“Amico di penna clown”: bellissima idea da Gaiole in Chianti

Ormai li conosciamo da tempo, abbiamo raccontato delle loro iniziative, abbiamo fatto il tifo per loro quando sono potuti rientrare a fare servizio in ospedale post pandemia e ci siamo commossi quando abbiamo ricordato una volontaria claunina prematuramente scomparsa… Ma ancora i Nasienasi non smettono di stupirci ed ogni volta tirano fuori dal cilindro un altro meraviglioso progetto di cui non possiamo che farvi partecipi!

Si chiama “Amico di penna Clown” un’idea nata nel periodo in cui le ristrettezze dovute al Covid avevano limitato gli spostamenti e gli incontri; per non lasciare da soli i bambini, i clown dell’associazione si sono inventati una modalità tutta nuova.

Conosciamo Anna – in arte Ninina – volontaria dei Nasienasi dal 2018, che racconta entusiasta l’esperienza appena conclusa con la IV elementare di Gaiole “l’idea mi venne pensando a quando ero piccola: avevo un amico di penna in America con cui scambiavo lettere divertenti e simpatiche. I sentimenti che nascevano ogni volta erano quelli dell’attesa, la voglia di leggere cosa mi avrebbe risposto e questo mi coinvolgeva totalmente. Ho pensato la stessa cosa nei confronti dei bambini che hanno un po’ perso l’abitudine di scrivere lettere avendole sostituite con brevi messaggi, hanno poco tempo da dedicare alla riflessione e vivono un’epoca in cui tutto corre velocemente… troppo velocemente!”.

L’iniziativa viene proposta ad alcuni insegnanti della scuola primaria che dopo l’approvazione del Dirigente Scolastico, danno il via allo scambio epistolare. Viene suggerito ai bambini di scrivere delle lettere ai clown, (spiegando prima chi sono, cosa fanno, dove operano come volontari) nelle quali i piccoli studenti possono chiedere, esprimere sentimenti, esternare le loro curiosità… insomma tutto ciò che desta interesse… i bambini si firmano con un nome di fantasia e consegnano le missive alle maestre. A distanza di un mese i volontari coinvolti nel progetto rispondono facendo recapitare in classe le lettere claunesche, scatenando gioia, curiosità e divertimento!

Il momento più emozionante” ci racconta Ninina “è la fine dell’anno scolastico, quando finalmente avviene l’incontro tra noi ed i bambini. Purtroppo, nel periodo pandemico gli incontri avvenivano on line ma da quest’anno finalmente, possiamo essere fisicamente presenti! Negli occhi dei bambini leggiamo ogni tipo di emozione, dallo stupore, alla gioia, alla commozione! Come ricordo del nostro progetto, doniamo loro un filo rosso in cui vengono fatti tre nodi rappresentanti tre pensieri positivi che loro esprimono e regalano ad un compagno di classe. Per la maestra invece il regalo è collettivo: una collana fatta da un filo rosso più lungo con tanti nodi quanti sono i pensieri positivi per lei! Prima di congedarci li facciamo sedere a cerchio e chiudere gli occhi: in questo momento di trepidante attesa, mettiamo sul loro nasino il nostro simbolico naso rosso a chiusura del progetto. Dopo altre domande e curiosità, ci congediamo con abbracci, sorrisi e lacrime per tutti!”.

Chiedo a Ninina come mai la scelta di essere una claunina “vivere il volontariato in modo federativo ti fa sentire sempre come in una grande famiglia e mai da solo: sai sempre che ci sarà qualcuno con te a farti da spalla o darti manforte ed in questo, ho capito che la mia relazione d’aiuto sarà quella di perseguire la strada del clown. Oltre che coi bambini, adoro le giornate trascorse nelle RSA insieme agli anziani: sono persone meravigliose che regalano espressioni e sensazioni indimenticabili ed ogni volta è stimolante e gratificante passare del tempo con loro”.

Ninina è anche volontaria presso la Pubblica Assistenza della Montagnola Senese e mi confessa che sarebbe proficuo e certamente costruttivo poter interagire con più associazioni, sia a livello di scambio e sia di confronto, perché ogni esperienza può portare con sé suggerimenti e insegnamenti preziosi. Ringrazio la nostra claunina per il tempo che mi ha dedicato trasmettendomi un entusiasmo ed una voglia di vivere che non dimenticherò.

Stefania Ingino

“Lui è sempre qui dietro a me che mi fa gli scherzi” un’associazione in ricordo di Mirco

Stefano Ungaretti è il fratello di Mirco Ungaretti, deceduto nel 2009 per una improvvisa aritmia cardiaca. Nel 2012 lui e la madre fondano l’Associazione Odv Mirco Ungaretti con sede a Lucca. 

“𝑳𝒂 𝒇𝒊𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂’ 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝑨𝒔𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 – riferisce Stefano Ungaretti, raggiunto telefonicamente –  è diffondere la conoscenza delle manovre salvavita e formare più persone possibili al primo soccorso (BLS) e 
al primo soccorso con defibrillatore (BLSD). Siamo convinti che il defibrillatore debba divenire di uso comune”

Le attività dell’Associazione oggi si rivolgono principalmente alle scuole della provincia di Lucca e non solo con l’obiettivo di formare più docenti possibili che possano a loro volta essere formatori.

La formazione docenti è entrata dunque a far parte del sodalizio ed è questo il tema principale della nostra conversazione.

Mirco era iscritto alla Misericordia – sottolinea Stefano – aveva lo spirito del volontario, avere cura ed offrire aiuto e supporto agli altri, soprattutto condivisione. Lo spirito di squadra era per lui fondamentale e per noi lo è altrettanto: sensibilizzare e diffondere. Ci rivolgiamo a tutte le Associazioni affinché facciano proprio il Metodo Ungaretti” 

L’Associazione Odv Mirco Ungaretti e’ un centro di formazione, accreditato dal 2014 che offre  corsi gratuiti di BLSD nelle scuola, validi anche per i crediti formativi.

Nel 2017 è stato sostenuto il primo esame di maturità con dimostrazione BLSD presso l’ITIS “Fermi” di Lucca – sottolinea Stefano – e questo per noi è un grande risultato. Addirittura mi sono ritrovato in commissione esame – esordisce ironico  – Con il Covid, poi, abbiamo avuto la necessità di rendere le scuole autonome e di consentire ai docenti di fare a loro volta formazione. Docenti Istruttori, ce ne sono moltissimi oggi”.

Sulla rivista medica Resuscitation (https://www.corriere.it/salute/cardiologia/23_maggio_17/massaggio-cardiaco-si-impara-4-anni-de45d462-f4a2-11ed-b7d9-7d259dd28bda.shtml) sono state pubblicate le prime raccomandazioni condivise a livello mondiale, stilate da Ilcor, su come insegnare la rianimazione cardiopolmonare a scuola. 

E dunque la formazione dei docenti, oltre che degli studenti, diventa essenziale per divulgare le manovre e avviare quel sano processo formativo che conduce al formatore volontario, una figura chiave nell’ambito specifico ed anche trasversale. 

Ciò su cui intendiamo lavorare è proprio la formazione dei docenti affinché la condivisione di queste pratiche sia obbligatoria e faccia parte di quella rete di collaborazioni e relazioni al cui centro vi è l’allievo e il suo docente” 

Il Metodo Ungaretti non è esclusivo, ma deve avere la forza e la spinta di divenire, all’interno di tutte le associazioni, un importante progetto di formazione docenti. 

La collaborazione con scuole, Uffici Territoriali ed Associazioni e’ di fondamentale importanza; è la chiave del progetto.

Salutiamo e ringraziamo, certi che i risultati raggiunti, tanti, siano anche l’inizio di molti altri.
𝑰𝒏𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐, 𝒊𝒏-𝒇𝒐𝒓𝒎𝒊𝒂𝒎𝒐𝒄𝒊! 

Filomena Cataldo

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NAsienaSI VIP Siena ODV: grazie per l’ospitalità

“Stasera sono state nostre ospiti Elisa Mariotti, Emilia Di Gregorio e la Dott.ssa Cristina Rigacci in rappresentanza della redazione di Sienasociale.it per la bella presentazione del libro “ Otaria la volontaria” scritto e illustrato per spiegare ai bambini l’importanza del terzo settore”.

un momento della presentazione

un momento della presentazione

Ecco quello che leggiamo nella bacheca Facebook dell’ Associazione NAsienaSI VIP Siena ODV che fa parte della grande famiglia che è la Federazione VIP (ViviamoInPositivo) Italia ODV che raggruppa 64 associazioni distribuite su tutto il territorio italiano.

Le parole che seguono fanno davvero intendere che questi “nasi rossi” hanno davvero compreso il reale senso di un volontariato moderno che non può prescindere da un concetto che loro evidenziano perfettamente: “fare sempre più rete fra le varie realtà dell’ associazionismo”.

Dunque, a noi non resta che ringraziare per l’ospitalità precisando che da ieri ci sentiamo un po’ claun anche noi.

Giuseppe Saponaro

per saperne di più

http://www.vipsiena.it/wordpress/?page_id=34#

Il cuore di Siena: Maria accoglie Ava. Ora hanno bisogno di aiuto

La storia di Ava è una storia di forza, decisione e caparbietà: lei è una giovane donna iraniana. Maria, volontaria della Pubblica Assistenza di Monteroni d’Arbia,  la sta ospitando in modo totalmente gratuito presso la sua abitazione. Ora Ava ha bisogno di un lavoro per continuare a “coltivare” il sogno italiano.

Nasce a Teheran 27 anni fa contornata dall’alone e dal profumo dell’Italia: lei era ancora piccola quando i suoi zii emigrati per studiare all’università di Perugia, una volta tornati in Iran, le raccontano delle bellezze del nostro paese delle quali lei rimane letteralmente affascinata! Ava cresce quindi guardando i cartoni animati in lingua italiana e sognando l’Italia. La passione per le lingue, a cui dedica i suoi studi, la spinge a conseguire una laurea in letteratura italiana all’Università di Teheran.

Nel 2019 vince una borsa di studio per partecipare ad un corso di lingua e cultura italiana presso l’Università per Stranieri di Siena. La durata è di tre mesi ma fin da subito, parte dei suoi sogni cominciano a diventare realtà perché oltre allo studio Ava lavora come traduttrice e insegnante privata. Terminato il corso, ritorna in Iran ma nel settembre del 2022 arriva a Bologna come interprete. Data la scadenza del progetto, la nostra amica deve ritornare nel suo paese natìo dove però non si dà per vinta e tenta nuovamente il concorso per una seconda borsa di studio finalizzata a migliorare le sue competenze linguistiche. La fortuna la assiste ed il primo di aprile del 2023 è nuovamente nel nostro Paese per altri tre mesi.

In tutti questi spostamenti, Ava è sempre affiancata da Maria Madia, origini pugliesi e 2 occhi vispi e mai domi, una signora dal cuore grande di 64 anni che vive a Monteroni d’Arbia e che fin da subito l’ha accolta in casa come una figlia, dandole ospitalità e affetto.

L’incontro tra le due amiche avviene quasi per caso, quando qualche anno prima Maria riceve una richiesta di amicizia su Facebook da parte di un ragazzo di Teheran che chiedeva semplicemente un contatto con cui scambiare dei dialoghi in italiano. Da lì, lei viene a sapere dell’arrivo di tre ragazze iraniane a Siena e decide di offrire ospitalità, aprendo la sua casa.

Ma Ava, come tutti i giovani, ha voglia di spiccare il volo, di rendersi indipendente e di cominciare a lavorare anche per ricambiare l’accoglienza finora ricevuta “sento di avere una missione importante da portare avanti” ci racconta “credo di essere naturalmente predisposta all’ascolto e all’accoglienza di persone straniere e mi piacerebbe diventare un giorno, un modello da seguire, anche per dare voce alle ragazze che non hanno avuto la mia stessa buona sorte. Fortunatamente ho anche l’appoggio smisurato di tutta la mia famiglia che mi supporta e mi spinge ad andare avanti per la mia strada, perseguendo i miei obiettivi”.

La tenacia di questa ragazza va premiata ed è proprio questa un’occasione per dimostrare l’unione e la collaborazione che il nostro territorio ha sempre dimostrato, facendo squadra! Ava sta cercando lavoro, magari nel sociale o con i bambini, come traduttrice o interprete…  perché purtroppo, in assenza di un impiego, il suo visto per studio scadrà e lei dovrà necessariamente ritornare in Iran.

Chiunque possa offrire un’opportunità lavorativa ad Ava, può mettersi in contatto con la nostra redazione scrivendo a sociale@sienasociale.it

Auguriamo ad Ava un futuro glorioso come lei desidera, ma un particolare ringraziamento va al grande cuore di Maria Madia senza la quale oggi, la nostra amica, non potrebbe continuare a sognare!

Stefania Ingino

(nelle foto le protagoniste di queste foto posano insieme)

“Io non rischio”: la prima buona pratica è la prevenzione

Serena, comunicatrice “Io non rischio – Siena”, condivide con noi una riflessione sulle buone pratiche di protezione civile a seguito delle intense precipitazioni che nei giorni scorsi hanno creato disagi e allagamenti anche a Badesse dove lo Staggia ha rischiato di straripare.

“Vedere – ci scrive Serena, volontaria della Pubblica Assistenza di Siena – le immagini di quello che è successo a Badesse lo scorso sabato, dopo pochi giorni dal mio rientro dalle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, rafforza il senso dell’importanza di quello che facciamo con la campagna di comunicazione ‘Io Non Rischio‘. Tutti gli anni ad ottobre i volontari colorano le piazze delle città per informare i cittadini sulle buone pratiche di protezione civile. È un’attività di prevenzione promossa dal Dipartimento di Protezione Civile, insieme agli istituti di ricerca scientifica e alle organizzazioni di volontariato, che ha lo scopo di informare e condividere con i cittadini i comportamenti da tenere prima, durante e dopo un evento, che sia terremoto o alluvione. I volontari poi promuovono iniziative durante tutto l’anno perché l’impegno informativo vale 365 giorni l’anno (anche 366 per gli anni bisestili) sia nelle piazze che sui social media o sui siti sia nazionali che locali. Questo serve a proteggere noi stessi e i nostri cari, quindi informatevi sia presso i vostri comuni che online e quando vedete gazebo gialli fermatevi da noi: non chiediamo nulla se non qualche minuto di attenzione per imparare delle cose che in alcune situazioni possono essere fondamentali!”

 

 

La tredicesima edizione nazionale della campagna “Io non rischio” si svolgerà sabato 14 e domenica 15 ottobre in tutte le piazze reali e virtuali. Per saperne di più, consultare le buone pratiche e per conoscere i temi della campagna è possibile visitare il sito web www.iononrischio.it.

Sonia Vannoni

Otaria la Volontaria: oggi la presentazione del libro con Nasienasi VIP Siena

L’associazione Nasienasi VIP Siena ospita la presentazione del libro Otaria la Volontaria per raccontare la co-progettazione che tanto vale.

Si svolgerà alle ore 19.00, presso le strutture del sociale messe a disposizione dal Comune di Siena in vicolo degli umiliati n. 6 a Siena, la presentazione del libro “Otaria la Volontaria alla scoperta di  SI-Sienasociale” che racconta il mondo dell’impegno sociale ai più piccoli, che saranno i futuri cittadini del domani, alle famiglie e, perché no, a chiunque abbia voglia di lasciarsi stupire da una storia di altruismo e solidarietà.

“Vi diamo appuntamento a stasera – scrive Cristina Rigacci, psicoterapeuta e membro del social team di Sienasociale.it –  con il ricordo di uno stralcio di un discorso molto più lungo in cui Gigi Proietti dice: ‘noi siamo soltanto puntini dispersi nel nulla che cercano di capire quale strada prendere, continuo a coltivare la speranza che, alla fine, nulla di ciò che facciamo per gli altri si disperda completamente come polvere al vento, che ogni piccolo gesto, ogni frase, ogni pensiero fatto con amore lasci un’impronta, magari piccola ma che sia rintracciabile a lungo. E ora mi chiedo quali e quante impronte siamo riusciti a lasciare nel corso del nostro cammino? E siamo sicuri di agire sempre in buona fede e con senso di responsabilità?’. Ho pensato che Otaria con responsabilità e creatività permette a Siena e alle realtà del volontariato di lasciare delle impronte e quindi fa si che tutti questi vari puntini del nostro tessuto sociale, tutte le esperienze di volontariato, abbiano una cornice e maggiore visibilità.”

“Qualcuno – spiega Emilia Di Gregorio, curatrice editoriale dell’opera e membro del social team di Sienasociale.it – ha scritto che la vita ci è data metà per noi e metà per gli altri. Otaria racconta non solo la co-progettazione di SI-Sienasociale ma anche e soprattutto quanto cuore c’è nelle storie di volontari e volontariato, storie di tutti e per tutti, di chi lì fuori tende una mano per aiutare gli altri e porta a casa molto di più. E raccontandoci, appuntamento dopo appuntamento, un’altra bella storia prende vita.”

Torna “Tozzi in festa”: tutto pronto per l’evento di domani

Istituto Comprensivo n. 4 “Federigo Tozzi” – Siena: ecco la dizione corretta, scritta nel sito ufficiale, di questa scuola realtà di riferimento per migliaia di scolari nella zona di Petriccio. Dopo italiano, matematica e tutto il resto è ora del divertimento. Conto alla rovescia iniziato: lo “start” è per le 16,30

Qualche esercizio commerciale, tante abitazioni e la consapevolezza che qui zaini e quaderni sono di casa: difronte agli edifici scolastici la cartoleria anche per esigenze “last minute” e il bar delle merende. Due passi e ci sono i giardini pubblici: altalena con scivolo e un rettangolo di verde destinato, da anni, a prodezze e gol.

In questo angolo di Siena, fervono i preparativi per un evento sospeso a causa dell’emergenza sanitaria. Domani sarà nuovamente “Tozzi in festa”. Con inizio alle ore 16,30, un programma denso che pare strizzare l’occhio all’estate:  venerdì sarà l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze.

Nell’atrio della scuola primaria ecco l’esposizione dei lavoretti dei bambini della suola elementare. Gli spazi antistanti la scuola ospiteranno il gioco con discipline pensate per l’occasione: pallagiocare(primo salto), corsa dei barberi, scacchi, animazione circense. Nella palestra laboratorio coordinato da Zatarra: chitarra, rap e batteria. E poi minivolley e baseball, arte ed esposizione, inglese, teatro. Per chiudere un “game” a premi.

Un evento“, si legge nella locandina, “frutto della collaborazione della scuola, dei genitori e dei bambini con un ringraziamento a chi ha donato i premi“.

Buona festa a tutti!

per saperne di più

Istituto Comprensivo n. 4 “Federigo Tozzi” – Siena (ictozzi.it)

Lorenzo 20 anni e l’amore per le api: “miele meraviglioso prodotto”

Il mondo delle api ha sempre destato grande curiosità e mistero: la loro vita, la loro etologia, la loro precisione e meticolosità continuano ad affascinare grandi e piccini che sempre più spesso si avvicinano a questa meravigliosa specie. Proviamo a conoscerlo grazie ad una giovane eccellenza italiana

Incontriamo Lorenzo Rossetti – 20 anni – che studia Scienze Agrarie e collabora come Tecnico Apistico con l’A.S.G.A. (Associazione Apicoltori Siena Grosseto Arezzo), prima associazione nata in Italia nel 1976 a tutela di questi meravigliosi insetti e dei prodotti dell’alveare. L’associazione è composta da apicoltori locali, riuniti al fine di garantire un prodotto qualitativamente superiore al consumatore, dando vita alle eccellenze toscane, con proprietà organolettiche ottime, tipiche del territorio di provenienza. La passione di Lorenzo nasce nel periodo della pandemia quando gli viene regalato un libro inerente la vita delle api… e da lì è amore a prima lettura!

È importante che la gente valorizzi sempre di più i prodotti dell’alveare come la propoli, la cera, il polline e la pappa reale; oltre al miele naturalmente. Ma è ancor più importante conoscere le frodi alimentari che oltre a nuocere i produttori italiani, non danno garanzia sulle proprietà nutritive che questo meraviglioso prodotto porta con sé. Molto del miele venduto nella grande distribuzione a prezzi economici, proviene dalla Cina; per ottenere il marchio UE (Unione Europea) viene sottoposto ad un processo di microfiltrazione nel quale vengono tolti i pollini originari e sostituiti con quelli di paesi di origine europea; questa operazione autorizza la certificazione UE ma la realtà è ben diversa da un prodotto nato e confezionato in Europa… Proprio per questo è nata l’idea di dare vita a prodotti di filiera corta con marchio A.S.G.A. per garantire l’autenticità dei prodotti”.

“Purtroppo, sono molte le pratiche sleali messe in atto che colpiscono più categorie (consumatori e produttori), come la mancanza di etichette o sigilli o l’adulterazione mediante uso di sciroppi del miele o zuccheri; inoltre, la mancanza di tecnologia idonea per l’analisi dei prodotti rende ancor più difficile capirne la provenienza.  Il consiglio, quindi è sempre quello di seguire aziende e marchi locali”.

Grazie alla collaborazione con la Coldiretti di Arezzo l’associazione ha partecipato al progetto di sviluppo sostenibile e di educazione alimentare nelle scuole elementari e negli asili “i bambini sono molto sensibili e curiosi sia al tema e sia ai laboratori esperienziali che vengono organizzati: li portiamo a contatto con le arnie, facciamo sentire loro i profumi dell’alveare, toccare la cera, assaggiare il miele. Viene spiegata tutta la filiera e la trasformazione dal nettare al prodotto finito. E loro assorbono, incamerano e apprezzano il nostro operato”.

A fine estate, nella meravigliosa cornice di Montalcino potremo godere di tre giornate in cui saranno presenti espositori e produttori provenienti da tutta Italia con molteplici varietà di miele, prodotti dell’alveare, attrezzature apistiche, apicosmesi, convegni e degustazioni.

Appuntamento quindi l’8, il 9 ed il 10 settembre per la 45° edizione della mostra mercato “La settimana del Miele”, a Montalcino.

Per informazioni: http://www.asgamontalcino.com/

Stefania Ingino

Alla Tozzi inaugurato murale per la parità di genere

Questa mattina, presso l’I.C. “Federigo Tozzi” di Siena, e’ stato inaugurato il murale che i ragazzi delle classi 2A e 2C (scuola secondaria di primo grado)  hanno realizzato nell’ambito del laboratorio sulla parità di genere attuato, all’interno della scuola, dalla Cooperativa Sociale Pangea, in collaborazione con la professoressa Silvia Ghelardini.

Il laboratorio rappresenta il proseguimento ideale di quello già iniziato lo scorso anno dal momento che la Cooperativa Pangea ha avviato, in convenzione con l’Istituto, in quanto referente per l’area di Siena, del Progetto “Diritto di Transito – Spazi di Immaginazione Giovanile 4.0”.

Tale progetto è stato avviato dal Consorzio Arché di Siena e promosso dall’Impresa Sociale “Con i Bambini” nel contesto del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Se l’anno scorso gli studenti hanno riflettuto sul tema “Muri, confini e barriere” e trasferito i loro pensieri su un murale dipinto su una parete dell’Istituto, quest’anno si sono concentrati sul tema della “Parità di genere” e, dopo avere condiviso cinque laboratori teorici con due educatrici nei mesi di febbraio e marzo, hanno realizzato, negli stessi spazi del precedente murale, un’opera che racconta la necessità di incontrarsi tra persone di sesso diverso, evitando rapporti di potere, ingiustizie e prevaricazioni.

Un’opera caratterizzata da figure umane che si donano le une alle altre e che, in comunicazione con la precedente opera nata per rompere pesanti barriere e lanciare un messaggio di pace, vuole costruire e diffondere la cultura dell’uguaglianza tra le persone. Il tutto sviluppato grazie al supporto degli insegnanti, delle educatrici e della street artist Andrea Searle che hanno co-progettato il murale insieme ai ragazzi.

Maura Martellucci

La Farfalla: evento allo stadio per sostenere le cure palliative

Sabato 24 giugno a Grosseto una giornata ricca di momenti imperdibili per sostenere “La Farfalla” associazione che si occupa, sul territorio, di cure palliative

Dalle 20 allo Stadio Zecchini si affronteranno in campo due squadre “La Farfalla” e “Italianattori” che daranno vita a una partita amichevole: ci saranno Edoardo Leo, Daniele Pecci, Enzo De Caro e moltissimi altri. Ospite dell’evento l’imitatore trasformista, protagonista questi giorni anche sulle RAI, Andi Bellotti.

Ma non finisce qui: dalle 16.00 si terrà un torneo di calcio giovanile, maschile e femminile

Tutto il ricavato sarà destinato al completamento della struttura Villa Elena Maria