Nell’atrio della stazione ferroviaria di Torrenieri, nei giorni scorsi, si è svolta la mostra “Fermodellismo Vintage” in cui si è letteralmente potuto fare un salto nel passato, attraversando la storia e la cultura di questa frazione di Montalcino.

Conosciamo Bruno Giorgi pensionato di 77 anni, socio della Confraternita di Misericordia di Torrenieri e grande appassionato di treni da sempre. “Sono nato davanti la stazione e, fin da piccolo, una volta finiti i compiti, andavo dal farmacista del paese, dott. Faiticher, che nel tempo libero dava sfogo alla sua passione per i treni; lo aiutavo con chiodi e martello e lo ammiravo mentre dava vita ad un plastico sul quale avrebbero poi viaggiato delle meravigliose locomotive su rotaie… è lui che mi ha trasmesso questo amore! Il plastico ora ha 70 anni e la famiglia del farmacista, una volta scomparso, me lo ha voluto donare.

Data la passione, inoltre, non appena avevo qualche soldino in tasca, correvo a comprare modellini di treni per contribuire alla nascita della mia collezione”.

Ed ecco la svolta.

Bruno medita nel tempo di voler mostrare quell’incredibile costruzione che, nel corso degli anni, arricchisce e perfeziona sempre di più.

Grazie al contributo della Confraternita di Misericordia di Torrenieri, che ha in comodato i locali della stazione, recentemente, ha visto il suo desiderio avverarsi.

La mostra vintage ha attirato oltre alla cittadinanza e ai molti turisti affascinati, anche la visita del Sindaco di Montalcino, Senatore Silvio Franceschelli e del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che hanno apprezzato il lavoro svolto e la dedizione del nostro protagonista.

I locali sono stati allestiti con quadri e fotografie di epoche passate e altri quattro plastici: “non volevo che la mostra avesse solo una connotazione ludica o di un concittadino appassionato di modellismo: la storia del nostro territorio e l’evoluzione che questo ha avuto nel tempo, sono informazioni importanti da tramandare ai giovani, sono le nostre radici! Fortunatamente siamo riusciti a coinvolgere anche alcune classi delle scuole elementari locali con alunni curiosi e increduli”.

Il nostro amico tiene a precisare che la realizzazione del plastico e della mostra, è stato un vero e proprio lavoro di squadra grazie ad amici storici che l’hanno aiutato: “senza di loro non avrei potuto fare tutto ciò che ho fatto – sottolinea Bruno – perché sono stati veramente indispensabili: Gennaro Migliaccio, maestro di Presepe che ha realizzato tutto il paesaggio, Fabio Minacci, un amico tutto fare, Riccardo Lemmi che mi ha aiutato nella costruzione del plastico in scala “N”, Mario Franci e Livio Capitani, indispensabili aiutanti, Ennio e Sauro Armini, fondamentali elettricisti e Ilio Cavalli, l’addetto al trapano e alle saldature”

Chiedo a Bruno che messaggio vuole trasmettere con questa sua opera. Ecco la sua risposta: “mi piacerebbe soprattutto che la vedessero i giovani e che si rendessero conto di quanto le passioni siano linfa vitale. Mi piacerebbe che diminuissero l’uso – anzi l’abuso – dei telefoni cellulari perché è importante conoscere la storia, le proprie radici ma anche avere amici storici che, come in una squadra coesa, si ritrovano per collaborare ad un progetto un po’ folle, sempre uniti da un legame che non accusa il passare degli anni, ma che anzi, rinforza il rapporto”.

Saluto Bruno ringraziandolo per avermi trasmesso tanta passione, sperando di poter organizzare presto anche noi una gita a Torrenieri… in treno!

Stefania Ingino

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