Ekaterina Samoilova e’  proprietaria di Horse and Bully, piccola scuderia di cavalli senza scopo di lucro che si trova a Lugo di Romagna. Il racconto drammatico delle ore dell’alluvione e la speranza per un progetto che aiuti i fragili.

 

L’alluvione che in questo maggio appena trascorso ha drammaticamente colpito l’Emilia Romagna è ancora oggi sulle pagine di tutti i giornali e in televisione per le atroci conseguenze. Emergono su tutto l’estrema forza e la straordinaria resilienza delle popolazioni che abitano i territori feriti dall’acqua.

Dopo una lunga riflessione ho deciso di contattare Ekaterina Samoilova, proprietaria di Horse and Bully, piccola scuderia di cavalli senza scopo di lucro che si trova a Lugo di Romagna.

Ekaterina, donna indomita e grande appassionata di cavalli da anni si dedica con dedizione alla realizzazione di una scuderia che, secondo il progetto che sta portando avanti, a breve potrà aiutare i bambini e le persone fragili attraverso i cavalli. Quando chiamo Ekaterina, inizia subito a raccontarmi quanto vissuto.

Il 5 maggio, quando c’è stata la prima esondazione mi spiega che hanno rotto gli argini due diversi fiumi: il Lamone che ha colpito Villanova e Bagnacavallo unitamente alle campagne limitrofe; la sua scuderia e quindi anche la sua casa non sono però rimaste toccate. La data del 17 maggio le rompe la voce nel racconto, la rottura del Santerno,  a 5Km in linea d’aria dalla sua scuderia, la richiesta visto quanto stava accadendo di poter uscire anticipatamente da lavoro. E’ sola Ekaterina a occuparsi dei suoi sette cavalli e dei suoi altri animali. Una volta arrivata in scuderia ha preparato tutto per fuggire immediatamente quando necessario. L’acqua non si ferma, viene incontro. Con i cavalli  nei box, con le lunghine sotto mano, gatto, coniglio e i suoi tre cani in casa alle 5:30 del mattino, è accaduto.

E’ arrivata l’urgenza di mettere in salvo gli animali e andarsene. Nelle ore precedenti aveva avuto disponibilità dalla Protezione Civile per un eventuale aiuto ad evacuare, adesso quell’aiuto veniva meno perché tutti impegnati dando priorità alle persone.

Nel pieno della disperazione si attacca al telefono con l’aiuto di una ragazza che ha il cavallo  da lei a Horse and Bully: è disperata e circondata dall’acqua. La ragazza che ha il cavallo da lei non arretra un passo e le offre tutto il suo aiuto. Fra la disperazione e il coraggio decidono autonomamente di fare una staffetta fra loro, il tempo stringe e non è più possibile aspettare. Iniziano a spostare i cavalli passandoli da una parte all’altra del fiume, l’acqua dentro la scuderia è già alta 40cm. Continuano senza sosta a mettere in salvo i loro animali da sole con l’ok della Municipale a transitare a piedi nonostante i divieti. Altre soluzioni non ci sono. Ekaterina torna a prendere l’ultimo cavallo, il suo cavallo anziano, l’acqua è salita e lui non se ne vuole andare. Non vuole lasciare la scuderia. I minuti trascorrono pesanti come il piombo poi finalmente lui sceglie di farsi portare via e farsi salvare. I cavalli e tutti gli animali di Ekaterina vengono accolti nel cortile di una sua cara amica, sono tutti insieme, ma sono all’asciutto e al sicuro.

Solo grazie al “tam tam” sui social Ekaterina trova una sistemazione per tutti in un capannone per le oche dove cinque cavalli su sette arrivano grazie a un amico di vecchia data che si mette a disposizione per trasportarli. Cinque su sette già perché Conselice era ormai allagata e le autorità avevano fermato tutti. I suoi cavalli piccolini mi spiega Ekaterina restano dalla sua amica che aveva messo a disposizione il cortile per accoglierli nell’immediato. Riesce così a sistemare tutti. Con i cavalli a 5Km dalla sua scuderia si trovava costretta a fare un giro di 40Km passando da Imola per le condizioni allucinanti dovute all’alluvione.

Nell’arco di 36 ore mi spiega Ekaterina che l’acqua è defluita dalla scuderia e sono potuti rientrare a pulire e riordinare.

Una rete straordinaria di solidarietà ha aiutato immediatamente la sua scuderia, pronti a pulire e riordinare i suoi colleghi di lavoro, gli appassionati di cavalli, le persone dei maneggi vicini. Tutti con voglia di fare la loro parte e pronti a muovere le mani senza paura di sporcarsi. Hanno pulito, disinfettato, ripetuto trattamenti antimosche e antizanzare. Le zone paludose permangono ad oggi e alla popolazione delle sue zone hanno fatto, come noto, il vaccino contro il tetano.

Fra le cose di cui mi parla Ekaterina c’è la funzione sociale dei social anche per le allerte nelle varie zone dell’Emilia Romagna. La voce è commossa quando torna sulla fitta rete di solidarietà. Una sua cavallina a causa dell’alluvione era caduta a terra e aveva bisogno di cure ma la sua veterinaria che aveva perso tutto per l’acqua non poteva aiutarla. Indicandole il nome di un’altra dottoressa esce fuori una rete di veterinari guidata dalla Dott.ssa Silvia Suzzi.

I veterinari di zona, appresi i bisogni degli animali chiedevano aiuto e questo arrivava. Attraverso la Protezione Civile di San Prospero apprende che il Caseificio Quattro Madonne stava partendo con un carico molto grande di fieno, si fa forza, ne chiede ma sul momento le dicono che non glielo possono dare. E’ fieno destinato ad una stalla di mucche bisognose nelle sue zone.

Si fa forza ancora una volta Ekaterina, racconta la storia di Horse and Bully, racconta dei sacrifici di una vita per i suoi cavalli e per gli altri suoi animali, racconta dell’aiuto ai fragili. Loro la ascoltano, la stanno a sentire, commossi fanno arrivare un po’ di quel fieno anche da lei. Si aiutano moltissimo tutti i colpiti, gli aiuti arrivano anche da fuori, si sono mobilitati privati e moltissime aziende comprese quelle delle zone circostanti non colpite dall’alluvione.

Immenso mi spiega il contributo dell’azienda Gruppo Carli che produce foraggi per animali in fieno, paglia, cerali ed erba medica. Le acque oggi nella sua zona stanno rientrando, Conselice si sta facendo pompare via l’acqua. Si fanno forza fra di loro. Offrono a chi ha bisogno i loro spazi anche per lo stoccaggio del mangime e dei foraggi. Mi racconta che stanno nascendo tantissime collaborazioni grazie alla straordinaria umanità delle persone.

Chi ha avuto le scuderie allagate si trova spesso costretto a vendere-svendere i suoi cavalli e altri animali per l’impossibilità di tenerli dovuta al momento. A questo dramma nel dramma si aggiungono i campi allagati, la mancanza di fornitori di mangime e fieno.

Ekaterina e gli altri come lei si augurano che i pochi rimasti non approfittino della situazione critica portando i prezzi alle stelle. Respira per prendere fiato Ekaterina, “sono fortunata” mi dice, “i miei animali e i miei cavalli sono ancora tutti vivi, conosco persone che non possono dire la stessa cosa. Una mia conoscente ha perso il suo adorato cavallo sotto una frana…”. E quando perdi loro, i tuoi amati animali, perdi compagni di vita. Sento ancora nelle orecchie la voce di Ekaterina che con coraggio e dignità ripercorre il dramma. Il mio augurio è che ognuno faccia la sua parte per aiutare. Forza Emilia Romagna.

Giada Da Frassini

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