Claudia Ciacci e’, per il Palio, la coordinatrice dei volontari di Pubblica Assistenza di Siena. Questa sera decine di persone seguiranno le sue istruzioni. In questo 2023, e’ sul tufo per la trentesima volta. 

Il primo Palio fu strano anche perché sono di Siena e sono contradaiola: ero stata destinata alla postazione di Cappella, poi arrivò Massimo Fineschi (il coordinatore di San Martino di quel tempo) e mi disse : Citta vola a San Martino!”

Sorride Claudia Ciacci. E’ giovane ma dalla sua c’e’ una grande esperienza. Le chiedo se, di questa lunga “carriera da volontaria”, ha aneddoti da raccontare.

“Il primo è legato al palio del 16 agosto 2014, “vestita di verde, ho visto vincere la mia contrada. Io ero in prima squadra uscii a soccorrere il fantino del Valdimontone e, quando tornai in postazione, Mileno (il mio coordinatore nonché il mio migliore amico) mi strinse dicendomi -siete primi siete primi- . E’ stato bello, unico”.

Claudia smette di raccontare. Si ferma. Il ricordo la emoziona. Ci tiene a precisare un aspetto.

Ogni volta che parto dall’associazione per andare in Piazza del Campo intono i versi di una canzone “Come porti i capelli bella bionda tu li porti alla bella marinara ti li porti come l’onda, come l’onda in mezzo al mar”.. Arrivata in piazza, mi metto la casacca della divisa. Poi attendo. Appena i cavalli escono dall’entrone do un bacio verso il cielo: lassù ci sono i nostri angeli Riccardo Monica e Paolo“.

Che significa per te coordinare?

Coordinare i volontari della Pubblica Assistenza vuol dire prendere tutto il bagaglio di esperienze e di insegnamenti e far si che tutto fili liscio senza intoppi, ascoltando consigli suggerimenti delle volte polemiche, ma ci sta, fa parte del gioco”. 

La sensazione più bella che hai provato?

Non ho dubbi.  Vedere la fiducia riposta in me negli occhi di tanti”.

Perché sei una volontaria?

Secondo me non si sceglie di essere volontari. Si sceglie di non volersi girare dall’altra parte e far finta di niente perché a volte un “grazie” detto con il cuore può curare più delle medicine“.

Un messaggio per i giovani? 

Ai giovani vorrei dire che la vita è bella e che, con tutta la loro freschezza d’animo, possono davvero aiutare chi ha bisogno. Per fare volontariato non serve necessariamente  dover montare su un’ambulanza. Fare volontariato vuol dire anche regalare un sorriso a chi magari in quel momento non ha voglia di sorridere“.

Giuseppe Saponaro

Sienasociale.it ringrazia Sarà Giannini, presidente di Pubblica Assistenza Siena, per la disponibilità mostrata

per saperne di più

www.pubblicaassistenzasiena.com

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