Inaugurato presso la Pubblica Assistenza di Siena il nuovo sportello di ascolto per donne vittime di violenza, attivo 24 ore su 24 al numero 0577 237253, nell’ambito del progetto regionale promosso da ANPAS Toscana

“Ti ama da morire? Tu amati per vivere.” Con questo slogan potente prende il via anche a Siena il progetto “Vanessa”, sportello di ascolto dedicato alle donne vittime di violenza. Si tratta del ventunesimo punto di accoglienza attivato in Toscana nell’ambito di una rete sempre più capillare. 

Il servizio è stato presentato ufficialmente questa mattina nella Sala delle Assemblee della Pubblica Assistenza di Siena, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle forze dell’ordine, delle istituzioni locali e del mondo del volontariato. Un momento di confronto e testimonianza che ha ribadito quanto la collaborazione tra enti, associazioni e presìdi territoriali sia fondamentale per costruire un’azione concreta, continua e condivisa contro la violenza di genere. 

“Sapete quanti defibrillatori ci sono nella provincia senese? Tanti. E quanti centri antiviolenza e sportelli di ascolto per le donne vittime di violenza? Non abbastanza. Un defibrillatore salva la vita, e questa pubblica assistenza forma ogni anno centinaia di cittadini al suo utilizzo. Anche uno sportello come quello che parte oggi può salvare la vita di una donna”.  Con queste parole, la presidente Sara Giannini ha dato il via alla presentazione del nuovo punto di ascolto, sottolineando l’urgenza di una rete capillare di prevenzione e supporto per contrastare la violenza di genere, accanto all’impegno quotidiano delle istituzioni e delle realtà sanitarie e associative del territorio.

Lo sportello si propone come spazio sicuro in cui le donne possano trovare ascolto, supporto psicologico, orientamento e informazioni utili per prendere decisioni informate per intraprendere azioni concrete. La nascita del presidio senese rafforza una rete regionale già attiva e rappresenta un ulteriore passo verso la costruzione di una cultura del rispetto, della parità e della prevenzione. 

È stato attivato il numero 0577 237253, operativo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, per offrire ascolto, orientamento e supporto immediato alle donne che si trovano in situazioni di violenza. A rispondere saranno le volontarie Matilde, Gioia, Ilaria, Francesca e Chiara, appositamente formate e pronte ad accogliere ogni richiesta con discrezione, rispetto e professionalità.

Il progetto è stato fortemente voluto dalla Pubblica Assistenza Siena O.D.V. e a sottolinearne il valore è stata la presidente Sara Giannini, che durante la presentazione ha spiegato: “Lo sportello di ascolto di donne vittime di violenza della Pubblica Assistenza di Siena nasce oggi all’interno di un progetto più grande di ANPAS Toscana, si chiama Vanessa, e abbiamo deciso mesi fa di intraprendere questo percorso. Le volontarie si sono formate, hanno sostenuto un esame e da oggi sono pronte a rispondere h24 al numero di telefono creato per essere il più presenti possibile. Perché — ha aggiunto — nel momento in cui una donna decide di chiedere aiuto, compie già un passo enorme. Noi volevamo essere pronte ad accogliere quel momento, ad affiancarci con rispetto e competenza alla sua storia, e provare insieme a trovare una via d’uscita.”

Dimitri Bettini, presidente di ANPAS Toscana, ha sottolineato che: “Il 21esimo sportello Vanessa di ANPAS Toscana è una progettualità di estrema importanza, che avvicina il mondo delle Pubbliche Assistenze a quelli che sono i bisogni della società, come facciamo da ormai 160 anni. Quindi: nuove esigenze, nuovi servizi, nuove attività per il popolo, fatte dal popolo.”

Ma non solo: la presidente ha aggiunto che «promuoveremo e sensibilizzeremo l’educazione sulla violenza di genere attraverso campagne informative, e la nostra intenzione primaria è iniziare da domattina una collaborazione fattiva». Lo ha spiegato rivolgendosi a tutti gli intervenuti alla conferenza: “E’ vero che questo progetto ha le gambe lunghe, si tratta del 21esimo sportello, vuol dire che ce ne sono già 20 che lavorano ma noi stiamo nascendo oggi e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”. 

La referente ANPAS Progetto “Vanessa” Valentina Di Gianni raccontando il progetto ha specificato che: “Questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. Mi fa immensamente piacere che si inizi a parlare sempre di più e che si inizino a creare sempre più servizi perchè non siamo mai abbastanza. Con questo progetto abbiamo voluto sposare questa idea di essere presenti.”

Maya Albano parlando da un punto di vista associativo ha spiegato che si tratta di un “Un progetto che rappresenta una mission di vita. Ci assumiamo la maternità di aver dato il via a questo tipo di percorso. La mia associazione, la Pubblica Assistenza di Empoli dal 2002 ha dato vita al centro Lilith che nasce proprio come nasce oggi lo Sportello Vanessa, come sportello di ascolto con un gruppo di volontarie partite con un percorso di formazione. Crediamo che uno sportello di ascolto abbia una valenza operativa e politica. Dal punto di vista politico, è fondamentale che sul tema della violenza di genere non ci sia una neutralità, ci dobbiamo schierare. E’ importante che tutti siamo uniti e coesi per la tutela delle donne, dei loro figli e delle loro figlie. Questo comporta anche uno sforzo importante sul tema della formazione e della sensibilizzazione che si unisce alla parte operativa”. 

Con l’attivazione dello sportello “Vanessa” a Siena, si rafforza l’impegno a costruire una comunità più consapevole, solidale e pronta ad ascoltare.

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