutto, lo abbiamo ascoltato. Un ascolto attivo, al suo fianco perché potesse realizzare il suo progetto di vita.

Tutto questo rientra in una quotidianità costante: il
desiderio di oggi è che, in una società che si reputa civile ed evoluta, Andrea e le persone con disabilità siano cittadini attivi .

Nella società che sogno c’è  dignità e rispetto dando ad ognuno la possibilità di essere felici. Avere gli strumenti e le possibilità per sfruttare le proprie potenzialità anche attraverso un lessico adeguato: l’uso o l’accettazione passiva di termini inappropriati finisce per dare percezioni errate  della realtà.

Io  non sono e non mi sento mamma di persona disabile ma di persona con disabilità. Disabile significa ” persona senza abilità”: ad Andrea mancano delle abilità ma ne ha tante altre e ritengo doveroso l’attenzione all’uso di  termini che  rispettino la sua persona.

Non credo neppure in narrazioni che vedono la persona descritta come “vittima” nè altrettanto neppure  come “eroe”o con  sensazionalismo.
La cosa migliore ritengo sia   raccontare la “normalità” dell’individuo, della sua vita,del suo contesto,del sue essere.

Ospite di “Casa dolce casa” : il racconto

Il progetto Si-Sienasociale è molto utile, sta dando ottimi frutti. Ci ha permesso per esempio di fare gruppi eterogenei, unendo la sindrome di down alle altre disabilità intellettive e livellando i gruppi con cui lavoriamo, oltre a fare rete con le altre associazioni, con le quali si è creato davvero un bel clima”. A parlare è la dottoressa Sofia Rocchigiani di A.SE.DO. dell’associazione della provincia di Siena che, dal 1994, si occupa e svolge servizi per le famiglie di persone con sindrome di Down.

Un momento all'interno di "Casa dolce casa"

Un momento all’interno di “Casa dolce casa”

Sofia ci ospita a “Casa dolce casa”, insieme a Giulia, Andrea, Matteo e un altro Andrea, che qui abitano da soli: nome più adatto per questo luogo non potrebbe esistere, perché la gentilezza e l’entusiasmo con cui ci accolgono rasserena anche il piovoso e umido pomeriggio di novembre.

Le attività di A.SE.DO sono mirate a sviluppare le qualità di ogni singola persona per favorirne l’integrazione sociale e “Casa dolce casa” è un programma di cohousing nato all’interno di un’altra progettazione, ma che da Si-Siena sociale ha avuto un supporto fondamentale.

Dopo un percorso di avvicinamento i ragazzi si sono trasferiti nell’appartamento a maggio scorso e qui vivono in autonomia, gestendo ognuno il proprio lavoro (Andrea lavora in un maneggio, Giulia in una scuola materna, Matteo in un’azienda vinicola, l’altro Andrea a Borgo San Felice), praticando uno o più sport o dedicandosi al proprio hobby.

Abbiamo due palestre di autonomia – spiega ancora Sofia Rocchigiani –una, un po’ più avanzata, che facciamo qui con ragazzi che vivono già per conto loro, lavorando sul consolidamento delle abilità domestiche e dell’orientamento sul territorio, sull’utilizzo, per esempio, del bancomat per andare a fare la spesa, o sull’andare in autonomia allo sportello a prelevare.

L’altra, più di base, viene fatta a ‘Casa Clementina’ a Porta Tufi, un altro dei nostri appartamenti, dove ci si allena a vivere da soli, si impara per esempio a raggiungere i supermercati o altri luoghi e si fanno diverse attività, come la conoscenza del territorio, delle contrade, la visita ai musei delle contrade. Questo si aggancia anche poi ad un’altra azione progettuale che è la mobilità urbana, che prevede che tutti i beneficiari vengano aiutati a spostarsi in autonomia, senza dipendere dal genitore o da un accompagnatore.

Un’altra attività molto interessante è il trekking urbano, che facciamo una volta al mese, a tema, con due guide-volontarie Elisa e Silvia, che ci fanno conoscere la città e tutte le sue leggende nascoste.

Poi ancora il laboratorio per esercitare capacità cognitive, perché la sindrome di Down da una certa età in poi porta al decadimento cognitivo e questo è un aspetto importante che “Si-Siena sociale”, ci ha permesso di curare: il potenziamento dell’attenzione, della memoria, le funzioni esecutive e quant’altro.

Anche i genitori sono seguiti per permettere tutto questo, perché non è un’operazione facile quella dell’autonomia del figlio, sempre grazie a “Si-Siena Sociale: un iter psicologico di gruppo, che rientra nel percorso del ‘dopo di noi’.
Il tutto condito con uscite a cena (rigorosamente senza operatori!) serate al cinema,spettacoli a teatro vacanze di gruppo, in Italia o all’estero“.

Un’ora di tempo vola via, tra un caffè e una risata. La chiacchierata è piacevole e davvero ricca di emozioni, grazie a questi ragazzi che ti coinvolgono con la loro spontaneità e ti colpiscono con la loro sensibilità e la capacità di vedere le cose belle della vita.

Grazie a Giulia, perfetta padrona di casa, a Juri, i due Andrea e Matteo.

Grazie A.SE.DO!

Silvia Sclavi

Coprogettazione con “Sesto Senso” è socializzazione

Musicoterapia, sia di gruppo che individuale, danzaterapia, esercizi di psicomotricità, lavori di pittura e ceramica per stimolare la manualità e laboratori di autonomia. Sono queste le molteplici attività svolte, all’interno del progetto “SI-SienaSociale la coprogettazione che tanto vale”, dall’Associazione Sesto Senso che si occupa di disabilità a trecento sessanta gradi.

Tutte iniziative che hanno come finalità principale la socializzazione, il riuscire a stare in gruppo, a starci bene ed ad accettarne tutte le dinamiche.

In questa ottica quello dei laboratori di autonomia è un momento molto importante: i ragazzi, 4-5 per volta, accompagnati dagli operatori, vanno a fare la spesa, si preparano il pranzo tutti insieme (collaborando ovviamente ognuno secondo le proprie possibilità), poi rimettono a posto e puliscono insieme. In alcuni casi il laboratorio diventa notturno, i ragazzi si trattengono per una, due o più notti e questo è un altro step molto delicato.

L’esperienza che stanno facendo è molto significativa”, – ci conferma Maria Luisa Mion della cooperativa sociale Valle del Sole (con sede a Casole d’Elsa) che fornisce gli operatori e si occupa della parte didattica – “perché per molti di loro si è trattato della prima volta che sono usciti da casa ed hanno affrontato situazioni del tutto nuove. Anche il solo fatto di trovarsi in gruppo è un elemento rilevante, perché di solito i ragazzi sono abituati ad avere una persona accanto dedicata, sia a casa (un genitore) che nel percorso scolastico (un insegnante di sostegno) e dover dividere l’attenzione e il tempo dell’operatore con gli altri compagni è una conquista, devono imparare a gestire le emozioni.
Per gli operatori è un’esperienza anche molto impegnativa, perchè oltre alla presenza di alcuni casi con un livello di handicap piuttosto grave, si tratta di fare un doppio lavoro anche con le famiglie, con le quali è necessario instaurare un rapporto di fiducia, affinchè ti consegnino i propri figli. Avere un figlio con disabilità vuol dire anche avere una relazione molto forte, molto stretta, il timore sempre presente che possa sentirsi male o farsi male. Per questo abbiamo delle chat di WhatsApp con le famiglie, dove condividiamo foto e momenti della nostra giornata, perchè renderle partecipi le fa stare più serene”.

L’associazione Sesto Senso nasce a Siena nel 2000 per iniziativa di un gruppo di genitori/parenti di ragazzi diversamente abili con l’obiettivo di sensibilizzare il territorio e il mondo della scuola alle tematiche della disabilità.
Siamo andati avanti attraverso vari progetti – racconta Maria Chiara Scopelliti, una delle referenti dell’associazione, sorella di Benedetta -, quello ‘pilota’ è sempre stata la musicoterapia. Nel 2017 è arrivato “Il Dono”, abbiamo ricevuto in comodato d’uso gratuito, dall’Ordine dei frati Cappuccini di Firenze, questo convento (a Colle Val d’Elsa), che è stato chiamato così non a caso. Ci siamo infatti spostati da una realtà di 50 metri quadri, in questo tipo di spazio e di potenzialità. Da lì è seguito un periodo di ristrutturazione e manutenzione, un lavoro molto intenso da parte di genitori e volontari (si tratta di un Odv) ed oggi si può vedere quello che è stato realizzato. Nei tanti spazi che ora abbiamo possiamo fare molteplici attività, grazie alla collaborazione con la cooperativa Valle del Sole e gli operatori sociali: dalla musicoterapia, all’orticoltura accessibile, alle attività artistico-artigianali, con la caratteristica che abbiamo avuto fin dall’inizio, ovvero quella di essere aperti a tutti.

Il Dono

L’associazione si occupa infatti anche di ragazzi con handicap molto gravi, perché il nostro principio è che i diritti sono di tutti e per noi questo è un aspetto vitale. Ci piace sottolinearlo perché tante volte anche all’interno del mondo delle disabilità e del terzo settore si creano delle ‘gerarchie’ che vanno a schiacciare delle realtà più scomode e difficili da trattare, ma che non devono essere lasciate indietro e dimenticate.
E’ sicuramente impegnativo mettere insieme vari livelli di disabilità, ma il principio deve essere quello dell’architettura accessibile: se si toglie uno scalino e si mette uno scivolo ci può camminare la persona che non ha alcun tipo di difficoltà, come quella che si è rotta una gamba e va con le stampelle, come quella in carrozzina. Con l’approccio di rendere tutto accessibile a tutti, metodologicamente con dei professionisti, si possono raggiungere degli obiettivi coerenti con quello che si vuole mettere in campo.
La cosa importante – conclude Maria Chiara – è quella di ragionare non nell’ottica di progetti, che hanno un termine temporale, ma in quella di modelli, per dare continuità al lavoro svolto”.

Silvia Sclavi 

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Coprogettazione è educazione all’affettività e sessualità

Educazione all’affettività e sessualità nelle persone con disabilità cognitiva in età adulta.

All’interno del tavolo “disabilità” di “Si-Sienasociale – La coprogettazione che tanto vale”, l’Associazione “Le Bollicine” organizza un percorso di condivisione rivolto agli Operatori, ai volontari e alle famiglie. Scopriamo di cosa si tratta.

Fondazione Down Friuli Venezia Giulia ONLUS gestisce da vent’anni, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale,
progetti di autonomia e di vita indipendente rivolti a giovani-adulti con disabilità intellettiva.

Nell’ambito di questa progettualità, i laboratori di educazione all’affettività e alla sessualità appaiono estremamente rilevanti. La sessualità umana, infatti, ha un ruolo centrale nello sviluppo dell’identità personale, della
coscienza e della personalità, rappresentando uno dei pilastri su cui ogni individuo costruisce la propria adultità. Il lavoro educativo, partendo dalla conoscenza del proprio corpo e dal riconoscimento delle emozioni, si pone l’obiettivo di riconoscere i diversi codici affettivi e gestire le diverse relazioni interpersonali,
affrontare l’espressione dei bisogni sessuali individuali e di coppia.

L’obiettivo generale è rivolto al sostegno e al benessere delle persone con disabilità al fine di contrastare gli effetti a lungo termine dell’emergenza pandemica in termini di isolamento e marginalità sociale.

Ed ecco il programma per venerdì 18 novembre (rivolto agli operatori)

• 9:00 – 10:30 Presentazione dei relatori e dei progetti di autonomia e vita indipendente gestiti da Fondazione Down FVG a Pordenone. Perché è importante fare educazione affettivo-sessuale? Assunti teorici. Il ruolo delle famiglie, degli operatori e dei pari. Visione del video: Ho scelto te.
• 10:30 – 12.00 La metodologia nei percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità: relazione, strumenti, setting.
• 12:00 – 14:00 Pranzo preparato dallo staff dei ragazzi delle Bollicine
• 14:00 – 17:00 Presentazione del progetto: “Dire, fare, baciare. Laboratorio di educazione all’affettività e alla sessualità”.

Ed ecco il programma per sabato 19 novembre (rivolto alle famiglie)

• 10:00 – 12:00 Presentazione dei relatori e dei progetti di autonomia e Vita Indipendente gestiti da Fondazione Down FVG a Pordenone.
Perché è importante fare educazione affettivo-sessuale? Il ruolo delle famiglie, degli operatori e dei  pari.
Visione del video: Ho scelto te.
Presentazione del progetto: “Dire, fare, baciare. Laboratorio di educazione all’affettività e alla
sessualità”
• 12:00 – Aperitivo preparato dallo staff dei ragazzi delle Bollicine

I percorsi formativi si svolgeranno presso Circolo Archimede – Ampugnano – via del Formicolaio n.2
Si richiede l’iscrizione  comunicando l’adesione entro il 16/11 tramite il seguente contatto
infolebollicine@gmail.com| info: 0577 286335

Partecipazione gratuita con posti limitati

SI-SIENA SOCIALE, la coprogettazione che tanto vale, è tra Comune di Siena e Enti del Terzo Settore per proposte a favore di anziani, minori, famiglie e disabili. A seguire le realtà partecipanti. Tavolo Anziani (Associazione di Pubblica Assistenza di Siena, La lunga gioventù APS, Centro socio-culturale terza età
Antonio Conti APS); Tavolo Famiglia-Minori (Siena Soccorso ODV, Arciconfraternita di Misericordia di Siena OdV, M’ama APS, La lunga gioventù APS); Tavolo Disabilità (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Siena APS, Autismo Siena Piccolo Principe ODV, Le Bollicine APS, Sesto Senso ODV, Associazione Senese Down (ASEDO) ODV, Il Laboratorio ODV).

 

Primo soccorso: formazione dalla coprogettazione

All’interno del tavolo “disabilità” di “SI-Sienasociale – La coprogettazione che tanto vale”, L’Associazione Sesto Senso organizza un incontro formativo rivolto alle famiglie, agli operatori, ai volontari ed a qualunque soggetto comunque interessato, durante il quale saranno affrontate le principali manovre di soccorso in caso di emergenza.

L’incontro, che si terrà il giorno 24 novembre, alle ore 15:30, durerà circa 3 ore ed avrà ad oggetto:
• la disostruzione delle vie aeree: cause e tipologie con manovre di soccorso;
• rianimazione cardio polmonare: accenni su cause e sintomatologie. Isola di training sulle manovre con l’utilizzo del manichino apposito;
• utilizzo del DAE (defibrillatore semi automatico): cos’è e come funziona l’apparecchio e prove di utilizzo in isola di training.

Il corso sarà tenuto da un operatore di Siena Soccorso, ente accreditato dalla Regione Toscana al rilascio del brevetto per l’utilizzo del DAE che, a fine seduta, sarà rilasciato a tutti i partecipanti (certificazione BLSD laico).

Partecipazione gratuita: 20 posti disponibili presso la sede dell’Associazione Autismo Siena “Piccolo Principe” Strada delle Volte Alte n.1

Si richiede l’iscrizione al percorso laboratoriale comunicando l’adesione entro il 23/11 tramite il seguente contatto: sestosenso.sisociale@gmail.com | per info: 371 1189765

ASEDO: bella la gita a Piancastagnaio

Una giornata per stare insieme al Crastatone di Piancastagnaio per l’Associazione Senese Down (ASEDO) ODV. Autonomia significa condividere idee, progettare e realizzare insieme.

Ieri i ragazzi della palestra di autonomia dell’Associazione Senese Down sono andati a Piancastagnaio per una giornata insieme.

Hanno mangiato in contrada e sono rimasti stupiti dalle bellissime tradizioni di una cittadina così vicina che però non conoscevano! Prossima idea… Andare a vedere il loro Palio ad agosto!

L’attività è un iniziativa sviluppata allinterno di SI-SIENA SOCIALE, la coprogettazione che tanto vale, che è tra Comune di Siena e Enti del Terzo Settore per proposte a favore di anziani, minori, famiglie e disabili. A seguire le realtà partecipanti.

Tavolo Anziani (Associazione di Pubblica Assistenza di Siena, La lunga gioventù APS, Centro socio-culturale terza età Antonio Conti APS); Tavolo Famiglia-Minori (Siena Soccorso ODV, Arciconfraternita di Misericordia di Siena OdV, M’ama APS, La lunga gioventù APS); Tavolo Disabilità (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Siena APS, Autismo Siena Piccolo Principe ODV, Le Bollicine APS, Sesto Senso ODV, Associazione Senese Down ( Asedo) ODV, Il Laboratorio ODV).

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Per saperne di più

http://www.ilcrastatone.it/

Sofia Rocchigiani