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Protezione Civile: 17 nuovi operatori colonna mobile. Parola ai formatori

Il corso si è svolto il 18 e il 19 marzo presso la Pubblica Assistenza di Castelnuovo Berardenga

Weekend di formazione in zona Senese per 17 volontarie e volontari di Protezione Civile ANPAS provenienti dalle Pubbliche Assistenze della provincia di Siena e 2 formatori OCN che sono stati impegnati nel corso per Operatori di Colonna Mobile Nazionale (OCN).

La sicurezza, il sistema, la storia e il codice della Protezione Civile, i valori del movimento delle Pubbliche Assistenze, la comunicazione, la prevenzione del rischio, la salute e il benessere dei volontari: sono solo alcuni degli argomenti ai quali sono state dedicate le due giornate di lezione con modalità sempre diverse e innovative, dalle attività di team building per crescere e fare squadra ai momenti di confronto e condivisione.

Ogni corso per Operatori di Colonna Mobile Nazionale – racconta Anna Tani, formatrice OCN ANPAS – ha una sua storia: i discenti fanno la differenza, all’inizio dobbiamo imparare a conoscerci e prevale un po’ la diffidenza ma poi con il passare delle ore e, argomento dopo argomento, ci si scioglie ed a quel punto entriamo in sintonia. Il fine settimana appena trascorso in formazione è stato particolare: abbiamo avuto un’aula attenta e interessata, composta di volontarie e volontari che, pur con delle preoccupazioni nel come affrontare la parte emotiva dell’essere volontario di Protezione Civile, vogliono mettersi in gioco e venire a far parte della nostra squadra arancione carica di solidarietà. Personalmente ogni volta che termina un corso torno a casa con una bagaglio di emozioni più grande di quando sono partita, è sempre più quello che ricevo di quello che riesco a trasmettere.”

La formazione dei volontari ANPAS – ci spiega Mario Di Frangia, formatore OCN ANPAS – è un percorso partecipato, avviene tra pari perché noi siamo volontari come i discenti in aula ed è caratterizzata da una forte dimensione etica, il punto di incontro perfetto con le nostre volontarie e i nostri volontari per crescere e prepararci a lavorare insieme tanto nell’emergenza quanto nelle attività di prevenzione. Arriviamo in aula ognuno con la propria storia e il proprio bagaglio personale, ne usciamo più ricchi, consapevoli e uniti. Questo è molto bello.”

Presenti in aula, per salutare ed accogliere i nuovi Operatori di Colonna Mobile Nazionale, anche Salvino Gangi, responsabile regionale per la formazione di ANPAS, Paolo Leoncini, referente per Anpas Toscana per la Zona Senese, e i volontari del Coordinamento di Protezione Civile di Zona Senese.

Sonia Vannoni e Emilia Di Gregorio

Allergie: a Monteroni d’Arbia “open day” di PA

Primo appuntamento del 2023 con l’open day della salute alla Pubblica Assistenza Val d’Arbia

Giovedì 23 marzo alle ore 17,00 presso la sede sociale della Pubblica Assistenza Val d’Arbia parliamo di allergie con il dott. Angelo Collodoro, allergologo e pneumologo.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di illustrare, con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, alcune tematiche legate alla salute ed in questo caso correlate alle allergie respiratorie. Condividere informazioni corrette e utili, con il supporto di uno specialista, non è soltanto un servizio in più ma un progetto con una finalità sociale rilevante volto ad informare la cittadinanza e sensibilizzarla con indicazioni chiare e divulgative su come imparare a conoscere alcune problematiche o patologie e permettere di diagnosticarle e curale nel miglior modo possibile.

L’ingresso è libero e senza prenotazione.

Emilia Di Gregorio

Misericordia Asciano in cammino

Il 23 aprile una camminata di socializzazione e condivisione: Monte Oliveto Maggiore, Chiusure, Asciano.

La Misericordia di Asciano ha deciso, per la prima volta, di inaugurare nel suo calendario eventi una giornata dedicata al cammino.

L’esigenza è stata percepita dal gruppo giovani della Misericordia, dopo aver partecipato al Sinodo Rigenerazione, ispirato dalle parole di Papa Francesco “camminare insieme e ringraziare”.

Fare un cammino vuol dire, per molti, ritrovare la propria centralità che a volte può sfuggire nella quotidianità.

Abbiamo deciso di proporre una giornata senza guardare l’orologio, per dare spazio all’incontro e alla condivisione” fanno sapere i volontari. E poi continuano: “domenica 23 aprile alle ore 7:45/8:00 ci ritroveremo ai giardini pubblici di Asciano e sarà previsto un servizio navetta per il trasporto a Monte Oliveto. Il cammino sarà aperto da un breve augurio da parte del parroco di Asciano e correttore della nostra Misericordia Don Luca; faremo tappa per la colazione a Chiusure presso la festa del carciofo; riprenderemo la camminata per Asciano passando dal pecorile per finire con il pranzo presso la sede della nostra Misericordia alle ore 13 circa”

“Non insonorizziamo il cuore, non blindiamoci dentro le nostre certezze”.

E’ gradita un’iscrizione entro il 15 Aprile per motivi organizzativi.

Per saperne di più :
-> Clara 3278146490
-> Aurora 3296028715

Clara Cerrone

 

Presso Contrada della Torre l’evento sul terremoto (le foto)

Importante e sentita partecipazione dei Contradaioli della Torre per l’incontroIl Terremoto a Siena – Perché averne paura (e perché non averne)” una chiacchierata scientifica (ma comprensibile) con la professoressa Cecilia Viti del Dipartimento di Scienze Fisiche, della terra e dell’Ambiente, Università di Siena. L’evento presso la Contrada della Torre  ha avuto luogo ieri sera in collaborazione con i volontari di Pubblica Assistenza Siena.

Spiegazioni chiare e comprensibili anche se su argomenti complessi come la tettonica a zolle ed i terremoti.  L’evento di ieri ha chiarito tanti aspetti e dato maggiore consapevolezza dell’importanza delle buone pratiche di protezione civile.

A breve la data del prossimo incontro che vedrà protagonista un’altra Contrada.

#pubblicaassistenzasiena
#iononrischiosiena
#anpas
#terremoto

Sonia Vannoni e Serena Bianconi

 

Alessandro con sua moglie anche lei volontaria

Alessandro il “babbo eroe del volontariato” nella Misericordia di Poggibonsi

Per le sue figlie Alessandro è stato ed è tuttora un babbo-eroe perché ha portato alto il nome ed il significato dell’essere un volontario, tanto da farle crescere all’interno dei locali della Misericordia di Poggibonsi e loro, come nelle migliori delle favole, si sono sempre sentite accolte, come in una grande famiglia.

Alessandro con una delle due figlie durante l’ultimo carnevale

Alessandro ha sempre avuto il pallino del volontariato e fin da piccolo ha sentito dentro di sé la volontà di fare qualcosa per gli altri, percependo il desiderio di mettersi a disposizione del prossimo. Un giorno, grazie ad un amico che già impiegava il suo tempo libero nella Misericordia, ha sentito che era arrivato il suo momento e ha così dato il via al suo percorso.

Siamo nel 1998 ed Alessandro inizia dapprima facendo il corso base primo livello per poi passare al secondo livello per le emergenze. Ci racconta che non si è mai tirato indietro di fronte all’impegno preso con l’Associazione, prestando servizio in Ambulanza, Protezione Civile e divenendo consigliere di Siena Soccorso, la realtà che su Siena coordina le attività di trasporto sanitario e protezione civile; il suo impegno è andato sempre crescendo nel tempo, unitamente alle soddisfazioni ricevute.

Ed è proprio in questo ambiente che Alessandro conosce quella che è attualmente sua moglie, volontaria anche lei della Misericordia. Dall’unione nascono Letizia e Agata (15 e 13 anni) che sono letteralmente cresciute all’interno dell’Associazione visto che spesso i genitori si trovavano ad essere impiegati negli stessi orari. Per le due ragazze era così “normale” passare le giornate o le serate in quei locali – anche a guardare la TV mentre mamma e babbo facevano il turno – che durante la Pandemia hanno sofferto moltissimo il distacco dall’Associazione e la routine pressoché quotidiana insieme al gruppo dei volontari, quasi come se mancasse loro parte della famiglia.

Alessandro e la moglie in occasione dei suoi 30 anni di servizio

La figura del babbo, un eroe per le ragazze, è sempre stata in loro molto presente come un grande modello da seguire e di cui essere orgogliose; sentimento che esprimono tuttora anche a scuola quando, durante le ore di educazione civica in cui si parla di servizio civile o argomenti inerenti alle prime forme di soccorso, le figlie lo citano come esempio davanti tutte le compagne, fiere del loro uomo di casa!

Alessandro all’interno della Misericordia ha anche creato un gruppo di lavoro mirato alla comunicazione efficace, differenziando i vari lettori; “è inutile che si pretenda di parlare ai giovani su Facebook quando i giovani prediligono social come tik tok o altri. Bisogna fare arrivare i messaggi dell’associazione a tutte le fasce di età sfruttando tutti i canali disponibili e usufruendo degli strumenti giusti con il linguaggio mirato all’utenza”.

Ho fortemente voluto diversificare le modalità di comunicazione sperando che le iniziative organizzate dall’associazione arrivino anche a fasce di età più giovani, vista – purtroppo –  la carenza di personale e soprattutto di ragazzi”.

Confidiamo anche noi in questo bel progetto di Alessandro e rinnoviamo i complimenti ed auguri per una strepitosa Festa del Papà!

Stefania Ingino

Castellina Scalo e il segreto dei giovani volontari “diamogli fiducia”

Matilde , 19 anni e già soccorritrice di II livello. Un orgoglio per la Misericordia di Castellina Scalo. Il governatore Claudio Colli “siamo contenti di avere in questo momento 15 ragazzi dai 17 ai 25 anni nel nostro organico di volontari”.

Mi sono avvicinata al mondo della misericordia grazie alla mia catechista ad inizio quinta superiore e quello che mi spinge ad essere una volontaria, ogni giorno, é perché rispecchia i mei valori etici. Dedicarmi agli altri e supportarli mi fa sentire bene e d’aiuto per quel poco che si possa fare“. Parole mai banali per una ragazza giovanissima che tiene a precisare : “nonostante sia giovane mi piace organizzare le mie giornate e settimane tra tempo in famiglia, uscite con amici e volontariato”.

Benvenuti a Castellina Scalo nel mondo di Matilde. Ma quale è il segreto per “attrarre” i ragazzi? Prova a spiegarlo proprio il governatore Claudio Colli: “si sono avvicinati incuriositi dalle nostre attività e hanno continuato, per loro stessa dichiarazione, perché motivati dalla fiducia che la Misericordia di Castellina ha subito dato loro affidando compiti anche impegnativi e accogliendo le loro proposte e iniziative”.

Matilde conclude: “passare il mio tempo libero a servizio degli altri per me non é da definire tempo perso, il tempo che impiego ad ascoltare, confortare ed essere di supporto viene ripagato con sorrisi e piccoli gesti, sono proprio questi ultimi a non farmi rinunciare a fare volontariato”.

Matilde come  Alessandro (17 anni soccorritore di primo livello)  e diversi altri.

I volontari reale valore aggiunto per il terzo settore ed, in generale, per la società. Se avete problemi a “reclutarli” fate una passeggiata a Castellina: qui pare che abbiano scoperto un segreto.

Giuseppe Saponaro 

 

Misericordia Asciano “ci mettiamo il cuore”

Lo scorso anno il gruppo giovani della Misericordia di Asciano è entrato a far parte del Progetto Comunicazione e Social di Siena Soccorso.

Lo scopo è quello di cercare soluzioni nuove per abbattere l’immobilismo delle nuove generazioni verso il mondo del volontariato. Sono sempre più le realtà associative che “soffrono” la mancanza di “nuove leve”.

Un passo importante è stato fatto dalle Misericordie avvicinandosi, ancora di più, al mondo social, con una nuova veste, presentandosi sotto forma di video short-form : video di dimensioni più corte, che presentano durata minima e massimo coinvolgimento.

Ragazzi del mondo del volontariato e non si sono ritrovati, presso lo studio fotografico “Yolo Studio”, per essere intervistati creando contenuti di valore funzionali all’intrattenimento, al divertimento e all’informazione.

Misericordia Asciano - i volontari organizzano il montaggio dei video

Misericordia Asciano – i volontari organizzano il montaggio dei video

Ponendo domande di vita quotidiana e assistenza abbiamo raccontato con semplicità impegni e abitudini degli adolescenti, comunicando che l’atteggiamento del volontariato parte dal nucleo familiare per poi essere trasmesso in società.

Da qui il nostro motto “ci mettiamo il cuore sempre” far si che gesti di misericordia occasionali diventino ordinari e concreti.

Una volontaria 

Sienasociale.it si complimenta con questi volontari che hanno trovato un modo originale di comunicare le proprie emozioni proponendosi quali punto di riferimento comunicativo per i coetanei.

Per vedere un video

https://www.instagram.com/reel/CppgrowgVid/?igshid=YmMyMTA2M2Y=https://www.instagram.com/reel/CppgrowgVid/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

 

 

 

Valdelsadonna attacco social “etichetta che fa rabbia”

Una gara di caccia, con futuro ricavo in beneficienza all’associazione della provincia di Siena, fa nascere una “polemica” su Facebook con diversi commenti negativi su un gruppo locale. La realtà che si occupa di prevenzione oncologica e non solo non ci sta e pubblica un comunicato ufficiale.

Ci possono essere tanti modi questo proprio no“. È uno dei commenti più netti.

La replica di Valdelsadonna è netta: “vorremmo chiarire a tutti la questione della donazione a Valdelsadonna da parte di AAC VICO DI BOSCONA.Siamo state accusate di accettare soldi provenienti da “fucilazione di bestie”.La suddetta associazione ha deciso di devolvere il ricavato di una giornata organizzata da loro, per i loro soci, alla ricerca contro i tumori. Quest’anno, come lo scorso anno, ci hanno contattate per chiederci di fare da tramite per questa donazione. In nessun modo siamo coinvolte nell’organizzazione di questo evento, che si sarebbe tenuto comunque (con o senza la donazione finale) e in nessun modo abbiamo richiesto questo contributo. Lo accettiamo? Si, assolutamente. Il perché è presto detto: siamo una piccola associazione fatta di donne che, nel poco tempo libero a disposizione, cercano di aiutare chi ogni giorno lotta contro un male brutto e subdolo. Alcune di noi hanno lottato in prima persona, altre hanno perso qualche caro o qualche amica con questa malattia. Sappiamo quanto c’è bisogno di aiuto in certi casi e sappiamo che tutto quello che arriva non è mai abbastanza. Il ricavato del 5×1000, delle nostre tessere associative, delle cene che facciamo, dei mercatini che organizziamo, non sono minimamente sufficienti a coprire tutte le situazioni di bisogno che ci vengono riferite. Va da sé che non riusciamo a fare anche donazioni per la ricerca. Quindi la domanda è la seguente: perché non dovremmo accettare di fare da tramite per la donazione di un’associazione che ha creato un evento privato perfettamente legale?!A tutte le persone indignate chiediamo: voi la tessera associativa di Valdelsadonna l’avete fatta? Le donazioni spontanee le avete mai valutate? Avete mai partecipato ad un nostro evento?

Avete provato a chiedere ad donna con una diagnosi infausta se le importa da dove vengono i soldi della ricerca che forse le permetterà di sopravvivere?
Sono domande provocatorie e lo sappiamo, ma dopo tutto il lavoro che c’è dietro alle nostre iniziative, essere etichettate così male sui social fa davvero rabbia.

Con affetto
Il Direttivo di Valdelsadonna”.

Lasciateci dire che le diverse idee pro o contro la caccia poco hanno a che fare con questa situazione.

L’opera meritoria di Valdelsadonna è, da anni, sotto gli occhi di tutti. Altrettanto lusinghiero l’intento degli organizzatori di devolvere il ricavato dell’evento, sul quale si può discutere tra favorevoli e contrari, per solidarietà. Strumentalizzare è un “gioco” che nulla a che fare con l’altruismo.

Giuseppe Saponaro

4 donne e una fiamma: il museo diviene emozione

Immaginate un grande focolare, di quelli come una volta, dove attorno alla fiamma ci si sedeva e si raccontavano storie. Immaginate poi un tavolo, con tre donne sedute. Di fianco, un’altra donna con la chitarra. Aggiungete infine una sala gremita e attenta. Un insieme di storie lontane, di storie vicine, di emozioni. Tutto questo è stato il pomeriggio di sabato al Museo della Mezzadria per un evento organizzato dal Comune di Buonconvento in occasione dell’iniziativa “Diamo pace alle donne” promossa dalla Provincia di Siena.

L’evento è nato nell’ambito dell’8 marzo Giornata internazionale dei diritti della donna. Un messaggio di pace, da intendersi non solo in senso letterale ma anche figurato: diamo pace alle donne in ogni contesto e situazione.
Nel cartellone promosso da provincia, comuni e associazioni del territorio, l’iniziativa organizzata dal comune di Buonconvento ha riscosso un notevole successo di pubblico.
𝐕𝐨𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐃𝐨𝐧𝐧𝐞: 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐞 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚 con la presentazione dei libri di Elisa Mariotti e Sarita Massai accompagnate da Lucia Lorenzini, chitarra e voce. A Mita Feri il ruolo di delicata e precisa guida tra i vari racconti che si sono susseguiti per un appuntamento denso di spunti di riflessione.

E.M.

Per saperne di più

“Voci di donne: parole e musica” oggi a Buonconvento

 

Monteroni d’Arbia, volontari in servizio alle corse a pelo

Quattro equipaggi della Pubblica Assistenza Val d’Arbia  sono impegnati oggi a Monteroni d’Arbia presso l’ippodromo comunale in occasione del primo appuntamento di corse a pelo per la stagione 2023

Quattro equipaggi, due ambulanze, un totale di sedici volontari in servizio: sono questi i numeri dell’impegno della Pubblica Assistenza Val d’Arbia nell’ambito delle corse a pelo che si svolgono a Monteroni d’Arbia nella giornata di oggi, domenica 12 marzo, per il primo appuntamento della stagione 2023.

Sei le batterie, due la mattina a partire dalle 11.15 e quattro nel pomeriggio dalle 15.15, in occasione delle quali i volontari prestano servizio presso l’ippodromo comunale. Il secondo e ultimo appuntamento sarà invece domenica 12 aprile.

Ecco le foto.