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“Crisi da reclutamento volontari”: 2 possibili soluzioni

Il volontariato “fai da te” e l’osmosi tra associazioni: l’importanza di fare rete.  In 3 anni in Toscana meno 86.000 volontari. Solo su Siena e provincia iscritte al RUNTS ci sono  719 associazioni, di cui 255 organizzazioni di volontariato 373 APS ed altre. Il loro futuro passa necessariamente da un cambio di passo …e di mentalita’.

volontarie di Pubblica Assistenza di Siena

volontarie di Pubblica Assistenza di Siena

L’ultima indagine Cesvot mostra risultati che impongono, a tutto il terzo settore, una riflessione. Se la tendenza in corso continuasse, molte realtà del volontariato rischierebbero la propria inevitabile “fine”. E’ pur vero, che già ora la “crisi da reclutamento” è un fenomeno in atto: qualcosa che provoca già grandi “sofferenze”

Dal 2019 al 2021, in Toscana, meno 86 mila volontari. Dati che si commentano soli.

Possiamo e dobbiamo cambiare qualcosa.

Cosa chiedono i volontari potenziali?

  1. flessibilità sui tempi (30,8%);
  2. innovazione nell’organizzazione e nei progetti (19,3%);
  3. valorizzazione delle proprie competenze (19,1%);
  4. coinvolgimento nelle attività di informazione su attività e iniziative (15,2%).

In parole semplici, il volontariato deve risultare compatibile con le altre tantissime attività di ogni persona: e non è detto che sia continuativo nel tempo.

Prendere da ognuno quello che può dare”. Pare l’imperativo per ogni responsabile.

Ma non e’ tutto. Mai dare per assodato che per essere volontari ci si debba identificare con i valori dell’associazione. Oggi, diversamente da ieri, la cosa non e’ scontata. 

Infine, la gratuità viene riconsiderata alla luce dei costi che i volontari si assumono nello svolgimento delle attività volontarie, costi di cui sempre più spesso si chiede una qualche forma di compensazione (monetaria o meno). Il volontariato in organizzazione diviene così una modalità tra le molte possibili, di realizzazione identitaria e personale. Ma non la sola.

Le statistiche cominciano a raccontare dell’esistenza di un volontariato diverso più confacente alle sensibilità attuali, quello chiamato “personale” o “fai da te”, e comunque non svolto in organizzazioni e non in ets. Per “intercettare” questo volontariato fai da te e ricondurlo nei binari del volontariato organizzato dobbiamo cambiare.

Ne abbiamo avuto un chiaro esempio in Emilia : tante persone hanno dato una mano spontaneamente. La vera sfida e’ convogliare quelle forze in un volontariato organizzato.

volontario della Misericordia di Torrenieri

volontario della Misericordia di Torrenieri

Altro aspetto e’ l’osmosi che viaggia parallela all’identificazione . Non e’ da sottovalutare un volontariato che si esprima in più associazioni trovando, in ognuna di esse, una ragione per l’impegno.

Questo presuppone la capacità delle organizzazioni di fare rete, di scambiarsi informazioni e forze: necessario più che mai sembrerebbe un forum del terzo settore provinciale che, trasversalmente, potrebbe essere punto di riferimento per tutte le 719 realtà iscritte al RUNTS.

Forse, i tempi sono maturi per crearlo. 

Giuseppe Saponaro

“C’ero anch’io ad Abbadia Isola”: 35 anni di solidarieta’

C’ero anch’io ad Abbadia Isola. Da 35 anni uniti per la ricerca contro il cancro.

La storica ed omonima festa “C’ero anch’io ad Abbadia Isola” arriva quest’anno alla sua trentacinquesima edizione.

Nata da un idea di Meucci Sergio , cittadino di Abbadia Isola che, superata una terribile malattia, decise di istituire una festa paesana per raccogliere fondi a favore della ricerca contro il cancro.

Purtroppo, Meucci non ce piu’ ma il suo ricordo e la sua passione muovono ancora oggi i compaesani che portano avanti con orgoglio questa bella festa.

Si svolge tutti gli anni solitamente l’ultimo fine settimana di maggio e il primo di giugno, nel piazzale comunale antistante al paese Abbadia ad Isola.

Stand gastronomici, attività sportive, ricreative , spettacoli, ma anche Conferenze mediche e tanti appuntamenti interessanti caratterizzano il ricco programma della festa.

Riesco a contattare il presidente di  ABBI Associazione di Beneficienza Abbadia Isola, che organizza la festa, il Sig.  Lastrucci Graziano:

Noi cittadini di Abbadia Isola ogni anno ci impegniamo per offrire il meglio ai nostri ospiti: per la riuscita della festa chiediamo aiuto ai nostri “vicini” di Monteriggioni e Castellina Scalo che ogni anno con entusiasmo ci supportano con il loro sostegno. Siamo all’incirca 70 – 80 volontari impegnati soprattutto negli stand gastronomici, e fortunatamente siamo riusciti a riprendere questa bellissima iniziativa che si era interrotta tra il 2020 e il 2021 a causa del covid”

Gli chiedo se ha qualche aneddoto da raccontare:

Tanti anni fa era stato istituito un premio offerto dallo sponsor, un importante azienda della zona, che veniva conferito alle eccellenze del territorio. Questo ha portato alla Festa degli ospiti illustri come, ad esempio, Simona Ventura (presentatrice tv) e Antonio Conte (allenatore calcio)”.

Alla fine della festa solitamente con i volontari facciamo la “cena delle briciole” così da fare un resoconto dettagliato di come è andata la festa.

Tutti i soldi che vengono raccolti vengono conferiti principalmente all’ AIRC -Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, ma una parte vengono anche donati a : Associazione Senese per la Prevenzione del Carcinoma Colo-Rettale, QUAVIO (Qualità della Vita in Oncologia) e  alle Pubbliche Assistenze sparse nel territorio.

Vorrei aggiungere un grazie personale a tutti i volontari impegnati nella realizzazione e nel mantenimento di queste feste paesane che hanno fatto e fanno la storia dei nostri piccoli centri, è solo grazie a loro che certe tradizioni vengono tramandate e conservate per il bene di tutta la comunità”

Pertanto, se volte passare una bella serata e fare pure qualcosa di virtuoso non mancate a “C’ero anch’io ad Abbadia Isola.” Presso Parcheggio Comunale Strada Provinciale 74 _ Abbadia ad Isola _ Monteriggioni (Siena)

Di seguito il programma di questa settimana (dal 1 al 4 giugno) che potete trovare più dettagliatamente nella loro pagina Facebook:

Apertura bar e paninoteca ore 17.00

Apertura Ristorante e Pizzeria ore 19.30

Nel pomeriggio musica e spettacoli

Dopo cena:

Giovedì 1 giugno Apericena + drink

Venerdì 2 giugno Voci nuove la Finale 2023  Selezione di voci per Sanremo Giovani

Sabato 3 giugno  Sander & Allison Magika Magiche illusioni Spettacolo di Magia e illusionismo

Domenica 4 giugno Spettacolo Cabaret di Gianni Giannini con Superpippo Gabellin e Ivan Benvenuti

per saperne di più 

https://www.facebook.com/FESTAABBI/?locale=it_IT

Giulia Meattini

 

 

 

 

Dalla Misericordia di Asciano: “ho 24 anni e vi racconto il mio primo impegno in emergenza”

Aurora e’ stata impegnata a Faenza. Ecco il racconto del lavoro fatto e delle esperienze ed emozioni vissute.

Ho 24 anni e frequento la Misericordia da quasi quattro anni. Mi sono avvicinata alla Misericordia nel 2019 facendo il corso base e poi avanzato per soccorritori ad Asciano spinta da una necessità di sentirmi, nel mio piccolo, utile per il paese in cui vivo e per le persone che hanno bisogno. Per quanto riguarda invece il mio percorso in Protezione civile, è un po’ più breve poiché ho svolto il corso base all’inizio del 2021 e ho cominciato facendo dei servizi in ambito sociale, non confrontandomi però ancora con situazioni di emergenza come quella in Emilia-Romagna”.

Ha le idee chiare questa volontaria reduce dall’impegno a favore del più grande disastro che ha colpito l’Italia negli ultimi mesi.

Fin dall’inizio dell’emergenza in Emilia-Romagna mi sono sentita impotente di fronte ad un evento di un così grande impatto. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata immaginarmi al posto di tutte quelle persone, quelle famiglie colpite dall’alluvione e provare a pensare a come mi sarei potuta sentire se una di quelle case fosse stata la mia. Credo che non ci si renda veramente conto di una cosa finché non la si tocca con mano e questo, insieme al desiderio di essere d’aiuto anche solo con un piccolo gesto, è stata la scintilla che mi ha spinto a partire”.

La nostra protagonista non si ferma e continua il suo racconto. 

“Il primo impatto in realtà, contrariamente a quanto mi aspettavo, è stato positivo, nel senso che tutte le strade principali erano già tornate quasi alla normalità. Il vero impatto forte c’è stato quando siamo andati nelle vie secondarie in cui non si vedeva altro che fango e acqua. Parchi che erano diventati distese di acqua e fango e persone che avevano ancora 50 cm, se non di più , di fango in casa, nelle cantine e nei garage. Persone che però, nonostante tutto, avevano il sorriso sul volto e una riconoscenza senza fine anche nei confronti di un piccolo gesto che quotidianamente siamo abituati a considerare quasi un nulla”.

Ed ecco il ruolo svolto.

Abbiamo ripulito strade, cantine, case, garage cercando di rimuovere più possibile il fango e l’acqua rimasti tramite pale, tira acqua e idrovore.
Il lavoro era organizzato più che altro in base alle vie delle varie località in cui c’era più urgenza e, in generale, si partiva la mattina e ci si recava sul posto assegnato, che poi è rimasto lo stesso per tutti e 3 i giorni di permanenza, si aiutavano le famiglie a ripulire o a spostare tutto ciò che era ancora recuperabile, poi si tornava al campo per il pranzo e dopo ci recavamo nuovamente sull’obiettivo e concludevamo i lavori in serata. Il pernottamento era in campo insieme a tutte le varie associazioni impegnate nell’emergenza e poi la mattina dopo si ripartiva”.

Sullo sfondo le emozioni

Era tantissima la voglia di essere d’aiuto e di dare il mio contributo al Paese. L’emozione più grande credo che l’abbiamo provata tutti quanti quando le persone ci ringraziavano per gesti piccolissimi, per aver spostato uno scaffale, per aver svuotato un garage. Sono quei grazie e quegli sguardi carichi di riconoscenza che mi hanno riempito il cuore di gioia e mi hanno fatto sentire più utile nel mio piccolo. Non nascondo che prima di partire ero un po’ timorosa perché non sapevo se realmente fossi stata in grado di dare un contributo effettivo, poi in realtà fin dai primi momenti ho capito che se fatto con il cuore ogni minimo gesto è importante, e di questo devo ringraziare l’altro volontario della Misericordia di Asciano che mi ha accompagnata in questa esperienza”

In conclusione, Aurora lascia un messaggio preciso: “Sicuramente sono tornata a casa con la certezza ,ancora più forte e salda, di quanto sia importante e possa essere fondamentale per la popolazione, per il nostro Paese, ma per tutti in generale, lo spirito del volontariato e il contributo delle varie associazioni tramite una forte collaborazione e coordinamento. Mi sento davvero di dover ringraziare la Misericordia di Asciano, e la Protezione Civile, per avermi dato l’opportunità di vivere un’esperienza di vita così importante e profonda”.

CC

Addio a Tosca. “Ha cambiato la vita di molte persone”

Si fa male a scrivere  in memoria di un animale. Si rischia di essere ipocriti nei confronti degli uomini. In verità Tosca ha cambiato la vita di molte persone, quindi si puo’ fare”.

Parole emozionanti quelle che Jacopo Vasconetto dedica a Tosca un cavallo speciale. Di lei, della sua morte avevamo appreso grazie ad un post su Facebook dell’associazione senese “Le Bollicine” realtà del volontariato rivolta a promuovere attività sportive per soggetti disabili residenti nel territorio senese, finalizzate alla pratica sportiva e riabilitativa, ad offrire occasioni di socializzazione, relazione e di conseguenza opportunità di integrazione.

“Buon Viaggio Tosca, cavallo sorridente! sei nata alle Bollicine e grazie a te abbiamo costruito tante opportunità: Il maneggio, le salite dei nostri ragazzi con il sollevatore, le passeggiate in campagna, il lavoro nei centri estivi. Sei sempre stata una cavalla di carattere ma di un altruismo unico. Grazie a te tantissimi nostri ragazzi hanno scoperto un mondo bellissimo. Ti vogliamo ricordare cosi con Jacopo Vasconetto, che ti ha fatto crescere come una figlia e ti ha voluto un bene speciale! un abbraccio da tutti noi”

Proprio Jacopo Vasconetto la ricorda così: “mai sottomessa a nessuno, dominante e scorbutica, tirava fuori una innata dolcezza materna con chiunque ne avesse bisogno. Si’, non stiamo parlando di una persona. Ma Tosca c’era sempre quando le persone avevano bisogno e si sottometteva alle loro fragilità. Era capace di capire quello che serviva e lo faceva con una sensibilità rara anche per  le persone.L’unica in grado di vedere per chi non vedeva, di muoversi al posto di chi non si poteva muovere, di capire chi non era capito. Chiunque l’abbia incontrata se la ricorda”.

“Tosca ora dorme”. Conclude Jacopo e noi crediamo che abbia ragione lui.

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Chi siamo

Dodo come tanti altri bimbi senesi: oggi il primo giorno di scuola

Siena e’ la provincia dove vivono meglio i bambini: analisi del Sole 24 Ore

Terza edizione dei 3 indici del Sole 24 Ore: i dati aggiornati premiano le province con il miglior contesto di vita per fasce di età. Analizzati bambini, giovani e anziani.

É Siena la provincia dove vivono meglio i bambini. I dati raccolti dal Sole 24 Ore raccontano la qualità della vita dei più piccoli su base territoriale: 12 indicatori misurano servizi, opportunità e condizioni di vita. 

Spazio abitativo, pediatri, asili nido, spesa per servizi ed interventi sociali, competenze numerica ed alfabetica non adeguate, edifici scolastici con palestra sul totale edifici scolastici, retta mensa scolastica, giardini scolastici, verde attrezzato, induce sport e bambini, delitti denunciati a danno di minori. Alla fine gran bel risultato per la città del Palio che, in modo concorde all’analisi, si può dire “amica dei cittini”

Qualità della vita: progetto a cura di Michela Finizio con Giacomo Bagnasco e Marta Casadei

Elaborazione dati: a cura di Andrea Gianotti e Marco Guerra dell’ufficio studi e analisi del Sole 24 Ore
Coordinamento Lab24: Luca Salvioli
Design director: Laura Cattaneo
Design: Alice Calvi, Luca Galimberti
Sviluppo: Marina Caporlingua, Renato Zitti Pozzi

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https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita-generazioni/bambini/

Campi solari? Si. Risponde la psicologa

La scuola sta finendo e l’estate è ormai alle porte.

I ragazzi, impegnatisi durante tutto l’anno tra compiti e attività varie, appaiono stanchi e, fortunatamente, sempre più proiettati sulle vacanze e “le attività di svago” che, in questo periodo dell’anno, potranno dominare nelle loro giornate. Non a caso, nella nostra città, come un po’ in tutta l’Italia, si sente parlare di campi solari o attività di aggregazione per bambini e/o adolescenti con finalità ludiche, sportive o ricreative.

Perché ciò è tanto importante?

In psicologia, sin dai pionerestici contributi dei primissimi autori che si sono occupati di Infanzia e Adolescenza (Freud, Winnicott, Klein, Bion, Abrahm., ecc), si fa riferimento al bisogno di questi di socializzare. Per il giovane, alla ricerca della propria identità e di nuovi riferimenti, oltre a quelli genitoriali, il gruppo dei pari, e la frequentazione di coetanei in altri contesti oltre a quello familiare, acquista un’importanza assoluta se non prioritaria (Crocetti, et al, 2018). Condivisione e aggregazione costituiscono proprio degli aspetti fondamentali della crescita di ciascun essere umano (Crocetti, 2022). Non a caso anche la Costituzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (art. 31) riporta che “(…) Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.”.

Inoltre sintetizzando quanto riportato dall’Osservatorio Povertà Educativa nel 2022, i Centri di Aggregazione Giovanile, spesso considerati alla stregua di luoghi per giovani in difficoltà, riservati esclusivamente alla cura delle marginalità e delle devianze presenti nelle periferie urbane, oggi devono essere visti nella loro funzione più ampia in linea con le più recenti concettualizzazioni. Quindi come una struttura portante nella costruzione di una comunità educativa sul territorio. Infrastruttura sociale e materiale che consente ad esempio di organizzare una serie di attività extra-scolastiche: dalle lezioni di recupero alle attività sportive, dai laboratori creativi ai corsi per lo sviluppo di competenze: momenti di incontro aperti a tutti, a prescindere dalla condizione familiare del minore.

Dunque – in quest’epoca dove il digitale e il virtuale si stanno imponendo rischiando di far perdere l’interesse ad uscire fuori da casa (Ibidem, 2018) – è invece importante ricordare che soprattutto gli adolescenti da sempre, hanno un desiderio irrefrenabile di uscire dalle mura domestiche per espandersi nel mondo dei coetanei (Parrilli, 2019) e di frequentare luoghi dove viversi, sognare, relazionarsi, scambiare esperienze e decisioni di vita. (Ambrosi & Fontana, 1996).

Quindi, in conclusione il mio pensiero/suggerimento va ai giovani. La mia speranza è che possano seguire e fare ciò che proprio Steve Jobs (inventore delle più moderne tecnologie) si augurava «Il tempo è limitato, non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, ossia vivere seguendo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il frastuono delle opinioni altrui soffochi la vostra voce interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. Essi sanno già che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario […] “Stay Hungry. Stay Foolish” (Siate affamati, siate folli)».

Buon divertimento a tutti!!

Cristina Rigacci

(Psicologo e Psicoterapeuta, è studiosa di dinamiche psicologiche sottese ad una genitorialità difficile o resa tale per la presenza di un figlio che soffre a causa di una malattia o disturbo, ha lavorato per anni con le associazioni senesi “Sesto Senso” e “Asedo” per facilitare l’integrazione di alunni con disabilità e favorire esperienze di autonomia (housing) per un piccolo gruppo di ragazzi Down. E’ tra i soci fondatori di Codini & Occhiali).

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Campi solari: contributi del comune

 

Otaria la volontaria ai cittini: “cercate la vostra passione”

Ciao a tutti cittine e cittini!

Giorni fa, in occasione della presentazione del romanzo della professoressa Marina Berti e di quello del professore Piero Fabbrini, ho avuto l’opportunità di conoscere un ragazzo molto interessante. Era il musicista che, grazie alle splendide note suonate dal suo violino, ha intervallato l’evento che si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto Tecnico e Liceo Sarrocchi.

Questo giovane uomo, appena diciottenne,  studente dello stesso istituto all’indirizzo di robotica, mi ha colpito sin da subito per la sua bravura, disinvoltura, felicità nel suonare quell’affascinante e al tempo stesso difficile strumento, forse il più difficile di tutti!

Da quanto tempo studia musica? Qualcosa nella giornata rimane indietro? Sono sacrifici quelli fa? A cosa ha dovuto rinunciare per arrivare fin lì? Insomma, ero così piena di domande, che non ho potuto non farle a lui! Ho così scoperto che si è formato al Conservatorio di Siena, che si è interessato alla musica sin da piccolissimo, che ha scelto il violino perché ha una melodia che si contraddistingue da tutte le altre, che quando ha dovuto scegliere la scuola superiore lo ha fatto perché incuriosito dal settore, anche se le due cose – robotica  e musica – non hanno niente a che fare l’una con l’altra ed è difficile integrarle perché entrambe richiedono applicazione e studio. Una cosa impossibile senza una grande forza di volontà. Arrivati in fondo alla piacevole conversazione, ho allora capito una cosa importante: seguire i propri interessi e le proprie passioni non comporta sacrifici, ma scelte. Fare ciò che ci appassiona è divertente e dunque non pesa.

Cosa voglio dirvi, dunque? Cercate la vostra passione ragazzi, ognuno di noi ne ha una. Non è la stessa per tutti e soprattutto non ha gli stessi tempi: qualcuno la riconosce fin da piccolo, qualcun altro impiega un po’ di più. Ma c’è, esiste, è la che aspetta di essere scoperta! Appassionatevi, perché la passione è ciò che fa muovere il mondo!

 Parola di Otaria!

Otaria la volontaria è il personaggio di Sienasociale.it   Nata dalla splendida matita di Elisa Bigio, la nostra protagonista racconta le magnifiche storie di Elisa Mariotti e aiuta i più piccoli “ad entrare” nell’affascinante mondo del volontariato.

Le storie di Otaria le trovate, ogni domenica, su sienasociale.it…raccontatele ai cittini!

Le foto della domenica di sport targata Marciano

“1º quadrangolare Rossoblu’”: calcio e solidarieta’. Il tutto presso gli impianti sportivi “Custoza” di Siena gestiti da ASD Marciano Robur. Una grande domenica per  il torneo di calcio che ha visto protagonisti bambini anno 2015. 4 squadre coinvolte. Il tutto per sostenere QuaViO odv (Qualita’ della Vita in Oncologia) in memoria di Lorella Bencini. In più, una combattuta tra i 2013: Marciano contro Alberino. Tutto con il sostegno di Anioc, Pubblica Assistenza e Codini e Occhiali

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Ecco chi era Lorella. Oggi 80 bambini la ricorderanno

Lorella Bencini, era una donna giovane, e non tanto per l’anagrafe, quanto per la passione, il coraggio, il desiderio di vivere. Vivere come? Il suo stile di vita era improntato soprattutto alla relazione, la prossimità agli altri. Presso gli impianti sportivi “Custoza” di Siena, oggi, la ricorderemo in occasione del torneo di calcio che vedrà protagonisti bambini anno 2015. 4 squadre coinvolte. Il tutto per dare una mano a QuaViO odv (Qualita’ della Vita in Oncologia). In più, un’attesa amichevole dei ragazzi anno 2013. Apprezzati i  sostegni di Anioc, Pubblica Assistenza e Codini e Occhiali. 

Senza narcisismi o pietismi. Aveva scelto una professione che rappresentava appieno la sua vocazione di aiuto, di servizio a chi si trovasse in stato di bisogno. Il suo tratto caratteristico era la sincerità, la ruvidezza, la generosità incondizionata. Era incline ad andare su tutte le furie di fronte a un’ingiustizia, oggettivamente o soggettivamente riscontrabile. Bisognava lasciar passare la bufera. Dopo tornava il sole che lei sapeva essere.

Non era di quelle persone con le quali si poteva confrontarsi da posizioni ideali, a volte ideologiche, opposte. Però Lori non covava rancori, perché non si lasciava dentro neppure un ombra dei bocconi che non le piaceva.

Risputava tutto con una veemenza che, più di irritarmi mi stupiva e mi inteneriva. Mi sembrava uno di quei bambini sfacciatamente coraggiosi e incondizionabili, che vanno a petto aperto, testa alta e braccia tese pronti a battersi per la difesa di un amico, più che di se stesso.

Anche la sua voce di addiceva ai suoi tratti caratteriali, colore scuro, tonica, a un volume né timido e incerto, né sfacciato.

Lorella, se dovessi rappresentarla con dei colori, la vedrei con quelli caldi e scuri ma anche con un bell’azzurro di cielo.

E sono sicura che , proprio da cielo, Lorella sorridera’ osservando i ragazzi di US Marciano Robur, Luigi Meroni, Policras Sovicille squadra A, Policras Sovicille squadra B, US Marciano Robur 2013 e G.S. Alberino ASD.

Ringrazio chi ci ha aiutato:  Anioc Siena (Associazione Nazionale Italiana Onoreficenze Cavalleresche nella persona della delegata di Siena Maura Marchionni), Pubblica Assistenza Siena, Codini e Occhiali che ha preparato “un’autentica piccola magia” per questi atleti in erba.

Uno speciale grazie al presidente di US Marciano Robur ASD, Massimo Ricucci, e a tutti i suoi collaboratori e tutto il senso della mia gratitudine al gruppo “principi e fate #sassisorrisovaldelsa” che donera’ ad ogni bambino, come ricordo della giornata, un esclusivo sasso dipinto a mano. 

Tutto per Lorella. 

Vanna Galli (presidente di QuaViO odv)

( Ed ecco gli autori delle piccole opere d’arte : Alina Lucia Bonetti, Barbara Cubattoli , Cristina Cannas , Emanuela Senesi , Ilaria Giubbolini, Iva Martini, Laura Gaito, Liliana Vanni, Luciana Bettini, Mirella Bruni, Paola Buzzichelli , Paolo Biagiotti, Roberta Provvedi , Roberto Fondelli , Rosetta Misuraca, Simona Piergentili , Simona Provisionato, Sonia Salvadori, Sandra Falorni)

Campi solari: contributi del comune

Finisce la scuola ed “aprono i battenti” le attività dei campi solari. Domande di contributo entro il 31 maggio. Occhio al dato Isee

Le scuole stanno per chiudere i battenti per la gioia dei bambini e degli adolescenti; per i genitori però si pone un problema: dove lasciare i figli quando i grandi sono al lavoro e le ferie ancora un miraggio?

Da anni i comuni finanziano le attività dei campi solari, affinché la maggioranza dei ragazzi possano frequentarli, impegnandoli almeno un paio di settimane, soprattutto al termine delle attività didattiche. Il comune di Siena offre appunto questa opportunità a coloro che abbiano frequentato il primo anno di scuola primaria, nell’anno scolastico 2022-2023, fino a chi di anni ne ha diciotto.

La maggior parte delle attività inizieranno il 12 giugno, prima settimana di vacanza per la maggior parte dei ragazzi. Possono fare richiesta del contributo le famiglie residenti a Siena, con una ISEE non superiore a 30.000 Euro, fino ad un contributo massimo di 120 euro a settimana, per non oltre due settimane.

La modulistica è scaricabile su www.sienafamiglia.it o reperibile presso l’ufficio URP di Palazzo Berligheri oppure, infine, presso Sportello famiglia. Le domande devono essere presentate entro il 31 maggio e la graduatoria verrà resa pubblica a partire dal 7 giugno.

Lo sport fa la parte del leone, con moltissimi campi organizzati dalle associazioni sportive senesi, ma non mancano neppure attività prettamente ludiche, quelle con qualche attinenza con il mondo dell’arte, declinate in ogni suo forma, e quelle a carattere scientifico.

Marina Berti