A Pasqua e Pasquetta i nostri consigli per “scoprire” tesori di arte, cultura e storia. A 2 passi da casa nostra 2 “perle” raggiungibili anche da chi è in sedia a rotelle.
![castello di Montemassi](https://www.sienasociale.it/wp-content/uploads/Montemassi-2-300x225.jpg)
Montemassi (frazione di Roccastrada, in Provincia di Grosseto). Il borgo e il castello devono a Guidoriccio da Fogliano proprio a lui la loro fama, o meglio a Simone Martini, che nell’affresco “Guidoriccio da Fogliano all’assedio di Montemassi”, che si può ammirare nella sala del Mappamndo di Palazzo Pubblico a Siena, raffigura l’assedio posto dai senesi a questa roccaforte nel 1328. Le prime notizie dell’insediamento fortificato risalgono al X secolo, mentre poi diviene di proprietà della famiglia senese degli Aldobrandeschi (che avevano immensi beni fondiari in quella zona), per passare nel 1306 ai conti Pannocchieschi e poi, dopo l’assedio, alla Repubblica Senese. Oggi, dell’antico splendore, restano le mura due torrioni preminenti, molte feritoie e un panorama che ti porta lo sguardo a tutta la costa maremmana e alle isole (capito perché tutti lo volevano? Era un presidio difensivo di grande impatto)
Per cui potete andare a rivivere un “pezzo” di storia magari anche approfittando per fare una visita a Palazzo Pubblico, rivedere l’opera di Simone Martini e poi paragonare Montemassi com’era e com’è. Oppure fare il contrario: ammirate il Guidoriccio e poi, quando sarete a Montemassi, immergetevi con la fantasia nella storia e rivivete i giorni di gloria e di assedio.
Al borgo si arriva in auto e il castello è accessibile a famiglie con bambini e disabili. Purtroppo non è fruibile ancora (ma lo stanno adeguando) a chi ha disabilità motorie gravi (sedia a rotelle).
![castello di Montemassi](https://www.sienasociale.it/wp-content/uploads/montemassi-225x300.jpg)
Il “Sito Transitorio” (“Site Transitoire”) è un monumento in pietra realizzato da Jean Paul Philippe nel 1993 e posto su un colle, al bivio di tre strade di campagna (volutamente: sappiamo bene la mitologia che sta dietro a ciò che viene posto ad un incrocio) fra Mucigliani e Leonina. E’ una porta sulle crete, una prospettiva definita da osservare, un punto preciso che l’artista ha voluto indicarci come lui stesso ha scritto: “installando quelle pietre, mi resi conto che disegnavano nella luce e nello spazio i limiti di una casa: una dimora senza mura e dalla soglia invisibile. A terra alcune lastre, una sedia per accogliere il passante, un banco, una finestra e per tetto la volta celeste”.
![Sito Transitorio](https://www.sienasociale.it/wp-content/uploads/sito-transitorio-213x300.jpg)
E davanti a quella porta (se potete aspettate il tramonto anche se solo al solstizio d’estate si vede il raggio perfetto del sole che attraversa il monumento) e seduti sul “trono” in pietra che l’artista ha collocato poco distante e vi torneranno alla mente i versi di Metastasio: “Dovunque il guardo giro, immenso dio, ti vedo, nell’ opre tue t’ammiro, ti riconosco in me“.
Il Sito Transitorio non è una moda ma uno stato d’animo.
Al Sito si arriva da Siena con la SS438 fino al bivio per Leonina dove ci si immette sulla strada bianca e si prosegue sempre diritto fino ad incontrare una prima serie di annessi abitativi sulla sinistra ed il Relais Leonina sulla destra.
![Sito Transitorio](https://www.sienasociale.it/wp-content/uploads/sito-transitorio-2-300x214.jpg)
Poi si trova, dopo circa 500 m, un nucleo abitato sulla destra per continuare sulla strada bianca e da lì dista poche centinaia di metri. Il percorso è adatto per famiglie e disabili (chi è dotato di sedie a rotelle elettriche lo raggiunge con facilità). Ma anche chi si ferma alle “Casacce” ed ha sedie a rotelle meno adatte gode di un panorama unico sulle crete e spostarsi lungo il tratto di strada pianeggiante. Ne varrà sempre la pena.
Maura Martellucci