Raul Bartalini Bigi, 18 anni appena compiuti, è uno studente della specializzazione di robotica dell’Istituto Sarrocchi di Siena, ma anche un violinista formatosi al Conservatorio di Siena. Lunedì 15 maggio, nell’aula magna della scuola in cui studia, è stato coprotagonista di un evento dedicato alla presentazione di due romanzi, nel corso del quale gli interventi degli scrittori sono stati intervallati da brani musicali interpretati da lui al violino. Fa parte di quella schiera di giovani volenterosi che sono il futuro di Siena

Raul, a quanti anni hai scoperto la passione per la musica?

Ero davvero molto piccolo, avevo quattro anni e già mostravo interesse nell’ascoltare i concerti trasmessi in TV”.

Ma, scegliesti subito il violino, come strumento da suonare?

All’epoca scelsi il violino perché mi affascinava il suono che emetteva: una melodia che per me si distingueva da quella degli altri strumenti.”

Dunque, hai iniziato a studiare musica prestissimo: come hai conciliato la vita di bambino con quella del “musicista in erba”?

Da bambino ero talmente appassionato di musica che riuscivo a integrarla anche nel gioco, conciliando entrambe le cose senza forzatura.”

E ora, come concili la vita dello studente di una specializzazione piuttosto complessa, come quella di robotica, con lo studio al Conservatorio?

Una volta giunto alla scelta della scuola superiore, ho deciso di continuare il mio percorso di studi in ambito tecnico, scegliendo come specializzazione elettronica e robotica perché ero incuriosito dal settore, pur essendo completamente differente da quello musicale. Non è semplice conciliare entrambi gli studi perché, sia l’uno che l’altro, richiedono tempo e costanza, ma grazie alla mia forza di volontà ci riesco, perché intendo ampliare il mio bagaglio culturale.”

Sii sincero, pensi di aver sacrificato qualcosa di importante sull’altare della musica e dello studio?

Sinceramente, non credo di aver sacrificato qualcosa di importante della mia adolescenza dedicandomi a entrambi i percorsi, perché essi rappresentano anche una parte del mio divertimento.”

E il tuo domani: qual è il sogno che Raul desidera realizzare da “grande”?

“Il mio sogno è quello di diventare un violinista di professione e/o un bravo ingegnere.”

Marina Berti

(nella foto Raul suona nella sua scuola)

 

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