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Addio a Tosca. “Ha cambiato la vita di molte persone”

Si fa male a scrivere  in memoria di un animale. Si rischia di essere ipocriti nei confronti degli uomini. In verità Tosca ha cambiato la vita di molte persone, quindi si puo’ fare”.

Parole emozionanti quelle che Jacopo Vasconetto dedica a Tosca un cavallo speciale. Di lei, della sua morte avevamo appreso grazie ad un post su Facebook dell’associazione senese “Le Bollicine” realtà del volontariato rivolta a promuovere attività sportive per soggetti disabili residenti nel territorio senese, finalizzate alla pratica sportiva e riabilitativa, ad offrire occasioni di socializzazione, relazione e di conseguenza opportunità di integrazione.

“Buon Viaggio Tosca, cavallo sorridente! sei nata alle Bollicine e grazie a te abbiamo costruito tante opportunità: Il maneggio, le salite dei nostri ragazzi con il sollevatore, le passeggiate in campagna, il lavoro nei centri estivi. Sei sempre stata una cavalla di carattere ma di un altruismo unico. Grazie a te tantissimi nostri ragazzi hanno scoperto un mondo bellissimo. Ti vogliamo ricordare cosi con Jacopo Vasconetto, che ti ha fatto crescere come una figlia e ti ha voluto un bene speciale! un abbraccio da tutti noi”

Proprio Jacopo Vasconetto la ricorda così: “mai sottomessa a nessuno, dominante e scorbutica, tirava fuori una innata dolcezza materna con chiunque ne avesse bisogno. Si’, non stiamo parlando di una persona. Ma Tosca c’era sempre quando le persone avevano bisogno e si sottometteva alle loro fragilità. Era capace di capire quello che serviva e lo faceva con una sensibilità rara anche per  le persone.L’unica in grado di vedere per chi non vedeva, di muoversi al posto di chi non si poteva muovere, di capire chi non era capito. Chiunque l’abbia incontrata se la ricorda”.

“Tosca ora dorme”. Conclude Jacopo e noi crediamo che abbia ragione lui.

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Chi siamo

Le foto della domenica di sport targata Marciano

“1º quadrangolare Rossoblu’”: calcio e solidarieta’. Il tutto presso gli impianti sportivi “Custoza” di Siena gestiti da ASD Marciano Robur. Una grande domenica per  il torneo di calcio che ha visto protagonisti bambini anno 2015. 4 squadre coinvolte. Il tutto per sostenere QuaViO odv (Qualita’ della Vita in Oncologia) in memoria di Lorella Bencini. In più, una combattuta tra i 2013: Marciano contro Alberino. Tutto con il sostegno di Anioc, Pubblica Assistenza e Codini e Occhiali

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Lorella Bencini era volontaria QuaViO

1º quadrangolare Rossoblu’: calcio e solidarieta’

Presso gli impianti sportivi “Custoza” di Siena, domenica 28 maggio, grande attesa per il torneo di calcio che vedrà protagonisti bambini anno 2015. 4 squadre coinvolte. Il tutto per sostenere QuaViO odv (Qualita’ della Vita in Oncologia) in memoria di Lorella Bencini. In più, un’attesa amichevole. Sostegno di Anioc, Pubblica Assistenza e Codini e Occhiali

locandina dell'evento

locandina dell’evento

US Marciano Robur, Luigi Meroni, Policras Sovicille squadra A, Policras Sovicille squadra B. Ecco le 4 compagini che si contenderanno la vittoria finale del “Primo quadrangolare rossoblu'”. Con loro, altre 2 formazioni in campo per un’amichevole di lusso: US Marciano Robur 2013 con i pari categoria del G.S. Alberino ASD.

L’evento e’ sostenuto da Anioc Siena (Associazione Nazionale Italiana Onoreficenze Cavalleresche) e gode della collaborazione di Pubblica Assistenza Siena. Codini e Occhiali, associazione impegnata nella ricerca sulle malattie rare, sara’ presente per fare conoscere le proprie attività e l’impegno nell’ ambito di Telethon. 

Ricorderemo una persona con un profondo spirito altruistico come Lorella Bencini: ha fatto tanto per i più fragili. Spero che il suo ricordo e il messaggio che lascia la sua esistenza possa essere esempio da seguire per questi bambini” ha detto Vanna Galli presidente di QuaViO odv.

Il presidente di US Marciano Robur ASD, Massimo Ricucci, realtà del terzo settore che ha curato insieme a QuaViO l’organizzazione della giornata, ha precisato: “e’ un onore per noi ospitare una manifestazione che vuole essere momento sportivo e ludico per i nostri piccoli atleti ma anche gesto concreto di solidarietà'”.

Ed ecco il programma.

Ore 09.30: le 6 squadre saranno in campo per i saluti e la cerimonia di apertura.

ore 10.00 inizio torneo con Meroni vs Policras A, Marciano vs Policras B. A seguire le vincenti affronteranno le perdenti

Nel pomeriggio finali. La pausa pranzo sara’ allietata da “il box pranzo Rossoblu” fornito dal bar “Giglio” di Siena.

Durante le premiazioni entrerà in scena l’arte. Il gruppo “principi e fate #sassisorrisovaldelsa” donera’ ad ogni bambino, come ricordo della giornata, un esclusivo sasso dipinto a mano.

Iva Martini coordinatrice del gruppo ha rimarcato: “il nostro unico scopo e’ regalare sorrisi. Sapere che le nostre opere andranno nella manine di bambini ci rende felici“. Ed ecco gli autori delle piccole opere d’arte : Alina Lucia Bonetti, Barbara Cubattoli , Cristina Cannas , Emanuela Senesi , Ilaria Giubbolini, Iva Martini, Laura Gaito, Liliana Vanni, Luciana Bettini, Mirella Bruni, Paola Buzzichelli , Paolo Biagiotti, Roberta Provvedi , Roberto Fondelli , Rosetta Misuraca, Simona Piergentili , Simona Provisionato, Sonia Salvadori, Sandra Falorni.

Giuseppe Saponaro

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https://usmarciano.it/

“Reclutamento” volontari e forum del terzo settore a Siena: l’opinione del forum nazionale

“Reclutamento dei volontari”, un forum del terzo settore provinciale per Siena. Argomenti attuali di cui abbiamo voluto comprendere di piu’.   Per questo, ci siamo rivolti alla dottoressa Vanessa Pallucchi portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, ente non profit principale organismo di rappresentanza unitaria del Terzo settore italiano. Rappresenta 100 organizzazioni nazionali di secondo e terzo livello – per un totale di oltre 158.000 sedi territoriali – che operano negli ambiti del Volontariato, dell’Associazionismo, della Cooperazione Sociale, della Solidarietà Internazionale, della Finanza Etica, del Commercio Equo e Solidale del nostro Paese. Ecco cosa ci ha detto.

Perché oggi è importante parlare di “Forum del Terzo Settore”?

Prima ancora di Forum del Terzo Settore, è importante che si parli di Terzo settore. Ciò che fanno ogni giorno milioni di volontari e centinaia di migliaia di dipendenti delle organizzazioni in tutta Italia è realizzare, in modo silenzioso, un modello di economia e di sviluppo alternativo, inclusivo e partecipato, che andrebbe conosciuto e diffuso molto di più, per il benessere di tutte le comunità. I Forum del Terzo Settore (a partire da quelli locali fino al Forum nazionale) nascono per valorizzare l’impegno delle varie reti e organizzazioni sui territori e per farle “parlare” con una voce sola, facendo sintesi delle diverse sensibilità e dando risonanza a valori e principi comuni. Il fatto che i vari enti condividano, ciascuno con le proprie peculiarità, il perimetro del Terzo settore e partecipino alla rappresentanza degli interessi portata avanti dai Forum, aumenta l’efficacia dell’azione collettiva: è un processo dal quale tutti i soggetti di Terzo settore ne escono rafforzati. Ricordiamo che il Forum Nazionale del Terzo Settore è stato riconosciuto già nel 2017 come l’associazione di enti del maggiormente rappresentativa del Terzo settore sul territorio nazionale, e così anche diversi Forum regionali. Questo dato è molto importante, che contribuisce ad aumentare il valore riconosciuto, anche e soprattutto dalle istituzioni, a tutto il variegato comparto socio-economico rappresentato da associazioni, organizzazioni di volontariato, imprese sociali”. 

A margine del convegno  “SENTIRSI PARTE. Il volontariato dalla dimensione individuale a quella collettiva” che si è svolto recentemente a Firenze, abbiamo approfondito la tematica del “Reclutamento dei volontari” con un articolo. Considerata la natura del nostro quotidiano, a cui sono cari i valori dell’altruismo e della solidarietà, ci piacerebbe avere una sua idea sul calo dei numeri dei volontari attivi. In particolare, le azioni che il “terzo settore” dovrebbe mettere in atto per diminuire o invertire la tendenza.

Le trasformazioni sociali ed economiche che stanno attraversando il Paese dispiegano i loro effetti anche sul Terzo settore e sul volontariato. Soprattutto a seguito della pandemia, stiamo assistendo a un generale indebolimento delle relazioni sociali e al rafforzarsi di forme di individualismo anche legate alla digitalizzazione, che incidono in negativo sull’impegno gratuito e spontaneo che contraddistingue il volontariato. Anche la paura del futuro, il senso di precarietà vissuto da sempre più persone sulla propria pelle, hanno conseguenze sulla volontà di dedicare parte del proprio tempo alla collettività. Ma non dobbiamo pensare che si stiano esaurendo le energie positive di questo Paese: il Terzo settore deve piuttosto fare uno sforzo di analisi delle cause del fenomeno, ascoltare con attenzione i territori e le persone, accompagnare il cambiamento in atto, anche adeguando le strutture e le modalità con cui fino ad oggi ha attratto e coinvolto i volontari. Anche la riforma del Terzo settore gioca un ruolo importante in questo processo, avendo dato slancio a nuovi strumenti con cui gli enti possono svilupparsi e innovarsi alla luce di un inedito contesto sociale, che porta con sé grandi sfide”.

La situazione Toscana sul preciso argomento (calo del numero dei volontari) è simile a quella nazionale? E’ un “fenomeno” maggiormente avvertito nei giovani?

I primi dati Istat recentemente pubblicati sul censimento permanente del non profit, confermano che il trend del calo dei volontari è nazionale. Sicuramente occorre fare un ragionamento specifico sui giovani, in ottica di ricambio generazionale. Ragazze e ragazzi sono interessati al volontariato, cercano esperienze di valore, ma sono disposti a praticarle in forme più occasionali, anche perché nel momento in cui cambiano gli stili di vita e cambia il modo del lavoro, automaticamente cambia anche il modo di dare la propria disponibilità nel volontariato. E’ importante allora lavorare per attrarre i giovani, comprendere le loro motivazioni e le loro esigenze, anche di conciliazione con la vita lavorativa, privata o il percorso professionale. Ma bisogna anche trasmettere loro la bellezza e l’importanza di costruire una rete sociale, di condividere un percorso e una visione di società nel momento in cui si pratica il volontariato: questo è un valore aggiunto che possono dare le organizzazioni, oltre all’attività di volontariato stessa, che arricchisce le persone e le fa sentire parte di una comunità promotrice di principi e valori comuni”.

Siena ha registrati nel RUNTS 720 enti (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) ma non ha un forum del terzo settore provinciale. Sarebbe necessario secondo lei? Quali azioni intraprendere per ottenerlo?

Credo che costituire un ente di rappresentanza unico a livello provinciale possa sicuramente essere utile per il coordinamento e il rafforzamento delle azioni dei singoli soggetti. Ma è un percorso che devono avvertire come necessario le stesse reti sul territorio, a seguito di una riflessione condivisa. Solo a quel punto si possono intraprendere i passi successivi, tra cui è fondamentale la messa a punto di uno statuto, per i quali il Forum regionale della Toscana e il Forum nazionale potranno senz’altro offrire il loro supporto”.

Giuseppe Saponaro

(nella foto dottoressa Vanessa Pallucchi portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore)

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Il Forum del Terzo Settore

 

QuaViO al Caselli: “grazie al prof. Vigni e agli studenti”

Con estremo piacere pubblichiamo la lettera che ci e’ giunta da Vanna Galli presidente di QuaViO odv organizzazione di volontariato che, a Siena e provincia, si occupa di cure palliative.

Lo scorso 23 maggio, mi è stato offerto il privilegio di incontrare gli studenti dell’ultimo anno dell’I.S.G.Caselli di Siena, per presentare l’attività, oltre che la storia, della QuaViO, associazione che rappresento dal 2007 e di cui sono volontaria dal 2004.

Altre volte, nel passato, sono stata invitata in alcune scuole per questo tipo di incontri, ma l’esperienza che ho vissuto ieri è stata del tutto diversa. Ho trovato due classi veramente interessate, attente, partecipi, sincere. E questo non è scontato che avvenga alla presenza di ragazzi adolescenti, ma è stato il terreno su cui mi è venuto facile gettare qualche semino per una riflessione condivisa.

Il professor Vigni, che mi aveva invitato a parlare di QuaViO con i suoi allievi,mi ha accolto amichevolmente, con autentico interesse e curiosità, invitandomi a raccontare la storia di QuaViO e della sua missione associativa.

E’ stato lui, con la sua sensibilità e competenza di educatore, oltre che di insegnante, a facilitare il nostro incontro, sollecitando la narrazione che a un certo punto si è trasformata in un brainstorming stimolante per i ragazzi e per gli adulti che, attraverso l’esplorazione approfondita di alcune parole, quelle che formano l’acronimo di QuaViO, hanno scavato i molteplici significati che conducono alla”Qualità della Vita”.

Se ogni morte è unica come lo è ogni vita, ogni morte è il frutto della vita di ciascuno. Pertanto è veramente necessario chiedersi cosa sia Qualità della Vita, da quando cominciare a costruirla. E’ possibile una buona morte senza aver vissuto una buona vita?

Spesso usiamo le parole per abitudine o per fare semplicemente eco, ma se provassimo a indagare i significati contenuti nelle parole di ogni giorno, ci accorgeremmo che le stesse acquistano spessore e profondità. Che le parole crescono di significato e si arricchiscono di pensieri e di valori, conferendo nuovo senso al nostro parlare. Uscire dall’ovvio, dal pensiero banale, dalle parole vuote, è il primo passo per una crescita umana, intendendo con ciò lo svilupparsi delle nostre facoltà intellettuali, morali, spirituali.

Desidero pertanto ringraziare la Direzione, che ha permesso l’ingresso, attraverso la mia presenza, dell’Associazione, offrendomi uno spazio di confronto e di osservazione della realtà della scuola e dei giovani, che sono la linfa vitale del domani.

Un grazie di cuore al professor Giacomo Vigni, che molto si è adoperato per ravvivare e condurre con me l’incontro e ai suoi colleghi che sono stati presenti e cordialmente partecipi fino alla fine.

Per ultimo un grazie gigante a quei meravigliosi ragazzi che hanno contribuito a rafforzare la mia fiducia nelle nuove generazioni”.

Vanna Galli

(nella foto un momento dell’incontro)

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Si ritrovano dopo 20 anni: grazie a tecnologia e volontariato

La Lunga Gioventù è un’associazione di promozione sociale, un circolo ricreativo che si pone come obiettivo quello di elevare e mantenere attiva la condizione degli anziani contribuendo al prolungamento di un buono stato psico fisico. Lo fa quotidianamente attraverso la promozione di attività culturali, ricreative, motorie, turistiche e ludiche, ma anche stilando progetti mirati alla prevenzione di forme di disagio ed emarginazione. Ed ecco l’ultima magia

L’attività del centro sociale ha inizio nella seconda metà degli anni ’70 in cui fin da subito viene promossa l’aggregazione dei cittadini anziani con l’ausilio delle assistenti sociali, della segreteria di circoscrizione, del suo Presidente e Consiglieri. Vengono promosse gite, piccole manutenzioni scolastiche e in aree verdi, incontri con gli studenti, conferenze ed altri momenti di socializzazione. Nel tempo poi, unitamente alle consuete attività si sono aggiunte quella corale e teatrale.

Numerosi i progetti proposti e piacevolmente accolti nel tempo ma che purtroppo hanno visto tirare il freno nel periodo (appena concluso) in cui la pandemia ha vietato momenti di aggregazione e l’organizzazione di attività conviviali.

La Lunga Gioventù però non è rimasta con le braccia conserte ad aspettare che tutto finisse, ma come anche altre associazioni, fin dal primo lock down soci e volontari si sono adoperati attivamente ampliando il già ricco programma esistente, con nuove idee: sono nate delle attività telematiche on line che i centri ANCeSCAO hanno realizzato appositamente per consentire agli associati momenti di divertimento e distrazione, anche in periodo di Covid.

Sboccia così, il progetto “GIOIA Plus”, un’idea innovativa e utile per mantenere un legame solido e duraturo con il centro, ma soprattutto fra gruppi di soci che vogliono rimanere in contatto condividendo interessi ed esperienze – dalla lettura alla cucina ma anche sport, cultura e attività motorie da eseguire a distanza – scambiando quattro chiacchiere in compagnia. Il progetto, che ha preso il via a gennaio 2021, è stato realizzato grazie all’aiuto di operatori sociali, volontari e associazioni culturali, disponibili a dare il proprio supporto nell’insegnare l’utilizzo di smartphone, tablet e applicazioni utili a partecipare agli appuntamenti e alle videochiamate di gruppo.

In uno di questi momenti tecnologici, presso la RSA Villa Rubini, c’è stato un incontro straordinario: due signore di Montalcino (una ospite della RSA ed una volontaria del Centro), si sono ritrovate a chiacchierare in videochiamata dopo 20 anni che non si vedevano e non si sentivano, ricordando momenti felici ed emozionanti trascorsi insieme.

 

Il presidente dell’Associazione Andrea Franci, inoltre, ci informa che da circa quindici anni si svolgono presso la loro sede dei campi estivi per minori, che rappresentano un proficuo confronto intergenerazionale, che dal 2016 si è concretizzato anche attraverso il museo “vecchi amici di famiglia”, fatto di oggetti del passato, ormai in disuso, che ci hanno accompagnato nel lavoro, nel divertimento, nei sistemi di scrittura, di comunicazione e tanto altro. Questi oggetti, attraverso la loro prova di uso o il racconto di chi li ha usati o visti usare, lo rendono un vero museo parlante, che racconta tanti aspetti della vita passata.

 

Dopo la positiva esperienza del 2021, grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, anche quest’anno due settimane dei campi estivi saranno rivolte agli adolescenti della fascia 12/15 anni. Saranno nove settimane con momenti sicuramente curiosi fatti di incontri, racconti di vita, attività teatrale e tanto gioco per intrattenere piccoli e meno piccoli nelle soleggiate giornate estive, in un’area particolarmente accogliente nei pressi della Porta Pispini, in pieno centro città.

Per ulteriori informazioni: llgsiena@gmail.com

Stefania Ingino

Caritas diocesana per l’Emilia: ecco la raccolta fondi

La Caritas diocesana di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino ha avviato una raccolta straordinaria di fondi a favore delle popolazioni dell’Emila Romagna colpite dell’alluvione.

Si può inviare un’offerta sul conto intestato a Fondazione Opera Diocesana per la Carità. IBAN: IT24Q0103014216000063174886.

Causale: Emergenza alluvione Emilia-Romagna 2023.

Ecco chi sono i volontari senesi in Emilia

Le associazioni senesi di Protezione Civile stanno intervenendo da giorni in una Emilia Romagna flagellata dalle alluvioni. Le strutture stanno operando in parte con l’attivazione delle proprie Colonne Mobili nazionali ed in parte per il tramite della Colonna Mobile Regionale Toscana. Ecco il punto di situazione che comprendiamo grazie a Ezio Sabatini coordinatore di protezione civile per Siena e provincia

Le Misericordie hanno inviato autisti specializzati nel’ impiego delle pompe appartenenti al modulo High Capacity Pumping pensato proprio per le inondazioni di grandi dimensioni. Le Pubbliche assistenze hanno messo campo personale esperto in segreteria e logistica oltre ad una pompa da 6000 litri al minuto.

La Racchetta è operativa con un mezzo VM-90 con a bordo una pompa idrovora da 2500 litri al minuto ed una elettropompa da 1000 oltre a generatori, punti luce e moduli tsk per la pulizia da fango e detriti.

La Vigilanza Antincendi Boschivi si muove sul campo con un mezzo attrezzato specificatamente per le emergenze idrogelogiche con al seguito elettropompe, generatori e punti luce.

Una forza umana e materiale a cui vanno associate le altre risorse che tutte le strutture, Associazione Radioamatori Italiani, Federazione Italiana Ricetrasmissioni e protezione civile ARCI, stanno preparando per le successive fasi dell’emergenza.

Dimostrazione di un volontariato di Protezione Civile della Provincia di Siena maturo e capace di operare su tutti gli scenari di rischio del nostro Paese.

A Siena la magia di sorrisi e colori per la Giornata del Naso Rosso

In piazza Matteotti oggi, sabato 20 maggio dalle ore 10 alle 19, si radunano i clown di corsia e del sociale dell’associazione Nasienasi Vip Siena per la giornata nazionale di sensibilizzazione alla clownterapia e alla diffusione del pensiero positivo

Spettacoli, balli, musica con ospiti i Bandão e Odissea 21, il mercatino con bellissimi gadget, l’infopoint, il trucca bimbi e tanti giochi: queste e molte altre sono le iniziative messe in campo a Siena per la Giornata Nazionale del Naso Rosso nata nel 2005 per sostenere l’operato dei volontari clown della Federazione Vip Italia ODV che prestano regolarmente servizio nelle oltre 200 strutture ospedaliere e sanitarie in tutta Italia e non solo. Un appuntamento da non perdere per conoscere le volontarie e i volontari che colorano la Città e, con un sorriso e un buffo Naso Rosso, illuminano i volti di grandi e piccini.

“L’iniziativa – raccontano sui propri canali di comunicazione i referenti di Nasienasi Vip Siena ODV, che proprio quest’anno celebra il ventennale della sua fondazione – viene proposta ogni anno intorno alla terza domenica di maggio e si realizza grazie all’impegno di tutti i volontari ma soprattutto grazie alla presenza delle tante persone che vi prendono parte. Proprio grazie alle donazioni ricevute è possibile realizzare molteplici progetti, come i corsi di formazione avanzata e specialistica per i volontari, le attività presso gli ospedali, le case di riposo, le strutture per disabili fisici e psichici, le scuole, le carceri ma anche nei Paesi in via di sviluppo per l’attuazione di progetti di aiuto e animazione attraverso i valori della clownterapia e del circo sociale.”

Emilia Di Gregorio

Luna Park: spazio alla disabilita’

Sabato 20 maggio, dalle ore 10:30 alle ore 12, il Luna Park in Fortezza sarà aperto gratuitamente per ragazze e ragazzi con disabilità. A comunicarlo e’ il sito ufficiale di Spazio DirSI

L’iniziativa è promossa da Spazio DirSI e resa possibile dalla disponibilità e attenzione ai temi sociali dei gestori del Luna Park.

L’obiettivo mira a creare un momento di socializzazione, dando la possibilità di scoprire e vivere il mondo delle giostre, favorendo un ambiente sereno in cui le ragazze e i ragazzi possano sperimentare i giochi presenti.

I responsabili di DirSI ringraziano i giostrai del Luna Park di Siena per l’opportunità offerta.