Lei è Barbara una bellissima donna di 47 anni, che vive e lavora a Colle Val d’Elsa e che nel 2014, preoccupata per un’amica che da lì a poco avrebbe dovuto cominciare un ciclo di terapie mirate all’abbattimento di un carcinoma mammario, decide di effettuare l’auto palpazione percependo – anche lei – un nodulo fino ad allora assente. Dopo un percorso non facile, Barbara è uscita dal tunnel. Oggi raccontiamo la sua storia in coincidenza della giornata del malato 2023. La sua è una vicenda umana che ha il chiaro “sapore” della di speranza. 

Questa scoperta avvenuta quasi per caso, e confermata dalla mammografia, la getta nello sconforto e nell’angoscia più totale: “Non nascondo di aver avuto paura di soffrire, di poter vedere star male le persone vicine, di lasciare i miei cari e soprattutto mio figlio Alessio, che amo più della mia vita”. Dopo l’operazione e gli esami di routine, essendo risultata una neoplasia maligna, Barbara si trova ad affrontare cicli di chemio e radioterapia che la mettono di fronte, oltreché al dolore fisico, anche al cambiamento del suo aspetto esteriore: perdita dei capelli e delle sopracciglia, punti di forza e pilastri per una donna.

Barbara con la parrucca

Durante il percorso, nel reparto oncologico dell’ospedale di Campostaggia, la nostra amica viene a contatto con l’associazione Valdelsa Donna, incontrando persone speciali che l’hanno accompagnata e sostenuta nei mesi legati alle cure.  L’associazione infatti, dal 2007, si occupa delle donne in terapia oncologica dando loro l’opportunità di vivere la malattia in un contesto di condivisione del percorso e solidarietà reciproca.

Si organizzano passeggiate ed escursioni a sfondo culturale, attività mirate al benessere psicofisico, sedute  di trucco presso il  reparto oncologico con estetiste qualificate mirate alla  correzione  degli inestetismi causati dalle cure, incontri con professionisti, ma anche eventi sociali di vario genere:  il prossimo, che si svolgerà nel mese di marzo, sarà una sfilata di moda con le donne operate al seno che saranno “Modella per una notte” potendo così vivere un momento di leggerezza e di socialità diffondendo il messaggio che “la vita continua e la femminilità è un valore al quale le donne non devono mai rinunciare; per se stesse e per i loro cari”.

L’impegno dell’Associazione è anche quello di promuovere e divulgare la cultura della prevenzione primaria che si basa su uno stile di vita sano e su poche regole essenziali che oggi non si possono e non si devono ignorare. Per questo motivo, nei programmi di quest’anno, è stato inserito un progetto scuola che ha lo scopo di divulgare questi principi basilari, da acquisire fin dall’età giovanile.

Barbara e la sua amica (ora il suo Angelo Custode) durante un evento insieme

È stato altresì creato un fondo di solidarietà che sarà attivo a breve, per sostenere le spese di trasporto delle socie che lo richiederanno poiché non hanno familiari che possano accompagnarle ad effettuare visite o terapie oncologiche. Si sta anche concludendo   un   accordo   con   un   patronato   per   facilitarvi  l’accesso   delle donne socie   e concordare per loro condizioni più favorevoli per informazioni e disbrigo di pratiche di cui possono avere bisogno.  Per fare tutto questo Valdelsa Donna ha bisogno di autofinanziamenti con iniziative di vario genere, pur contando molto sul   sostegno   della   comunità   che   con   il 5 per mille, i tesseramenti e le donazioni, dimostra di apprezzare l’impegno dell’Associazione sul territorio.

Barbara è sempre in prima linea, continuando a sostenere l’associazione e ad esserne parte come socia, anche se, per motivi di lavoro, non può più esserci come prima. Inoltre, la sua cara amica non ce l’ha fatta a sconfiggere la malattia ed a volte Barbara si sente sola all’interno dell’Associazione senza la sua spalla guerriera, come se le mancasse una parte di sé..   “è però diventato il mio Angelo Custode”  ci dice, sentendola ugualmente vicina, seppur sotto altra veste.

La presidente dell’Associazione Antonella Lomonaco raccomanda la pratica della prevenzione, perché può salvare la vita di molte donne. E Barbara ne è la testimone: con il suo sorriso ed i suoi occhi pieni di gioia, è tornata a vivere serenamente!

Trovare la forza di andare avanti, nonostante la comparsa di una malattia terribile ed il prospettarsi di un periodo buio, non è cosa da tutti. La vicinanza di amici e parenti è di immenso aiuto, ma di grande supporto è la rete dei volontari che di fronte al dolore e alla sofferenza altrui non si tirano mai indietro.

Tutte le informazioni sono reperibili su https://www.valdelsadonna.org/i-servizi-di-valdelsa-donna/.

Stefania Ingino

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