Rinascere dalle ceneri. Quello che ha fatto l’ex bomber Pellissier per ripartire con la squadra “Clivense”. Ora il sogno di poter conquistare il marchio “Chievo”. Alla base di tutto una raccolta fondi sostenuta dai tifosi. Il modello e’ applicabile alla Robur? 

Il progetto di equity-crowdfunding ha raccolto 718mila euro e 647 sottoscrittori. Obiettivo: arrivare in B in cinque anni (fonte Corriere de Veneto). Benvenuti nel mondo di Pellissier e di diversi suoi compagni di squadra.

Insieme a tifosi e sostenitori hanno deciso di non cercare un imprenditore ma di provare a “costruire” in proprio. La rete, il web ha fatto il resto ed oggi il sogno e’ riuscire ad arrivare al marchio Chievo Verona. 

Ci chiediamo se questo modello virtuoso potrebbe essere applicabile alla Robur. Il tempo e’ limitato ma i bianconeri hanno un ottimo seguito di pubblico e una componente di tifo storico e “combattivo”. 

Basterebbe, forse, l’iniziativa di un ex tesserato simbolo qualcuno capace di portare un’idea nuova, la spinta di un entusiasmo, la forza di un progetto. Siamo sicuri che la città risponderebbe alla grande come ha sempre fatto non abbandonando mai l’idea di un calcio sano, con un progetto serio capace di infiammare, ancora una volta, i cuori.

Intanto bisogna prima di tutto attendere il 30 giugno per capire quanto succedera’. Per ora e’ necessario aspettare e, perché no, provare a proporre nuovi approcci al problema.

Giuseppe Saponaro

foto tratta da www.acrsiena1904.it

 

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