Archivi autore: Emilia Di Gregorio

I volontari ANPAS Zona Senese in Emilia-Romagna per l’emergenza maltempo

Un’idrovora con tre logistici, un autista mezzi pesanti, due logistici per assistenza alla popolazione e un’operatrice di segreteria sono le prime risorse messe a disposizione a seguito dell’attivazione giunta ieri. Nel frattempo l’esercitazione OttaVia 2023 prevista a Monteroni d’Arbia per il prossimo weekend è stata annullata.

Sono sette i volontari di protezione civile ANPAS Zona Senese che nella giornata di ieri con la Colonna Mobile di Regione Toscana hanno raggiunto Conselice per le attività connesse all’emergenza idrogeologica che ha pesantemente colpito il territorio dopo l’ondata di maltempo degli ultimi giorni. Al momento saranno operativi per 72 ore nelle attività di assistenza alla popolazione e messa in sicurezza dei territori. 

“La situazione – ci scrivono – è molto complessa. Il territorio di Conselice, dove siamo impegnati, è situato al centro di una fitta rete idrografica. La volontà, l’impegno, il sorriso, la forza: c’è tutto o quasi, qui con noi in Emilia-Romagna.”

Nel frattempo è stata rimandata a data da destinarsi l’esercitazione “OttaVia 2023“, promossa da ANPAS Zona Senese e in programma per il weekend dal 26 al 28 maggio a Monteroni d’Arbia.

“L’andamento – spiega in una nota il coordinamento di protezione civile ANPAS Zona Senese – dell’emergenza maltempo in Emilia-Romagna, l’impegno che stiamo incanalando nelle ricognizioni e nelle attivazioni che giungono ora dopo ora, la gravità della situazione che intere comunità si trovano ad affrontare, ci hanno portato a compiere la scelta che ci sembra più opportuna. L’idea di ‘OttaVia‘ nasce per rafforzare la città della rete, quella in cui attraverso la distribuzione delle forze siamo uniti da un patto di sostegno e di aiuto. Oggi è il tempo di stare nel batticuore di tutti, di aiutarsi gli uni gli altri: con chi parte, con chi pena ed è in difficoltà, con chi predispone risorse e partenze, con chi in ogni modo fa la propria parte.”

Emilia Di Gregorio

A Siena la magia di sorrisi e colori per la Giornata del Naso Rosso

In piazza Matteotti oggi, sabato 20 maggio dalle ore 10 alle 19, si radunano i clown di corsia e del sociale dell’associazione Nasienasi Vip Siena per la giornata nazionale di sensibilizzazione alla clownterapia e alla diffusione del pensiero positivo

Spettacoli, balli, musica con ospiti i Bandão e Odissea 21, il mercatino con bellissimi gadget, l’infopoint, il trucca bimbi e tanti giochi: queste e molte altre sono le iniziative messe in campo a Siena per la Giornata Nazionale del Naso Rosso nata nel 2005 per sostenere l’operato dei volontari clown della Federazione Vip Italia ODV che prestano regolarmente servizio nelle oltre 200 strutture ospedaliere e sanitarie in tutta Italia e non solo. Un appuntamento da non perdere per conoscere le volontarie e i volontari che colorano la Città e, con un sorriso e un buffo Naso Rosso, illuminano i volti di grandi e piccini.

“L’iniziativa – raccontano sui propri canali di comunicazione i referenti di Nasienasi Vip Siena ODV, che proprio quest’anno celebra il ventennale della sua fondazione – viene proposta ogni anno intorno alla terza domenica di maggio e si realizza grazie all’impegno di tutti i volontari ma soprattutto grazie alla presenza delle tante persone che vi prendono parte. Proprio grazie alle donazioni ricevute è possibile realizzare molteplici progetti, come i corsi di formazione avanzata e specialistica per i volontari, le attività presso gli ospedali, le case di riposo, le strutture per disabili fisici e psichici, le scuole, le carceri ma anche nei Paesi in via di sviluppo per l’attuazione di progetti di aiuto e animazione attraverso i valori della clownterapia e del circo sociale.”

Emilia Di Gregorio

Vieni a lezione di Protezione Civile in Pubblica a Siena!

L’incontro è in programma per sabato 13 maggio alle ore 15.00 presso la sede sociale della Pubblica Assistenza di Siena in via Mazzini n. 95. A seguire aperitivo in compagnia in associazione grazie all’opera del Gruppo Cucina

La locandina dell’iniziativa

In Pubblica Assistenza Siena i nuovi 24 volontari appena usciti dall’ultimo corso per volontari soccorritori li accogliamo con i guanti bianchi, ops… volevamo dire con i guanti da lavoro, un bel caschetto giallo e la voce dei quattro zampe del Gruppo Cinofili ANPAS Zona Senese.

Con questi ingredienti vincenti il Gruppo Formazione della Pubblica Assistenza di Siena ha organizzato un pomeriggio dedicato alla protezione civile, in quanto è un argomento e un’attività molto importante nella nostra associazione e per il nostro territorio, ma che durante il corso di livello base per volontari soccorritori non ha approfondimento. L’attività in programma si compone di una parte teorica, nel corso della quale i formatori di protezione civile racconteranno cos’è, cosa fa e come si svolge questa attività, e una parte pratica che prevede il montaggio della tenda da campo e l’illustrazione del funzionamento del materiale in dotazione all’associazione: torre faro, idrovore, radioline e tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare le emergenze di ogni tipo.

Certo è che dopo aver imparato e lavorato c’è bisogno di riprendere energie: grazie all’opera del Gruppo Cucina della Pubblica Assistenza di Siena ci tratteniamo insieme con un bell’aperitivo in compagnia per brindare ai nuovi arrivati e a tutti i volontari.

Insomma, ogni pretesto è buono per stare insieme, condividere esperienze e attraverso la condivisione dare valore alle proprie passioni, come si fa nelle migliori famiglie.

Sonia Vannoni

Lorella Bencini era volontaria QuaViO

Giornata internazionale dell’infermiere: QuaViO ricorda Lorella

Il 12 maggio si celebra la Giornata internazionale dell’Infermiere. Con una lettera la presidente di QuaViO, Vanna Galli, ricorda in questa giornata Lorella Bencini, infermiera e consigliera in associazione. Una stimata professionista, amante del suo lavoro e punto riferimento da molti anni per i pazienti ed i colleghi, venuta a mancare lo scorso anno.

Buongiorno Lorella, così mi è spontaneo salutarti, come quando ti incontravo in sede e tu mi rispondevi con il tuo “Ciao”, sempre un po’ di fretta perché il tempo non ti avanzava mai. Lo divoravi nel tuo occuparti di tante cose, di tante persone, per l’esattezza. La tua giornata era vissuta intensamente in cardiochirurgia, a prenderti cura dei tuoi pazienti e dei colleghi, come rappresentante sindacale. In famiglia, con Guido, marito ammirato, rispettato, amato, senza smancerie e sentimentalismi ma con una profondità e serietà rare. Il tuo tempo di vita era speso nella cura degli affetti familiari, la mamma, donna forte, che aveva dato e ancora dava indirizzo di valori e di percorsi, il ricordo del padre, per la morte prematura del quale eri ancora arrabbiata con il Padreterno, a cui poco credevi, ma che, casomai ci fosse, attaccavi con fiammate di fuoco. E poi c’erano i tuoi malati, le persone che per scelta caldamente umana, generosa, paziente, coraggiosa hai accompagnato alla fine della vita per quasi venti anni. Per loro tu eri sempre pronta a fartene carico, di qualsiasi servizio avessero bisogno. Sei stata una Volontaria con la V maiuscola. Tu, pur essendo infermiera qualificata, oltre che diplomata, non ti sottraevi, mai, al servizio di cure igieniche, se questo era il bisogno, così come ad altre attività, di tipo domestico, come quella volta che insieme abbiamo aiutato il giovane di Rosia, solo, che aveva bisogno di persone come te e come altre di noi che gli pulissero casa, preparassero da mangiare e avessero anche voglia di accompagnarlo col canto mentre suonava la chitarra. Ma eri anche quella che con gioia faceva la parrucchiera e la barbiera, e per di più bene, mentre tessevi relazioni profonde e durature.

Ma se queste attività ti distinguevano per generosità, per sincerità , tu eri l’infermiera che si adoperava per le trasfusioni domiciliari così come per lunghi anni ti eri impegnata a fare le terapie infusionali, allorché alla QuaViO, per convenzione, competeva la presa in carico dei “nuclei fragili“, di quelle persone sole, cioè, che non potevano essere curate a domicilio dalla sanità pubblica, non avendo la presenza di un care giver.

Tu eri presente, in QuaViO, anche quando eri assente. La tua energia di vita arrivava da lontano. Sono fortunata ad averti incontrato, tu un po’ rustica, spigolosa, ma così partecipe al dolore umano e alla sorte del prossimo, così sensibile senza darlo a vedere e così fragile nella tua malattia. Fragilità che non ti ha impedito neanche nel momento più difficile da affrontare, durante il tuo ricovero per il trapianto, non ti ha impedito, dicevo, di starmi vicino e darmi ogni sera notizie di mio figlio, operato nel tuo reparto.

Cara, carissima Lorella, mi manchi e ti ho così viva nel cuore che l’emozione è straripante. A noi resta di non dimenticarti finché avremo le forze. 

Il senso di Mattia: prevenzione e informazione a Siena

All’AOU Senese si parla di Sindrome da scuotimento tra prevenzione e informazione

Si svolgerà nella giornata di oggi, mercoledì 10 maggio alle ore 15.00, presso l’aula 6 del centro didattico dell’Ospedale Santa Maria delle Scotte in viale Bracci a Siena l’incontro dal titolo “Il senso di Mattia“, volto ad approfondire l’informazione e la prevenzione relativamente alla sindrome da scuotimento.

Ad aprire l’iniziativa, rivolta a tutta la cittadinanza, saranno i saluti istituzionali di Antonio Barretta, Direttore generale dell’AOU Senese, e Andrea Nuti, Vice Presidente ANPAS Comitato Regionale Toscano ODV.
Introdurrà l’evento Mario Messina, Direttore Dipartimento della Donna e dei Bambini Aou Senese, e condividerà la sua testimonianza Caterina Innocenti, mamma del piccolo Mattia. A seguire interverranno i relatori: Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia, Fondazione Terre des Hommes, presenterà il progetto intervento multilivello protezione infanzia; Francesca Menegazzo, Medico psicoterapeuta IRCCS AOU Meyer, affronterà gli aspetti psicologici e di prevenzione; Barbara Tomasini, Direttrice UOC Terapia Intensiva Neonatale Aou Senese, illustrerà il ruolo del neonatologo nella Shaken Baby Syndrome; Stefania Losi, Responsabile Servizio GAIA e del Codice Rosa IRCCS AOU Meyer, parlerà delle implicazioni fisiopatologiche; Salvatore Grosso, Direttore Pediatria Aou Senese, affronterà gli aspetti relativi alla prognosi della sindrome. Le conclusioni saranno affidate a Francesca De Marco, Direttrice Sanitaria Aou Senese.

“L’iniziativa – spiegano gli organizzatori – ha l’obiettivo di fare informazione sulla Sindrome da Scuotimento e nasce da un evento tragico: Mattia è un bambino di Pistoia che, a soli 8 mesi, muore per un ‘incidente’ avvenuto all’asilo nido in cui si trovava. Mattia è morto per Sindrome da Scuotimento (SBS – Shaken Baby Syndrome). I genitori di Mattia si sono quindi rivolti all’ANPAS – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze per far conoscere la loro storia. Grazie all’esperienza pregressa di alcuni incontri già realizzati e all’interesse mostrato dalle Pubbliche Assistenze, ‘Il senso di Mattia‘ si è sviluppato ulteriormente in un percorso di incontri sul territorio toscano, come azione omogenea e di ampia risonanza.”

La locandina dell’evento

L’iniziativa fa parte del progetto “Promozione Intervento Multilivello di Protezione Infanzia”, coordinato da Fondazione Terre Des Hommes Italia. L’esperienza dell’ente capofila nell’ambito della prevenzione e del contrasto del maltrattamento e l’impegno nella campagna nazionale “Non scuoterlo”, sono state le premesse per inserire il percorso informativo “Il senso di Mattia”, proposto da ANPAS Toscana, all’interno delle azioni di progetto, avendo così la possibilità di diffondere ad ampio raggio le conseguenze, spesso sottovalutate, legate alla Sindrome da Scuotimento.

Per maggiori informazioni: clicca qui

Per registrarsi all’evento compilare il modulo online: clicca qui.

Emilia Di Gregorio

Volontari ANPAS Zona Senese, dalla più bella delle città al May Days

Manuela, volontaria della Pubblica Assistenza di Taverne d’Arbia, e Noemi, Fatima, Anna e Adrian, tutti volontari della Pubblica Assistenza di Siena, hanno scelto di condividere con noi il racconto della loro esperienza al May Days, la grande festa delle pubbliche assistenze toscane che si è svolta a Rosignano Solvay nel fine settimana settimana appena trascorso (leggi l’articolo che ne racconta)

La felicità va condivisa, ce lo ha detto Chiara nel suo racconto del May Days 2023 (qui l’articolo). E questa condivisione è diventata contagiosa perché sono tanti i volontari di Anpas Zona Senese che ci hanno scritto per raccontarci la propria esperienza. Abbiamo scelto perciò di tornare idealmente al campo base di Rosignano, tra le divise arancioni di “quelli della più bella delle città“, e godercele tutte queste storie perché raccontano il nostro “essere parte di qualcosa che ci completa“. 

Quast’anno – ci scrive Manuela Balucanti, volontaria della Pubblica Assistenza di Taverne d’Arbiaho avuto il piacere di interfacciarmi e vivere l’esperienza del May Days con due associazioni che non sono la mia, eppure, nemmeno per un secondo, le persone che erano con me mi hanno fatta sentire fuori luogo, anzi mi hanno accolta e si sono fidati di me. Provare con loro non è mai stato pesante, dispiace per i risultati, certo, ma aldilà della gara ho conosciuto persone belle con cui condividerò per sempre il ricordo di questa esperienza. Il May Days è bello perché lì il tempo si ferma, il cuore è pieno di amore e non ti senti mai solo, chi non lo vive spesso non capisce perché quando ne parliamo siamo così orgogliosi, ma fidatevi che in quei giorni c’è qualcosa di magico che difficilmente riesci a spiegare a parole. Grazie ai miei compagni di viaggio, che come ogni anno, fanno vincere il premio per la Zona più rumorosa. Ci vediamo il prossimo anno, più carichi che mai!

Per Noemi, invece, l’edizione 2023 è stata la prima alla quale ha partecipato.

Non sapevo – ci scrive – cosa aspettarmi dall’esperienza, se mi sarei trovata bene o no, e riguardando adesso tutti e tre i giorni rivedo solo tanta tanta felicità in tutto quello che abbiamo fatto tutti insieme. Sapevo che fra tutti eravamo come una famiglia ma non me lo aspettavo così tanto come lo siamo stati in quei giorni.”

Anche per Anna è stata la prima volta al May Days. 

In questo tre giorni – ha raccontato – mi sono divertita tantissimo, ho visto così tanta gente in arancio che non immaginavo che fosse realtà, ma una bella realtà di altruismo verso il prossimo che fa bene al cuore.

Fatima, invece, era sicura che sarebbe stata un’esperienza piena di emozioni come le precedenti edizioni.

È bellissimo – ci spiega – ricordarsi quanto possa fare la differenza far parte della grande famiglia di ANPAS, formata da volontari di tutte le età che si impegnano, ci mettono il cuore, si confrontano, si ascoltano e si aiutano.

È stata – ha scritto Adrianun’esperienza unica, dove persone di diversi posti si incontrano per un unico scopo: divertirsi e vivere al meglio il mondo ANPAS. Vivere esperienze nuove, fare amicizia, essere una squadra e soprattutto divertirsi insieme come una grande famiglia: questo è il May Days.

Se dovessimo ricavarne una formula matematica il comune denominatore non potrebbe che essere il sentirsi parte di una grande famiglia, dove cresciamo, maturiamo, invecchiamo, a volte ci allontaniamo, talvolta torniamo, spesso restiamo. Uniti, attenti, umani. Insieme.

Emilia Di Gregorio 

Il May Days dei volontari ANPAS: la felicità va condivisa

Chiara, volontaria della Pubblica Assistenza Val d’Arbia, ha scelto di condividere con noi il racconto della sua esperienza al May Days, la grande festa delle pubbliche assistenze toscane che si è svolta a Rosignano Solvay nel fine settimana appena trascorso (leggi l’articolo che ne racconta)

I volontari e la giocheria di ANPAS Toscana

Ha scritto queste righe come commento ad un video che ha pubblicato domenica sera, mentre rientravano da Rosignano, nella chat del Gruppo di Protezione Civile dell’associazione, dove a fine di ogni attività o esperienza ci si concede sempre di condividere le emozioni, i pensieri e tutto quanto di bello lo stare insieme ci regala. Andatura stabile, velocità di crociera ottimale, stanchezza quanto basta e due voci che cantano “…ma senza te chi sono io…” della talentuosa Elisa.

La piazza Io non rischio al May Days 2023

Probabilmente – scrive Chiaraappena Angela ed ⁨Eva si accorgeranno che ho mandato questo video vorranno uccidermi ma la felicità va condivisa. Siamo stanchi, anzi stracotti ma nonostante questo siamo qui a cantare. Sono stati giorni intensi per ognuno di noi in modo diverso ma siamo felici, c’è poco da fare. Penso che è stato bello rivedere persone conosciute l’anno scorso al mio primo May Days o durante i corsi e le esperienze in divisa arancione fatte in questo ultimo anno. Che bello che è stato vedere gli occhi di chi, come Eva ed Angela, vedeva tutto questo per la prima volta e pensare ‘guarda, anche te avevi gli stessi occhi’. Sono tanto fiera di loro, come se fossimo sorelle, perché stiamo crescendo insieme. Come racconterei questo May Days 2023? Innanzitutto dicendo che, come oni cosa che ci riguarda, è iniziata con delle comiche da cinepanettone e la più famosa delle frasi famose: ‘Mi raccomando, puntuali, alle 18.00 si parte’. Nulla di difficile, certo, fino a che non siamo partite… alle 19.00, puntualmente in ritardo. Come? Non l’abbiamo capito nemmeno noi ma sappiamo solo che c’entra un’incombenza dell’ultimo minuto, dell’acqua ossigenata e le prime risate di una lunga serie. Siamo arrivate al campo base di Rosignano Solvay in ritardo ma illese, dopo qualche incomprensione al casello. Dopo un paio di balli di gruppo sgangherati, ci siamo dirette in tenda per dormire e risvegliarci poi tra il rumore del telino termico stropicciato da una parte e una risata dall’altra. Al campo la colazione è quasi al volo perché le attività proposte sono tante e tutte imperdibili. Io ho aiutato i volontari comunicatori ad allestire la piazza ‘Io non rischio‘ di cui un po’ mi sono sentita orgogliosamente complice perché parte del materiale era stato preparato dalla mia associazione e, insomma, noi in Val d’Arbia ci crediamo tanto e ci lavoriamo tutto l’anno. Accanto a noi, finalmente, la giocheria di Anpas Toscana. Che emozione vederla, aperta, sistemata, tutto a misura di bambino. Piano piano si è riempita di bambini, mentre i genitori al gazebo giallo ricevevano dai volontari comunicatori informazioni e buone pratiche in caso di terremoto, maremoto e alluvione. Molti mi hanno chiesto come poter coinvolgere gli adolescenti in tutto questo mondo che è il volontariato, per me la risposta è stata semplice: lasciateli provare. Non c’è un modo giusto, lasciateli provare perché una volta indossata una divisa, questa ti si cuce addosso. Per me, per sempre, la mia associazione sarà la mia scelta più bella, non smetterò mai di ripeterlo. E non saranno di certo i chilometri che, per motivi di lavoro, ci separano a farmi decidere di lasciarvi: la Pubblica Assistenza Val d’Arbia non la mollo neanche per sbaglio, sappiatelo!”

Emilia Di Gregorio 

ANPAS Zona Senese: che squadra al May Days!

Si è svolta nel fine settimana dal 5 al 7 maggio a Rosignano Solvay l’edizione 2023 del May Days, kermesse organizzata da ANPAS Toscana arrivata alla sua diciottesima edizione. Oltre 110 i volontari partecipanti dalle pubbliche assistenze di ANPAS Zona Senese

Il cuore della manifestazione è stata la piazza del Mercato, dove è stato allestito il campo base di Protezione Civile e da qui hanno preso vita tutte le iniziative in programma che hanno visto la partecipazione delle pubbliche assistenze toscane e di oltre 1000 volontari, di cui circa 120 provenienti dalle associazioni di pubblica assistenza del territorio senese.

La nostra Zona – racconta Daniela Salvadori, coordinatrice ANPAS Zona Seneseha risposto in maniera entusiastica sia in termini di partecipazione dei volontari che in termini di attività logistiche, di segreteria, di formazione e prove tecniche che hanno permesso lo svolgimento di tutte le iniziative. Per me, che sono alla prima esperienza da coordinatrice, quelle appena trascorse sono state giornate piene di entusiasmo e soprattutto passione con la quale i volontari, anche giovanissimi, si sono impegnati nei vari ambiti: sono stati semplicemente meravigliosi e hanno dato il meglio anche con un pizzico di sana competitività e sano campanilismo. Lavorare insieme, tanto nel settore sanitario quanto in protezione civile, ha contribuito a creare affiatamento e a crescere come squadra. Grazie alla coesione del gruppo che ancora una volta in questa occasione è venuto fuori in modo grandioso, portiamo a casa una grande vittoria conquistando il primo posto a livello regionale per la prova di logistica al campo.

Al di là dei punteggi e delle classifiche – ha commentato Paolo Leoncini, referente di Protezione Civile ANPAS Zona Seneseil più bel premio vinto dalla Zona Senese è tutto racchiuso nell’amore, nella generosità, nella coesione, nella solidarietà e nella partecipazione che sono il motore del lavoro svolto insieme. Sono onorato ed orgoglioso di aver vissuto questo momento con le volontarie e i volontari delle pubbliche assistenze senesi.

Nell’ambito della cerimonia di chiusura dell’iniziativa sono state consegnate a Gianna Esposito ed Elisabetta Lama, volontarie del gruppo cinofilo ANPAS Zona Senese, le targhe per la qualifica ai mondiali di ricerca e soccorso, oltre che una targa alla memoria di Gianluca Spina, venuto a mancare poche settimane fa (leggi l’articolo), che nell’ambito della cinofilia si era qualificato, sia per il 2020 che per il 2021, nella prima squadra per partecipare ai mondiali di ricerca e soccorso, che poi furono sospesi a causa della pandemia.

Volevamo festeggiare con lui – spiega Julia Radi, referente Cinofili ANPAS Toscanama purtroppo abbiamo fatto tardi. Gianluca era un cinofilo, una grande persona, un amico per tutti noi. Era un collaboratore tecnico cinofilo per la Toscana e un valutatore per tutta Italia. Non si faceva mai mancare di dare una mano a qualcuno, chiunque avesse bisogno poteva contare su di lui. Lavorava con tutto il cuore nelle nostre file e ha fatto crescere la cinofilia in tutta la Toscana e non solo. Ci ha lasciato due grandi eredi, Gianna Esposito ed Elisabetta Lama, volontarie del gruppo cinofilo ANPAS Zona Senese. A loro dico sempre che sono ‘quasi peggio di Gianluca’, che era stato il loro primo addestratore. Dico ‘peggio’ in senso buono perché stanno lavorando con il cuore per far crescere la cinofilia in ANPAS.

Gianluca – ha detto Sara Giannini, presidente della Pubblica Assistenza di Sienaserviva il Paese da parà della Folgore. Aveva il cuore metà azzurro, come il cielo, e metà era sicuramente arancione, come il colore delle nostre divise.

Le pubbliche assistenze – ha detto Dimitri Bettini, presidente ANPAS Toscana, parlando ai volontari nel corso della cerimonia finale – ci sono: ieri, oggi e domani. Sono stati giorni intensi, il May Days è divertimento, passione e soprattutto bisogno di stare insieme. Sono orgoglioso di questo stare insieme perché l’essenza dell’essere volontari è tutta qui. La passione e la competenza che ci mettete sono il valore aggiunto delle pubbliche assistenze. Questo è lo spirito con il quale siamo arrivati fino a qui e così continueremo a lavorare per le nostre comunità.

Siete l’esempio più bello – ha commentato Niccolò Mancini, presidente ANPAS Nazionaledi come si faccia pubblica assistenza. Semplicemente, viva l’ANPAS e i suoi volontari!

Emilia Di Gregorio

Maltempo Emilia-Romagna, partiti anche i volontari di protezione civile Anpas Zona Senese

Una squadra di quattro volontari di Anpas Zona Senese, provenienti dalla Pubblica Assistenza Colle Val d’Elsa e dalla Pubblica Assistenza Val d’Arbia, è impegnata nei territori colpiti dal maltempo per il soccorso e l’assistenza

 

In seguito ai fenomeni meteorologici che hanno colpito nelle scorse ore l’Emilia-Romagna provocando ingenti danni e disagi, il volontariato organizzato di protezione civile sta portando assistenza e soccorso nelle zone maggiormente colpite.

Sono operativi già dalla giornata di ieri venerdì 4 maggio, le volontarie e i volontari della Colonna Mobile Regione Toscana che hanno raggiunto l’Emilia-Romagna a seguito della mobilitazione coordinata dal Dipartimento di Protezione Civile per supportare con mezzi, idrovore e personale volontario, le attività nei territori colpiti dal maltempo. 

  1. “Esserci – spiegano i volontari – vuol dire essere presenti ed operativi con cura, passione e cuore per aiutare, come possiamo, le comunità che si stanno trovando in difficoltà.”

L’attivazione per Colonna Mobile Toscana Anpas, per una permanenza prevista di 72 ore, ha interessato un operatore di segreteria, un modulo carrello idrogeologico con quattro volontari, un modulo tsk con due volontari.

Emilia Di Gregorio 

“I promessi sposi da Como all’Acquacalda” in scena per la Pubblica Assistenza di Castelnuovo Berardenga

L’appuntamento è in programma per domenica 7 maggio alle ore 21.00 presso il Teatro Alfieri e l’intero ricavato sarà devoluto alla Pubblica Assistenza di Castelnuovo Berardenga

A vent’anni dalla sua prima stesura, tornano “I promessi sposi” della compagnia teatrale “Il Grappolo” perché – ci raccontano – quelli del Manzoni “sono più vecchi!“.

La commedia teatrale “I promessi sposi… da Como all’Acqua Calda” è andata in scena per la prima volta nel 2003, su iniziativa di un gruppo di volontari della Pubblica Assistenza che si erano messi in testa di cimentarsi sul palcoscenico. Il testo fu trasformato in un’edizione brillante da Letizia Gettatelli, ovviamente con la collaborazione del buon Manzoni, la regia fu affidata a Ugo Micheli e vi presero parte come attori un notevole numero di persone che, in parte, ritorneranno sulle scene anche quest’anno.

Questo nuovo spettacolo – ci raccontano dalla compagnia teatrale “Il Grappolo” – viene dedicato a chi purtroppo non c’è più. La storia era ed è fedele al romanzo, ma ovviamente in chiave più leggera e divertente. Le battute sono più o meno le stesse, lo spirito anche, l’età è avanzata ma sinceramente, non ce ne siamo accorti. Anzi questo tuffo nel passato, ci ha fatto ringiovanire tutti!

Nel 2004 – ci spiega Federica Luzzi, presidente della Pubblica Assistenza di Castelnuovo Berardengala commedia fu portata in scena per il centenario della nostra associazione e quest’anno ci ritroveremo insieme per festeggiare i vent’anni della compagnia teatrale: un salto indietro nel tempo che fa bene al cuore e alla nostra comunità perché l’intero ricavato dello spettacolo sarà devoluto alla nostra associazione per l’acquisto di una nuova ambulanza.

Per info e prenotazioni: tel. 353 4530828 – 0577 352037.

Emilia Di Gregorio