L’attivissimo Circolo Arci di Ravacciano, in previsione del 25 aprile, ha organizzato per i propri soci una splendida iniziativa!  Venerdì 19 dalle ore 17 inizierà a far respirare aria di Liberazione ospitando Umberto Trezzi e i suoi tre libri, editi da Porto Seguro, legati tra loro da una protagonista speciale, la Gatta Vittoria: la micia partigiana ha già toccato il cuore di tanti tramite le prime due pubblicazioni (Le avventure della Gatta Vittoria, 2021 e Le nuove avventure della Gatta Vittoria, 2022).

Nonno Ube (così è conosciuto dai suoi amici e lettori) il prossimo venerdì coglierà l’occasione per presentare un nuovo personaggio delle sue storie, il cammello Trigobbb: tre libri, tre gobbe e tre “b”, frutto della spiccata fantasia dell’autore, che riesce a trasmettere a grandi e piccini i valori positivi della solidarietà, della lealtà e della pace, in un momento storico in cui si ha un grande bisogno di parlare di questi temi con le generazioni future.

Viene da chiedersi cosa c’entri una gatta che ha vissuto la guerra nei boschi e paesi italiani con un cammello abitante del deserto: leggendo il libro, dopo i soliti sorrisi che Vittoria strappa grazie alle sue imprese, verrà spontaneo sorridere anche per l’astuzia con cui Nonno Ube ci porta in un territorio dai sapori arabeggianti, ma anche un po’ milanesi (come le sue origini), giocando con le parole come aveva fatto spesso nelle precedenti storie!

Così, mentre Vittoria aveva dovuto combattere con personaggi come il tenente Tenentoski, Trigobbb si confronterà con il generale Ia Ciapi Touch, il suo padrone Al Ciab avrà a che fare con Soncativ Matantu Brav e toccheranno insieme luoghi come il villaggio Alèh lontano milmigl.

Umberto Trezzi con uno dei suoi ragazzi

Dopo che i bambini e i loro genitori avranno dialogato e disegnato con Nonno Ube, protagonisti della serata saranno I Disertori con i loro canti popolari, un gruppo nato all’interno dell’Associazione Culturale “Le radici con le ali”, sul loro sito si presentano così: La tradizione di cui ci occupiamo, è quella toscana. In questa parola si raccoglie tutto il sapere e le conoscenze che costituiscono il patrimonio culturale popolare della Toscana. Pensiamo che questa ricchezza debba essere sia salvata che resa viva e valorizzata. Ogni realtà culturale presenta peculiarità che la fa unica e che costituisce il segno distintivo di un’area determinata. È certo che la nostra area d’interesse si irradia dal luogo dove noi viviamo e lavoriamo. Perciò, anche se il territorio che a noi interessa è la Toscana intera, in realtà la stragrande maggioranza dei nostri documenti è relativa all’area della Montagnola senese, della provincia di Siena in generale, ma si apre anche a Prato e la sua provincia, Firenze e la sua provincia”.

Una giornata di splendida condivisione e narrazione quindi, in prosa e musica, per anticipare la Festa della Liberazione nel cuore di tutti!

Seguirà per tutti i soci che avranno prenotato la cena sociale (per info e prenotazioni 3385644755).

Silvia Schiavo

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