Si chiama “Vesto Solidale” il progetto che mette a disposizione delle popolazioni alluvionate abiti e scarpe. Ma lo “speciale negozio” dei volontari e’ aperto e generoso con chiunque possa averne necessità. Ecco cosa ci ha detto Marilena Masia ideatrice dell’iniziativa e volontaria.

Cercando di essere sempre presenti e portare aiuto in situazioni di difficoltà, Vesto Solidale,  non si tira indietro neanche questa volta, offrendo il proprio aiuto alle popolazioni alluvionate della Toscana. Con un appello sui vari gruppi Facebook delle località colpite dalla recente alluvione, i volontari di Vesto Solidale si sono messi a disposizione delle famiglie che necessitano urgentemente di abbigliamento, offrendosi di prepararlo e consegnarlo.

Vesto Solidale è un progetto della Misericordia di Castellina Scalo, nato dall’idea di alcune volontarie dopo aver visto delle persone in difficoltà rovistare nei cassonetti per la raccolta dell’abbigliamento usato.

Se esistono persone che per vestire sé stesse e i propri figli sono costrette a rovistare fra i rifiuti, perchè non provare ad offrire loro un servizio gratuito, ma dignitoso? Così, ogni due mesi, nei locali della Misericordia di Castellina Scalo, effettuiamo una raccolta di abiti usati, ma in condizioni da poter essere ancora utilizzati. Stessa cosa per le scarpe e gli accessori di abbigliamento.

Il materiale raccolto, viene attentamente selezionato e posizionato sugli scaffali e appendiabiti all’interno dello spazio messo a nostra disposizione: il tutto diviene un vero e proprio “negozio” per caratteristiche e aspetto esteriore.

Le famiglie che desiderano usufruire di Vesto Solidale, vi si possono recare una volta al mese, nelle date che i volontari comunicano attraverso le pagine social del progetto o whatsapp a chi ha lasciato il proprio numero di telefono.

All’interno del locale gli utenti possono scegliere e misurare, poi andarsene senza ovviamente dover pagare niente.

E’ una gioia vedere bambine e bambine felici per un nuovo paio di scarpe ricevute in regalo o ragazzine e ragazzini che finalmente possono sfoggiare proprio quel giubbotto che desideravano tanto e che ad un loro generoso coetaneo invece non va più. Insomma il nostro intento è fare da tramite fra la generosità di tante persone e il bisogno di altre.

Negli ultimi anni abbiamo dovuto far fronte ad alcune emergenze, come il Covid che ha messo in difficoltà numerose famiglie, la guerra in Ucraina dove abbiamo inviato il materiale richiesto prima e vestito i profughi ospitati nel nostro territorio poi. Abbiamo aiutato poi i Pakistani costretti a fuggire e rifugiati nella provincia di Siena. Questo per fare solo alcuni esempi.

Adesso una nuova emergenza e alle porte di casa nostra. Abbiamo già provveduto, anche in questa occasione, a fornire quanto occorreva a chi ne ha fatto richiesta, rimanendo a disposizione per poter aiutare tutti coloro che necessitano di abbigliamento, calzature e accessori.

Marilena Masia 

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I complimenti di Sienasociale.it vanno a tutti quelli che, con generosità, danno il proprio contributo a questa bellissima iniziativa

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