Archivi categoria: il terzo settore a Siena

Croce Rossa Siena: ambulatorio e visite gratuite

In via del Poggio 22 la Croce Rossa Italiana Comitato di Siena, presso la propria sede storica, ha attivato un ambulatorio aperto ogni sabato dalle 14.30 alle 19.30 per informazioni o per emergenze. In occasione della settimana CRI, sabato 13 presenza di un oculista per visite gratuite e sabato 20 quella di un cardiologo per ECG a costo zero.

La Croce Rossa Italiana, a Siena, ha deciso di festeggiare nel migliore dei modi la propria settimana celebrativa: come da storica tradizione, mettendosi al servizio della collettivita’.

Per fare questo ecco un utile servizio ambulatoriale in pieno centro e 2 appuntamenti da non perdere. Nel dettaglio, questo sabato le Infermiere Volontarie presenti saranno supportate dalla dottoressa Marilena Sansone, volontario CRI, che effettuerà  rilevazione della pressione oculare con  misurazione della vista ed eventuale prescrizione medica per occhiali.

Il 20 maggio, con la collaborazione del cardiologo di Siena, dottor Rodolfo Gentilini,  verrà eseguito ECG e rilevazione della pressione.

La CRI indica un massimo di 10 persone per giorno di visita con prenotazioni al +39 339 325 0153.

nella foto, tratta dalla pagina Facebook ufficiale delle Crocerossine, l’Ispettrice Nazionale del Corpo, Sorella Emilia Bruna Scarcella, che è stata presente nella città del Palio a tutte le celebrazioni per Santa Caterina unitamente alle Ispettrici Regionali, accompagnata dal Presidente della Croce Rossa Italiana – Comitato di Siena Enrico Petrini 

per saperne di più

Croce Rossa Italiana

 

Gruppo Donatori Sangue Contrade: ecco il nuovo direttivo

Questo il nuovo direttivo del Gruppo Donatori di sangue delle Contrade. Presidente Paolo Rossi ; vcepresidente Monica Cruciani, consiglieri Fabrizia Brenci, Mario Fracassi, Piero Rosai.

“Il Direttivo è stato completamente rinnovato, ma la politica del Gruppo rimane sempre la stessa : promozione della donazione di sangue cercando di coinvolgere sempre di più i giovani” ha le idee chiare il dottor Paolo Rossi recentemente nominato nuovo presidente.

Un professionista della salute, da anni, impegnato nel volontariato a sostegno dei fragili. Sia nella sua Siena che oltre confine nazionale con periodi della vita vissuti tra l’Uganda e il Kenya insieme ai Medici con l’Africa Cuamm.

Guida un gruppo formato da 2300 donatori attivi tra tutte le 17 contrade: ogni anno 3000 donazioni totali.

Chi dona con noi dona 2 volte” precisa il nuovo presidente  che ci tiene a specificare: “il sangue non si crea in laboratorio. E’ qualcosa di cui c’è sempre piu bisogno. Basti pensare che per un trapianto di cuore sono necessarie 10 sacche di sangue fresco. Se non si incrementano le donazioni, la carenza diviene costante“.

Ma non e’ tutto. “Utilizzeremo dei fondi derivanti dall’attività del Gruppo per sviluppare progetti sociali ,sanitari e di cultura sociale rivolti alla città: potranno essere originali o in collaborazione con Enti o Istituzioni cittadine sia pubbliche che private. Ovviamente, tenendo bene in mente il rispetto delle tradizioni contradaiole e senesi”.

Un programma chiaro nel solco di quanto fatto in un recente passato: donazione di due pulmini da 9 posti attrezzati, uno per la Pubblica Assistenza e l’altro per la Misericordia, una sonda che serve per individuare facilmente le vene al Centro Emotrasfusionale delle Scotte, un ecografo portatile per l’hospice di Siena che consente di visitare i pazienti senza doverli spostare e un assegno per lo stipendio di uno specializzando per un anno presso il Policlinico.

Buon lavoro al dottor Rossi e a tutto il nuovo consiglio direttivo: la Siena della solidarietà, oggi, e’ un po’ piu’ ricca.

nuovo direttivo del Gruppo Donatori di sangue delle Contrade. Presidente Paolo Rossi ; vcepresidente Monica Cruciani, consiglieri Fabrizia Brenci, Mario Fracassi, Piero Rosi.

nuovo direttivo del Gruppo Donatori di sangue delle Contrade. Presidente Paolo Rossi ; vcepresidente Monica Cruciani, consiglieri Fabrizia Brenci, Mario Fracassi, Piero Rosai.

 

Sara scrive a Noemi: “mia splendida figlia, soccorritrice, essere meraviglioso”

Rubiamo” alle pagine di Facebook una piccola storia di volontariato: quelle che ti fanno iniziare bene la settimana. Non sono storie da migliaia di lettori: lo sappiamo bene.  Appartengono pero’  “all’arcobaleno di vicende umane” che, per il nostro giornale, fanno la differenza. Sempre.

Sara Giannini, al vertice di Pubblica Assistenza di Siena, scrive: “E poi ci sei tu, mia splendida figlia, soccorritrice, essere meraviglioso. Ci sei tu accanto a me anche quando sbaglio…anche quando dovrei ricordami che sei una donna. Ci sei tu che mi hai donato la ragione di vita. Sei splendente, in ogni tua parte. In ogni tuo istante”.

Noemi Peccetti, nella foto (la figlia), forse ancora non ha letto. Per ora, a chi scrive nei commenti “ti assomiglia“,  Sara (la mamma) risponde così: “speriamo che lei sia felice di saperlo“.

Magie del volontariato. Un abbraccio a Sara e Noemi.

Giuseppe Saponaro

Un ciclamino per un respiro: mamma Vittoria e il piccolo Lorenzo

La fibrosi cistica è una malattia genetica, una delle più diffuse al mondo; è stata considerata una malattia di alto interesse sociale, come si legge nella Legge n. 548 del 23 dicembre 1993. Nel sorriso di mamma Vittoria tutta la forza della speranza nella ricerca.

Sul sito della Fondazione Ricerca  Fibrosi Cistica sono indicati circa 200 nuovi casi ogni anno ossia ogni 2.500-3.000 dei bambini nati in Italia, 1 è affetto da fibrosi cistica.

Oggi quasi 6.000 bambini, adolescenti e adulti affetti da FC vengono curati nei Centri Specializzati in Italia.

<< Una volta – sottolinea Vittoria Fortino, delegata  Ffc Delegazione di Siena e Provincia e madre di Lorenzo, un vulcanico bambino di 11 anni con FC – questi bambini venivano portati tutti a Verona, l’unica città in cui era presente una possibilità di cura e messi tutti insieme. Oggi le cose sono cambiate e vi sono diversi centri specializzati in Italia, si chiamano centri regionali di riferimento per la cura della fibrosi cistica>> 

Nella individuazione della FC hanno avuto un ruolo importante il contributo di Dorothy Andersen del 1938 (Andersen DH. Cystic fibrosis of the pancreas and its relation to celiac disease clinical and pathologic study), di Clement R. Ren del 2008 (Evolution from a fatal disease of infancy with a clear phenotype to a chronic disease of adulthood with diverse manifestations) e la scoperta del “gene” della fibrosi cistica nel 1989. 

<< Oggi l’aspettativa di vita è sempre più alta mentre prima, almeno fino agli anni ’60, i bambini vivevano non oltre i 5 anni. La malattia veniva comunemente chiamata mucoviscidosi per il muco presente in ristagno principalmente in bronchi e polmoni>>.

La conversazione con Vittoria Fortino è ricca di aneddoti legati alla storia della FC, si sente nelle sue parole la conoscenza di una ricerca fatta inizialmente in modo autonomo, quando, alla nascita di Lorenzo, giungono, insieme al marito Alessandro, ad una diagnosi di FC; successivamente l’incontro, casuale (ma potremmo non credere nella casualità) con un banco di ciclamini per la Ricerca FC. 

<< Quando è nato Lorenzo ho subito cercato una associazione su Siena, poi è trascorso del tempo. Era l’Ottobre del 2012 e – precisamente alle Logge del Papa, in città, – incontriamo un gruppo di volontari di Arezzo che aveva posizionato  un apposito banco>> – dice con voce sicura – << In quell’occasione entro in contatto con la realtà del volontariato e della condivisione della malattia, ma non era per me, per noi, tempo di condividere e parlare. Stavamo attraversando un momento difficile. I primi tre anni non sono stati una passeggiata, ad ogni colpo di tosse, la preoccupazione e la paura. Ho ricominciato ad andare a lavoro quando Lorenzo aveva già 3 anni, in qualche modo avevo imparato a conoscerlo di più, dal rumore della tosse. Con Alessandro, mio marito, abbiamo deciso di non essere dipendenti dalla paura e di trovare un equilibrio. >> mi dice fermamente mentre la conversazione procede su altri piani, legati alla quotidianità, all’accettazione della routine terapeutica da parte di Lorenzo, delle infezioni e di tutto ciò che ha rappresentato riallineare la vita di una famiglia sulla FC. 

Riprendiamo il discorso sul volontariato e sulla ricerca di un’associazione, poiché la nostra storia parte da Vittoria e Lorenzo per raccontarci dell’ Associazione Fondazione sulla Ricerca Fibrosi Cistica – Ffc 

<< Al banco del ciclamino conosciamo anche Matteo Marzotto che, con il suo Bike Tour per la ricerca, aveva scelto di pedalare da Verona alla Toscana, per raccogliere fondi per la ricerca. Nella Pasqua del 2012 grazie al supporto dei volontari metto un banco alla Pam con dei fiori e da lì inizia il nostro cammino come Ffc. Oggi siamo in tantissimi volontari, è una meravigliosa realtà di impegno, solidarietà e condivisione. Sono delegata FfC per Siena e Provincia>>

La Fondazione sulla Ricerca Fibrosi Cistica nasce quando il professor Gianni Mastella, che aveva dato vita e diretto per molti anni il Centro Regionale Veneto Fibrosi Cistica, propose a Matteo Marzotto di istituire insieme all’imprenditore milanese Vittoriano Faganelli una fondazione scientifica. Nel gennaio del 1997 a Verona prende forma. 

Sia Marzotto che Faganelli conoscevano bene la crudeltà della malattia, poiché entrambi avevano perso una sorella ed un figlio. 

Era quindi urgente coprire il vuoto scientifico e mettere le basi anche in Italia per una ricerca avanzata: dal 2002 ad oggi la Fondazione ha investito 34,5 milioni di euro, con i quali ha sostenuto 439 progetti per la ricerca  che hanno coinvolto una rete di oltre 261 laboratori. 

<< Con la Legge del 1993 – ribadisce Vittoria – in ogni regione è possibile curarsi e le cure sono a carico dello stato. Si tratta di successi raggiunti attraverso le associazioni e il dialogo con AIFA e Ministero della Salute. Inoltre  è importante il ruolo dei volontari, di coloro che si impegnano a sostenere le azioni e le campagne di ricerca fondi e solidarietà. Nella nostra provincia ci sono tanti volontari, una bella realtà, e sono anche iscritti all’albo dell’Associazione>>

Molte sono le campagne intraprese e sostenute, grazie anche al Bike Tour, evento charity e sportivo, nato da un’idea del Presidente di Fondazione Matteo Marzotto, che negli anni ha pedalato attraversando tutta Italia in compagnia di atleti e amici vicini alla causa della ricerca FC.

Un viaggio in bicicletta, a tappe, che non sarebbe possibile senza il prezioso contributo delle Delegazioni e Gruppi di sostegno FfC Ricerca attivi su tutto il territorio nazionale. 

Vittoria Fortino è delegata per Siena e Provincia a FfC delegazione Siena, cura la pagina Facebook dell’associazione https://www.facebook.com/ffc.delegazionedisiena/; è energica, forte, è portavoce di una storia di donna e madre che ha scelto di condividere con noi, raccontandoci la malattia e l’energia del suo Lorenzo. L’importanza di un respiro, chiamiamolo, di vita e solidale.

Ergo, sosteniamo anche noi la conoscenza della Fibrosi Cistica e della ricerca per trovare una cura per tutti i malati FC.

Saluto Vittoria e la ringrazio << Non siamo soli >> ci diciamo. Assolutamente no! 

Per informarsi e non essere indifferenti, visita i link 

Cos’è la Fibrosi Cistica

Home

https://www.fibrosicisticaricerca.it/

Home

https://www.mondoffc.it/

Delegazione FFC Ricerca di Siena

Diventa volontario!

Filomena Cataldo

nella foto, tratta dal sito dell’associazione, mamma Vittoria

“Arturo vive con noi” successo per il banchino

Oggi, 6 maggio 2023 in Piazza Gramsci, abbiamo allestito il “banchino” dell’Associazione Arturo Pratelli che purtroppo ci ha lasciati il 28 dicembre 2018, investito vicino a casa a soli 17 anni: l’amore della famiglia, degli amici, della Contrada dell’Aquila e della città intera viene dimostrato ogni anno dalle tante persone che vengono a fare il tesseramento o il rinnovo. Anche oggi molte tessere fatte.

Il babbo di Arturo, Vincenzo ha evidenziato : “il ringraziamento va al comune che ci permette di collocare lo stand ogni anno: questa mattina stamani abbiamo avuto la piacevole sorpresa di ricevere la visita di Vanna Galli presidente di QuaViO odv”

..”nessuno muore se vive nel cuore di chi resta”..Arturo vive con noi sempre e per sempre ❤️

Francesca Taddei 

Arturo Pratelli quando sono vinco

Associazione Arturo Pratelli: preziosa memoria di un figlio tifoso Robur

Sabato 6 maggio, dalle 20 alle 18, il tesseramento 2023 per l’associazione Arturo Pratelli. Tutti presenti al banchino di via Pianigiani

L’associazione Arturo Pratelli non e’ un sodalizio comune, ha qualcosa di speciale. Sicuramente la grande forza di un padre (Vincenzo) che, per amore di un figlio strappato alla vita troppo presto, decide di trasformare il dolore in ricordo e la nostalgia in solidarieta’.

Ma non e’ tutto. Dietro l’associazione c’e’ il popolo della Robur: quello bianconero che, ad ogni partita casalinga, non smette di scandire forte nell’aria quel nome “Arturo Pratelli”. Che si vinca o che si perda, il cuore del ragazzo batte proprio lì tra tanti cuori della curva.

Ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere Vincenzo Pratelli nell’ambito del torneo di calcio solidale “QUAndo aiuto VIncO” in memoria di un altro grande tifoso del Siena, Francesco Cairola, e a sostegno di QuaViO odv associazione di volontariato senese che si occupa di malati oncologici e loro famiglie nell’ultimo ma fondamentale tratto della vita. Ho apprezzato l’impegno disinteressato, il desiderio di fare del bene, la voglia di sostenere i fragili. Per tutto questo sono convinto che la “missione” di Vincenzo nel ricordare, in questo modo, Arturo sia lodevole e portatrice di un messaggio dirompente: il lutto puo’ trasformarsi in qualcosa di prezioso. 

Perche’ Arturo era prezioso:  figlio, amico, tifoso e ricordarlo onora la memoria e fa sentire quel padre meno solo.

(nella foto tifosi Robur durante l’evento “QUAndo aiuto VIncO” del novembre 2022)

Codini e Occhiali flashmob per le malattie rare

Consulta volontariato: “collaborazione virtuosa tra universita’ e associazioni”

Riceviamo e pubblichiamo le parole di Mattia Bongini, presidente della Consulta del Volontariato di Siena e provincia, in merito alla collaborazione tra il nostro quotidiano Sienasociale.it – diario del terzo settore senese” e il gruppo di ricerca di economia sperimentale del dipartimento di Economia e Statistica dell’Università di Siena, guidato dal Dr. Alessandro Stringhi e prof. Paolo Pin, per la realizzazione di un progetto che ha coinvolto cinque realtà del terzo settore attive sul territorio: riceveranno, gratuitamente, gift cards (carte per effettuare acquisti) gratuite.

Lo studio del dott. Stringhi e del prof. Pin è un esempio concreto di collaborazione virtuosa tra l’Università e le realtà del volontariato che operano sul territorio senese, riuscendo a coniugare l’avanzamento del sapere scientifico ad un supporto reale alle associazioni. La collaborazione con Sienasociale.it, realta’ del giornalismo che ha linfa vitale nell’impegno dei volontari, rafforza il concetto. Ci auguriamo che sempre più iniziative di questo tipo possano aver luogo tra ricerca e volontariato” scrive Mattia Bongini.

Questo progetto di ricerca, finanziato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalla regione Toscana, ha lo scopo di osservare come cambia il comportamento delle persone quando le loro azioni vengono osservate da altri partecipanti allo studio.

All’esperimento hanno preso parte oltre 150 studenti universitari, i quali, dopo aver ricevuto una somma di denaro, 10 euro, hanno scelto come ripartire questa somma tra sé stessi e una delle cinque associazioni coinvolte nel progetto. Risultati preliminari mostrano che gli studenti donano di più quando informazioni riguardo alla loro donazione vengono inviate ad un pubblico di spettatori nella stessa stanza.

Questo effetto è presente nonostante l’identità e comportamento dei partecipanti sono mantenuti anonimi sia durante che dopo l’esperimento.

La prima ondata di esperimenti è stata in grado di raccogliere 500€. Questo studio rappresenta l’inizio di una collaborazione tra l’università e il terzo settore, dimostrando l’impatto della ricerca universitaria sul proprio territorio.

Ed ecco le 5 realtà inserite nel progetto che avranno diritto a percepire una somma di denaro:

-Auser comunale Siena
-Codini e Occhiali
-QuaViO odv
-Le Bollicine
-Associazione Arturo Pratelli

Giuseppe Saponaro

(nella foto un evento pubblico di Codini e Occhiali che e’ tra le realta’ oggetto dello studio)

per saperne di piu’

Università di Siena e terzo settore insieme: 150 studenti studiano il volontariato

Siena Cuore odv in trasferta a Salerno

Il volontariato di Siena arriva in provincia di Salerno con Siena Cuore odv

Siena Cuore OdV va in trasferta a Castel San Lorenzo!  Il corso BLSD in cui Juri Gorelli – presidente dell’Associazione – crede fortemente da tempo e che tiene a divulgare il più possibile, anche questa volta ha visto la presenza di una trentina di persone; molti i giovani partecipanti ed interessati che si sono ritrovati nell’aula polivalente del Comune di Castel San Lorenzo per trascorrere cinque ore utili e proficue, imparando ad usare correttamente l’apparecchio atto a soccorrere persone affette da arresto cardiaco.

Incontriamo Juri Gorelli, ancora in loco e fresco di corso insieme alla dott.ssa Diana Francesca – direttore scientifico ed istruttore dell’Associazione – che ci racconta della nascita del gemellaggio con questo piccolo comune situato nella provincia di Salerno: “tutto risale ad un collega che lavorava con me all’Ospedale Le Scotte di Siena; quando lui ha deciso poi di ritornare al suo paese, abbiamo pensato di non perdere i contatti e di avere una continuità, oltre che amicale, anche progettuale. Ecco che in un anno e mezzo la nostra Associazione è già stata ospite del Comune di San Lorenzo, ben tre volte!”.

Questa volta Siena Cuore OdV per rendere omaggio al Comune e ringraziarlo dell’ospitalità ricevuta, ha voluto donare un defibrillatore che vedrà la sua collocazione su una vettura dei Vigili Urbani itinerante; tale accortezza potrà risultare utile e di pronto utilizzo, in qualsiasi parte del paese.

Al termine del corso l’Associazione rilascerà l’attestato BLSD per operatori non sanitari. Un bell’inizio ma anche un bel traguardo per la popolazione locale che grazie al corretto utilizzo e alla presenza dei dispositivi potrà contare su un Comune sempre più cardio protetto!

Complimenti a Siena Cuore OdV per avere sempre e sempre di più uno sguardo lungimirante verso il prossimo!

Stefania Ingino

Auguri ai volontari di protezione civile

Ebbene sì, oggi è il nostro compleanno: il 29 aprile di 41 anni fa nasceva il Dipartimento della Protezione Civile. Auguri a tutte le donne e gli uomini che hanno condiviso e percorrono con noi questo lungo e importante viaggio”. Ecco quanto si legge all’interno della pagina Facebook ufficiale della protezione civile italiana.

"La Racchetta" Organizzazione di Volontariato – Antincendio Boschivo e Protezione Civile

La Racchetta” Organizzazione di Volontariato – Antincendio Boschivo e Protezione Civile

A tutti i volontari impegnati, appunto,nel volontariato di protezione civile giungano gli auguri piu’ sinceri: siete autentico orgoglio della nostra collettivita’.

Mezzo protezione civile nella notte del terremoto

Mezzo protezione civile nella notte del terremoto

Giuseppe Saponaro

il defibrillatore strumento essenziale per la sicurezza

Sicurezza nel lavoro e cooperazione: particolare attenzione ai “fragili”

Ieri, 28 aprile 2023, si è si celebrato il ventennale della “Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro”, istituita dall’Organizzazione internazionale del lavoro nel 2003 per ricordare la data della promulgazione della Convenzione sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, adottata nel 1981 dall’ILO. Sicurezza in ogni ambito alla base di un clima positivo e partecipe

Un momento di riflessione per i lavoratori, i datori di lavoro, le organizzazioni datoriali e sindacali, governi ed Enti di tutto il mondo, volta ad approfondire le problematiche legate all’importanza della prevenzione degli infortuni e delle malattie in ambito lavorativo.

E la sicurezza sul lavoro assume un ruolo ed un aspetto del tutto particolare quando si parla di cooperazione sociale, inclusione lavorativa e quando coloro che vengono collocati a lavoro sono soggetti “fragili”, abbiano essi disabilità fisiche, psicologiche, di vita.

Nel mondo della cooperazione, soprattutto di tipo B, cioè in quell’ambito cooperativo che è deputato, specificamente, al reinserimento nel mondo del lavoro (e della vita) dei cosiddetti “soggetti svantaggiati”, poniamo una particolare attenzione all’aspetto della sicurezza partendo dagli aspetti pratici: dall’utilizzo di sistemi e strumenti finalizzati alla tutela della sicurezza stessa in qualsiasi ambito di impiego e, conseguentemente, alla formazione costante sulla prevenzione di infortuni nelle attività svolte. Uno dei principi base della cooperazione è fare questo: fare tutto il possibile per assicurare al personale un ambiente di lavoro salubre e sicuro, impegnandoci nella prevenzione e nella riduzione dei rischi. Uno degli scopi che ci “muove” è quello di acquisire una sensibilità e una consapevolezza alla dimensione organizzativa, migliorando le relazioni interpersonali e accrescendo le competenze di apertura, fiducia, sicurezza.

Ci rendiamo conto che in tale ambito la formazione è solo l’inizio e non è sufficiente a tenere sotto controllo un aspetto di tale importanza ma è necessaria, soprattutto per le persone che hanno difficoltà di qualsiasi natura esse siano, ma soprattutto a questi ultimi deve essere garantita un’informazione costante, un aggiornamento continuo e, soprattutto, un’attenzione continua per rendere chiunque in grado di svolgere le mansioni ad essi assegnate.

Tutti allo stesso livello, tutti con la stessa possibilità di operare. Ciò che intendiamo ribadire, e che cerchiamo di mettere in atto ogni giorno, è creare un benessere organizzativo che offra la possibilità ad ogni lavoratore (fragile o meno, ma poi le distinzioni sono più velate e nebulose delle parole) di sentirsi a proprio agio, motivato e coinvolto ma anche ascoltato, compreso e libero di esprimersi. E di esprimere dubbi e paure che una “poca sicurezza” potrebbe portare”. Per questo il concetto di “Responsabilità sociale”, per noi cooperatori di tipo B, vuol dire condividere l’elaborazione delle strategie della nostra cooperativa, ascoltare le opinioni e i punti di vista di chiunque collabori alle nostre attività, prestare particolare attenzione alle difficoltà incontrate sul lavoro e alle criticità emerse. E garantire, al fine, la risoluzione di tali difficoltà proprio con l’informazione, la formazione e la sicurezza in ogni ambito perché questo è alla base di un clima positivo e partecipe. E sicuro, appunto.

Maura Martellucci