Chissà se la Marta piccolina, che amava così tanto camminare scalza per casa, avrebbe potuto mai immaginare che quella sua caratteristica sarebbe poi diventata il suo nome clown…

Conosciamo Marta Burroni, 20 anni, studentessa senese iscritta al primo anno della facoltà di Medicina che dedica i suoi momenti liberi all’Associazione Nasienasi con il nome di Scalzina “sono sempre stata una fan dei clown e fin da piccola li seguivo nelle loro GNR (Giornata del Naso Rosso). Crescendo è nata in me la voglia di fare parte di quel gruppo così colorato e festoso così, una volta compiuti 18 anni, ho letteralmente cominciato a tampinare di mail l’associazione per chiedere come fare per entrare a farne parte e quando sarebbe cominciato il primo corso utile. Purtroppo la pandemia ha fermato tutte le attività ma nel 2023, quando finalmente abbiamo ripreso la vita di sempre, sono stati loro stessi a contattarmi per avvertirmi che da lì a poco sarebbe iniziato un corso per reclutare nuovi volontari!”.

Così Marta viene convocata per partecipare ad un allenamento prima e ad un colloquio conoscitivo dopo, a cui è seguito l’inizio del corso base “ho capito fin da subito che questo tipo di volontariato è il mio centro… mi stimola e mi dà modo di esprimermi al massimo tirando fuori la me bambina!”.

Chiedo a Scalzina se il fatto di essere così giovane è risultato positivo: “quando abbiamo organizzato i nostri incontri all’interno delle scuole, la possibilità di relazionarmi con degli studenti con pochi anni di differenza, li ha fatti sentire più vicini ed io sono risultata più credibile ai loro occhi perché non hanno visto grossi divari generazionali. Pensa che al liceo delle Scienze Umane infatti, alla fine del corso, due ragazze mi hanno chiesto come fare per entrare nell’Associazione. Questo è stato una bella soddisfazione perché vuol dire che abbiamo messo dei piccoli semini… Allo stesso tempo però ho avuto inizialmente qualche difficoltà con persone molto più grandi di me ma, tolto il momento iniziale, sono riuscita ad interagire anche con loro”.

Vorrei dire ai giovani di provare a vivere il mondo del volontariato. Ricordo che quando alle scuole superiori ho fatto l’alternanza scuola-lavoro, avevo scelto di farla presso la Pubblica Assistenza. È stata per me un’esperienza indimenticabile che probabilmente ha rafforzato in me la voglia di continuare ad esplorare questo meraviglioso mondo fatto di solidarietà, generosità ed unione. Fare volontariato riempie il cuore e regala sicuramente grandi occasioni di crescita”.

La nostra amica è anche una grossa colonna portante del capolavoro che sta per essere ultimato nel reparto di pediatria: insieme ad altre super clounine, sta portando a termine la stesura di una fiaba disegnata e scritta sui muri del reparto per permettere ai bimbi ricoverati di distrarsi da un ambiente che li costringe a stare lontani da casa e superare al più presto un periodo di malattia.

Scalzina ora è a tutti gli effetti una clounina arruolata perché, dopo il corso base, ha finito anche il corso interno di formazione che consiste in 50 ore di servizio e 50 ore di allenamento, quindi non resta che augurarle un cammino colorato e festoso, proprio come quello che sognava lei da adolescente!

Complimenti!

Stefania Ingino

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