La mano che regge l’emozione” e’ il titolo dell’opera d’arte che Catia Prosperi, giovane e bravissima artista senese, ha donato per il premio “Sienasociale.it: storia dell’anno 2023”. Sarà consegnato domenica.

Incontriamo Catia Prosperi in una fredda mattina di gennaio. La temperatura e’ rigida ma il suo sorriso “scalda”, immediatamente, il momento.

E’ parte della cooperativa Riuscita Sociale un laboratorio artistico specializzato in ceramica, dove persone diversamente abili, affiancate da maestri d’arte, soci volontari, educatori e collaboratori danno vita a creazioni straordinarie.

Con generosità, la nostra protagonista ha donato una sua opera affinché diventasse segno tangibile di un riconoscimento, di un premio dato ad una storia, raccontata da Marina Berti, che e’ rimasta nel cuore dei nostri lettori.

Catia Prosperi oggi
Catia Prosperi oggi

Come nasce l’idea dell’opera? 

L’idea nasce in un giorno d’estate del 2019, anno difficile per me: mesi prima avevo perduto una persona molto importante della mia vita, mia madre.

Decisi di creare qualcosa che potesse esprimere come mi sentivo in quel momento.

Nella mia anima  un mix di emozioni: nacque l’idea di una scultura. Presi in mano un pezzo di argilla e cominciai a dargli la forma che avevo nella mia mente.

E man mano che la scultura prendeva la sua forma io mi sentivo più leggera, da tutto quel peso che mi opprimeva il cuore. E venne fuori una mano che regge un cuore”.

Perché hai scelto di rappresentare due parti del corpo umano?

La mano che esce dalla terra rappresenta la rinascita, la forza di ognuno di andare avanti, la stretta di una mano di un amico che ti aiuta ad rialzarti, la mano di una madre che stringe quella della sua bambina nel suo primo giorno di vita, una mano può essere solidarietà e altruismo verso a chi ne ha più bisogno.
Il cuore e’ un organo molto complesso da comprendere e tante persone hanno provato rappresentarlo e capirlo sia nel mondo artistico sia nel mondo della medicina e della letteratura.
Da sempre ho pensato che non bisogna capirlo, ma sentirlo.
A volte lo usiamo nel modo più negativo perché ragioniamo non con il cuore ma con idee diverse e sbagliate.
Al mondo d’oggi pochi eletti sanno ascoltare il proprio cuore e quando lo fanno sanno regalare un sorriso a chi ne ha bisogno.
Perché le cose belle come la solidarietà e altruismo si fanno con la voce del cuore”.

Ma in questo caso non c’e’ separazione.

Se uniamo la mano e il cuore insieme leggiamo  “ La mano che regge l’emozioni”. La mano da forza al cuore.

Perché proprio questa opera sarà un premio.

Ho scelto questo premio perché rispecchia ciò che noi di SienaSociale.it facciamo ogni giorno.
E con le nostre mani scriviamo storie di vita quotidiana, di persone che ci raccontano emozioni dettate dal loro cuore.
Sono molto felice di donarlo alla storia che ha vinto il premio “Sienasociale.it” storia dell’anno 2023″.

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