Cala il sipario sulla Casa di Babba Natale Otaria. L’iniziativa è stata ideata da QuaViO odv ed organizzata in compartecipazione con Cesvot (Centro per i Servizi Volontariato Toscano) ed in collaborazione con Siena Cuore odv, Codini e Occhiali odv, Anioc Siena. Con il supporto di Istituto di Vigilanza V.O.L.P.E., del consorzio Consorzio di Tutela del Pane Toscano DOP. Il tutto ospitato nei locali de La Lunga Gioventù per oltre un mese ricco di appuntamenti, incontri, eventi, letture, laboratori e scambi. Ha vinto l’associazionismo ma, ancor più di tutto, ha vinto il tentativo e la volontà di sperimentare e fare rete.

I ringraziamenti vanno prima di tutto a chi ha scelto di ospitare questi eventi e si e’ impegnato per farlo e poi a tutte le realtà del volontariato che hanno scelto di collaborare per un obiettivo comune” ha precisato Giuseppe Saponaro vicepresidente di QuaViO odv.

Andrea Franci, presidente di La Lunga Gioventu’ ha rimarcato: “con tanti aspetti da migliorare, siamo stati felici di partecipare ad un progetto che ha visto trasversalmente coinvolte più generazioni”.

Maura Marchionni, delegata Anioc di Siena ha evidenziato: “siamo felici per i risultati raggiunti. E’ un’esperienza sicuramente da rifare probabilmente con una durata diversa. E’ stato bello poter comunicare alle nuove generazioni lo spirito cavalleresco”.

Juri Gorelli presidente di Siena Cuore odv “finalmente il volontariato ha deciso di fare rete. Con alcuni aggiustamenti siamo sicuri in futuro di fare meglio. La strada e’ questa”.

Iolanda Morabito presidente di Codini e Occhiali: “portare i temi e i valori che ispirano la nostra azione all’attenzione del grande pubblico e’ il nostro obiettivo. Abbiamo parlato di rarita’ in un progetto in cui siamo stati felici di poter lavorare accanto ad altre realtà dell’altruismo e della solidarietà” .

Chiusura per Cristina Rigacci, psicologa: “siete l’Esercito del volontariato. Il vostro impegno nel lavorare insieme arricchisce voi e gli altri”.

Poi parola alle emozioni. Filomena Cataldo, penna prestigiosa della nostra testata, ha intervistato Manuela Mallamaci di Fondazione Chops e raccontato la storia di una famiglia che vive con la speranza nella ricerca: “I nostri bambini sono rari ed hanno bisogno dell’aiuto di tutti”. Mamma Manuela ha fatto emozionale la platea

A seguire il colore e il calore dei NaSienasi VIP Siena che hanno presentato il loro libro “Da grande voglio fare il clown” una pubblicazione, a più mani, acquistabile ad offerta libera con scopo solidale: sostenere la cooperativa “Riuscita sociale”. “Un onore essere qui con voi oggi: e’ sperimentare la gioia della condivisione. Speriamo che questo libro possa interpretare al meglio la nostra missione principale: regalare un sorriso” ha precisato “Fritto Misto” presidente del sodalizio.

Momenti di emozione pura quando Federica Binelle ha preso il microfono. A lei il premio “Sienasociale.it storia dell’anno 2023″. A consegnarlo Catia Prosperi artista ed autrice dell’opera “La mano che regge l’emozione” . Proprio Catia Prosperi ha sottolineato: “questa giornata me la porterò dentro di me per il resto della vita”.

Federica Binelle ha ritirato il premio ed evidenziato: “ha vinto la storia dedicata a Tegola che, scomparsa improvvisamente, e’ nel cuore di tutti noi” .

A proposito di libri, anche Lara Insero ha presentato il suo “La luce negli incontri” una coinvolgente storia di buoni sentimenti e fascino della solidarietà mentre Luca Gentili, viaggiatore e scrittore, ha rivelato la sua volontà di fare diventare i propri libri oggetto con cui fare del bene a chi e’ più fragile.

Chiusura per Vanna Galli, presidente di QuaViO odv: “Da non dimenticare poi tutte le persone coinvolte: i professionisti ed i volontari che hanno collaborato per la realizzazione dell’intero calendario. Mai prima d’ora, a mia memoria, sulla piazza senese, una rete così numerosa di associazioni aveva aderito ad un progetto tanto laborioso ed impegnativo. Si può fare meglio? Certamente si. La nostra sfida e’ fare arrivare questo messaggio alla politica, ai nostri amministratori per dire noi ci siamo, sempre”.

Chiusura con il gioco a premi con organizzazione di premi e merenda a cura del gruppo “Pugliesi a Siena” sodalizio che racchiude più di 70 persone legate dai valori e radici del sud Italia.

E seppur con migliorie e perfezionamenti da fare, ognuno dei partecipanti ne esce vittorioso, con un valore aggiunto: quello dell’unione, della collaborazione e cooperazione.

Quindi il nostro è solo un arrivederci a presto, perché crediamo fortemente che di cose e persone di cuore se ne debba sempre di più parlare e raccontare. E noi ci saremo come e’ nel nostro DNA. Raccontare la solidarietà: questo e’ quello che il nostro giornale fa e farà.

Stefania Ingino

Le foto della serata di ieri

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