Quando la scuola diventa un laboratorio di vita..

Grazie alla Prof.ssa Donatella Tognaccini che mi ha ospitata e guidata, ho potuto recentemente fare un affascinante viaggio culturale all’interno del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Siena.

Il Galilei è un Liceo storico della nostra città,  uno dei più antichi, ma dove si respira un’aria di modernità sorprendente.

Merito del corpo docente che ha saputo abbracciare uno spirito culturale innovativo rispetto a quello canonico dell’istituzione scolastica e merito al gruppo studentesco che ha accolto questa sfida culturale e formativa nel migliore dei modi.

Chiedo così alla Prof.ssa Tognaccini di raccontarmi delle proposte formative attivate partendo dall’esperienza dell’Asta organizzata recentemente nei locali del Liceo:

L’obiettivo dell’asta era quello di raccogliere fondi per acquistare tavoli da posizionare al piano del bar per i numerosi studenti che rimangono a scuola a pranzare prima dell’inizio delle lezioni pomeridiane o per altri motivi didattici-educativi. L’evento ha avuto un gran successo con il raggiungimento di una cifra consistente che ci ha permesso di acquistare dei tavoli pieghevoli da fissare alle pareti dei corridoi dedicati a Tozzi. Ho gestito l’ssta insieme al Prof. Andrea Sguerri, che fungeva da “battitore”, con l’aiuto di alcune studentesse che hanno intrattenuto il pubblico, composto dai genitori degli studenti, con una parentesi musicale al pianoforte. Durante l’asta sono stati venduti pannelli in forex che avevamo utilizzato per la mostra allestita a palazzo Patrizi nel 2022 intitolata “Federigo Tozzi e altre meraviglie”. Abbiamo pensato di vendere questo materiale che era in più (gli originali sono a scuola) e così abbiamo fatto questo primo esperimento mondiale, credo, in ambito scolastico riuscito benissimo. I soggetti delle opere rappresentano immagini di animali e scorci della città di Siena ispirati alle brevi prose del libro “Bestie” di Federigo Tozzi. I dipinti sono stati realizzati da ex alunni, da professoresse e dalla bis nipote di Federigo Tozzi che ci ha mandato un dipinto su carta del “cardellino” che abbiamo attaccato sulla parete di un corridoio”.

Ma le iniziative del Galilei non si esauriscono qui, la Prof.ssa Tognaccini mi racconta anche dell’allestimento di uno spazio in cui generalmente i ragazzi sostano per mangiare che, viene pensato non solo in un’ ottica “mordi e fungi” ma come un luogo piacevole dove sostare circondati da murales realizzati da compagni che, con colori vivaci, riescono a trasmettere un profuso senso di positività.

In quest’area c’è un tavolo con una scacchiera gigante che i ragazzi possono utilizzare per giocare. Gli scacchi rappresentano infatti un gioco di strategia molto stimolante che attiva la loro concentrazione e la riflessione.

Il messaggio che la scuola si prefigge di diffondere è la cura e l’attenzione per il benessere degli studenti che corrisponde alla stessa cura che loro mettono nella custodia, nel preservare e nel diffondere questi oggetti e queste informazioni.

Ma il Galilei si cimenta anche nell’attività cinematografica e lo fa molto bene.

Forti della prima esperienza in cui è stata portata in scena la novella di Tozzi “Due Famiglie” della raccolta “Giovani”, è stato elaborato un mediometraggio ispirato a Grazia Deledda, autrice molto importante in quanto unica donna vincitrice di premio Nobel per la letteratura in italia.

Liberamente tratto dal romanzo “La via del male” del 1896, che segna il passaggio dai romanzi della gioventu a quelli della maturità.

La sceneggiatura è opera del regista Pablo Revello che si è avvalso delle collaborazione di quattro studentesse del liceo le quali, con il loro sguardo, hanno portato un elevato valore aggiunto.

Gli attori sono in prevaleza studenti del liceo, oltre ad un attore dilettante ed alcune comparse senesi. Attraverso il romanzo della Deledda si affrontano aspetti universali quali il disagio giovanile, il tema del male, le passioni , l’animo umano, il peccato, il senso di colpa, l’introspezione..tutti aspetti che stimolano i giovani a riflettere su loro stessi e sulla loro vita.

Un piano del liceo invece è completamente dedicato alle donne importanti della letteratura, ritratti materici di forte impatto su uno sfondo color oro che ne risalta le forme e le linee. In futuro questa sarà una “galleria” e ogni dipinto avrà un q-code che, inquadrato, farà “parlare” le donne rappresentate.

Questo è l’apprendimento che ci auguriamo di vedere ovunque, perchè la crescita formativa è un processo che si costruisce insieme e che si attua ogni qual volta si fanno esperienze significative, emozionanti, che attivano il senso di stupore e meraviglia.

Pertanto, per stare al passo coi tempi, la scuola deve uscire dal perimetro dell’aula e si deve aprire al territorio, promuovendo esperienze ricorsive a contatto con la natura più prossima, insieme ad altre che permettano agli studenti di intrecciare lo studio e la ricerca alla vita reale.

Valentina Cappelli

per saperne di più

Federigo Tozzi e altre meraviglie

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