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“Il Laboratorio” 36 anni di solidarietà: SBT la nostra casa

Aria di casa. E’ questa la prima sensazione che si prova entrando nei locali dell’Associazione ‘Il Laboratorio’, il centro diurno di volontariato che si occupa delle persone disabili. Tante attività, anche in coprogettazione, in un clima solidale. 

Un momento di animazione presso "Il Laboratorio"

Un momento di animazione presso “Il Laboratorio

E l’atmosfera familiare coinvolge anche chi arriva per la prima volta nei locali della Parrocchia di San Bernardo Tolomei, parroco Don Claudio Rosi, in Via Sansedoni a Siena, dove l’Associazione ha la sua sede operativa. “Uno stanzone unico che, negli anni, un passo alla volta, abbiamo trasformato nella nostra casa, plasmandolo per le nostre esigenze”, ci spiega accogliendoci, Antonella Montagna, che è la fondatrice e l’anima del centro: 81 anni (perché quando sono così ben portati si può dire!) ed un’energia contagiosa, la presidente burocraticamente parlando, la “capa”, come la definiscono i volontari che lavorano al suo fianco.

Il Laboratorio nasce nel 1986, come progetto di ‘dopo cresima’, dall’iniziativa di un gruppo di persone che frequentavano la parrocchia e che, dopo aver fatto un’indagine per individuare quali servizi mancassero in città, crearono uno spazio rivolto appunto alle persone disabili.

Dopo 36 anni il centro è diventato una solida realtà e un punto di riferimento importante. E’ l’unica associazione composta interamente da volontari e si autofinanzia con cene, iniziative solidali o eventi come il banchino che tutti gli anno viene allestito a Santa Lucia.

All’inizio erano 7 ragazzi che usufruivano di questo nostro servizio, negli anni sono stati anche oltre 25 – dice ancora Antonella Montagna -. Attualmente sono 12, alcuni con disabilità molto gravi. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì li andiamo a prendere a casa alle 16, li portiamo qui, dove c’è sempre un’attività diversa e poi alle 19 li riportiamo indietro”.

Il Laboratorio ha nel nome la sua ‘mission’: qui le persone possono essere impegnati in svariate occupazioni, finalizzate a migliorare la percezione di sé, a migliorare movimenti e attività motoria. Ecco la settimana-tipo.

Il lunedì, corso di cucina, giochi di gruppo e di movimento

Il martedì, laboratorio teatrale (per preparare gli spettacoli che vanno in scena a Natale e poi a giugno).

Il mercoledì, corso di mimo e lavori vari (con la lana, con i colori, con il cartoncino)

Il giovedì, corso di yoga e giochi di gruppo.

Il venerdì, corso di biodanza e canti.

Il corso di mimo, quello di yoga e quello di biodanza sono arrivati con il progetto Si-Siena Sociale, a cui l’associazione partecipa.

Poi c’è tutta la parte dei viaggi e delle gite: in Italia e all’estero, al mare e in montagna, in treno, in aereo o in nave: vacanze tutti insieme per condividere momenti di allegria, come testimoniano le centinaia di foto che tappezzano le pareti. “Ogni estate, per esempio, andiamo all’Elba – ci racconta ancora Antonella Montagna -, la Moby ci offre il viaggio in traghetto, mentre i motociclisti delle Harley Davidson ci ‘scortano’. Un divertimento incredibile per i ragazzi”.

E proprio scorrendo le foto si scopre un altro grande valore aggiunto di questo luogo, la solidarietà, sempre e comunque, il desiderio di fare qualcosa per chi sta peggio o è meno fortunato. Incredibile, ma vero. Nascono così l’iniziativa per raccogliere i fondi a favore delle vittime del terremoto che colpì il centro Italia nel 2016, oppure la missione in Tanzania, dove ‘Il Laboratorio’ ha finanziato cinque pozzi. “Ho portato personalmente i soldi in Africa – prosegue ancora la presidente – e l’idea fu di uno dei nostri ragazzi, Carlino, che era la nostra mente e purtroppo ora non c’è più. Fu proprio lui a dire ‘Anche se siamo così non si può fare niente?’

Uno dei tanti insegnamenti di vita di questi ragazzi: con l’amore tutto è possibile.

Il Laboratorio partecipa a SI-SIENA SOCIALE, la coprogettazione che tanto vale, che è tra Comune di Siena e Enti del Terzo Settore per proposte a favore di anziani, minori, famiglie e disabili. A seguire le realtà partecipanti. Tavolo Anziani (Associazione di Pubblica Assistenza di Siena, La lunga gioventù APS, Centro socio-culturale terza età Antonio Conti APS); Tavolo Famiglia-Minori (Siena Soccorso ODV, Arciconfraternita di Misericordia di Siena OdV, M’ama APS, La lunga gioventù APS); Tavolo Disabilità (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Siena APS, Autismo Siena Piccolo Principe ODV, Le Bollicine APS, Sesto Senso ODV, Associazione Senese Down (ASEDO) ODV, Il Laboratorio ODV).

Silvia Sclavi 

“Perché proprio a me?”: alla SBT un miracolato

“Il segreto di Sandra” è la mostra, dedicata alla Beata Sandra Sabattini, che è stata allestita presso la Parrocchia San Bernardo Tolomei di Siena. A testimoniare la vita di una ragazza dalla elevatissima spiritualità i suoi amici appositamente arrivati nella città del Palio. Tra loro Stefano Vitali che la chiesa cattolica ha riconosciuto come miracolato proprio di Sandra Sabattini.

Don Antonio Leopardi con Stefano Talluri

Don Antonio Leopardi con Stefano Vitali

Non è mia questa vita che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il «Donatore» può intervenire quando e come vuole.  Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora”.

Questo scrive Sandra Sabattini due giorni prima di morire a causa di un incidente stradale che mette la parola fine a quasi 23 anni di vita terrena vissuta , per chi crede, in Dio. Era una ragazza normale la protagonista di questa storia e questa normalità esalta la sua figura: gracile nel fisico ma gigante nello spirito.

La mostra allestita presso la SBT

La mostra allestita presso la SBT

Di tutto questo hanno parlato donne che sono state amiche della Beata: aneddoti, piccoli segreti, verità di una storia umana tanto vicina a noi, anche nel tempo. “Sandra ci precede perché sono sempre gli altri che ci cercano perché sono desiderosi di conoscere, anche attraverso le nostre parole,  la testimonianza di fede lasciata da lei” hanno evidenziato.

Hanno avuto ragione loro. Tanta gente ha voluto ascoltare le loro storie e quelle di Stefano Vitali. Don Antonio Leopardi, viceparroco della SBT, introducendo il suo intervento, lo ha ringraziato chiamandolo “il testimone, colui che, attraverso la sua esperienza umana ci può far ben capire il messaggio importante lasciato da Sandra”. Presente anche il parroco Don Claudio Rosi.

La mostra allestita presso la SBT

Stefano non ha deluso le aspettative. Ha impugnato il microfono: “tutto è Grazia. Ecco la mia storia”.

Riavvolgiamo il nastro. Siamo nel 2007. Il nostro protagonista è un uomo sereno, di successo: a 40 anni, ha 4 figli, è assessore al comune di Rimini e una vita che lui definisce “con i gradi”.

Dolori allo stomaco, repentino dimagrimento: dopo analisi cliniche, gli viene diagnosticato un tumore. Tremendo, mortale: i dottori gli danno 6 mesi di vita.

In quel momento si chiede: “perché proprio a me?”.

Il 26 luglio viene operato. Inizia la chemioterapia e il 03 settembre incontra, a casa, Don Oreste Benzi. Il sacerdote gli rivela: “ho chiesto a tutta la comunità di pregare Sandra Sabattini per la tua guarigione. Lei ci ascolterà. Ora preghiamo anche noi”.

Le parole di Don Oreste non fanno breccia nel cuore del nostro protagonista che pensa solo a vivere, nel migliore dei modi possibili, il tempo che gli rimane.

Il 16 ottobre il primario dell’ospedale chiama il suo paziente e gli riferisce di qualcosa di straordinario: “non chiedermi perché ma o tuoi valori stanno tornando nella norma, tu stai guarendo”.

La vita di Stefano continua regolarmente. Lui vive. Passano anni: durante le cure di mantenimento conosce, nel reparto oncologico, tante persone. Molte le vede andar via per sempre.

Fino al 2011. Dopo un funerale, una giovane ragazza che ha visto morire per una malattia il proprio fidanzato, abbraccia, in lacrime, Stefano e gli dice: “lui non ce l’ha fatta”.

Un “tu invece si” rimane un non detto: è qualcosa che scuote Stefano. È la “sindrome del sopravvissuto” . Ci pensa, ci riflette e poi rivela: “ho solo a quel punto compreso perché Don Oreste avesse indicato Sandra. Per il suo cuore docile alla richiesta della quotidianità, al suo si continuo”.

A questo punto Stefano ci svela perché è qui a Siena: “ho capito di voler vivere la vita affidandomi senza aver bisogno di riconoscimenti. Ho capito l’importanza di dare il mio tempo agli altri“.

Aspirare al sorriso di Sandra a quel sorriso che arricchisce chi lo riceve: ” il miracolo vero non è quello della guarigione ma della conversione“.

E poi l’augurio che Stefano lascia ai senesi:”via auguro di trovare quel sorriso”.

L’incontro di ieri con Stefano è avvenuto a margine dell’appuntamento del gruppo famiglie parrocchiale. Un momento di vicinanza e condivisione per tanti nuclei familiari del quartieri Petriccio, Acquacalda e di quelli limitrofi. Proprio il coordinatore del gruppo famiglie, Emanuele Marini, ha commentato così la giornata: “Oggi al SBT abbiamo respirato un’aria di grande spiritualità fraternità ed amicizia. Infatti abbiamo avuto la grazia di incontrare le amiche di Sandra Sabattini con Stefano Vitali che ha ricevuto la guarigione miracolosa da un terribile male. È emerso, in modo evidente, quello che riesce a fare una comunità grazie alla fede coesa e corresponsabile con le esigenze degli ultimi. Il pensiero va anche alle parole di Papa Francesco che, a proposito della santità, diceva che non occorrono rinuncie e sacrifici bensì fare un esperienza di essere amati da Dio. Ciò va annunciato con entusiasmo“.

Il gruppo famiglie SBT

Il gruppo famiglie SBT

 

Sandra Sabattini: la mostra presso la SBT

“Il segreto di Sandra” è la mostra dedicata alla Beata che sarà allestita, da venerdì 18 alle ore 18 a domenica 20 novembre alle ore 17.00, presso la Parrocchia San Bernardo Tolomei di Siena. 3 giorni di approfondimento sulla vita di una ragazza dalla elevatissima spiritualità.

“Non è mia questa vita che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il «Donatore» può intervenire quando e come vuole.  Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora”.

Questo scrive Sandra Sabbatini due giorni prima di morire a causa di un incidente stradale che mette la parola fine a quasi 23 anni di vita terrena vissuta , per chi crede, in Dio. Era una ragazza normale la protagonista di questa storia e questa normalità esalta la sua figura: gracile nel fisico ma gigante nello spirito.

Di tutto questo parleranno, proprio a Siena, 7 donne che sono state amiche della Beata: aneddoti, piccoli segreti, verità di una storia umana tanto vicina a noi, anche nel tempo. Sandra ci precede perché sono sempre gli altri che ci cercano perché sono desiderosi di conoscere, anche attraverso le nostre parole,  la testimonianza di fede lasciata da lei” hanno evidenziato.

Il programma prevede, il venerdì alle 18.00, il momento di incontro per i giovani. Il sabato alle 15 quello per i bambini del catechismo e la domenica,  sempre alle 15, con le famiglie.

Tutto il programma è aperto agli appartenenti alla diocesi per un momento di riflessione e condivisione unico. Da non perdere.

Per saperne di più:

La Vita

 

Buongiorno da “il Laboratorio”: solo volontari a sostegno delle fragilità

Un momento di un incontro presso "il Laboratorio"

Un momento di un incontro presso “il Laboratorio”

Un centro di volontariato per disabili ospitato all’interno dei locali della parrocchia San Bernardo Tolomei di Siena. 36 anni di storia e il cuore di persone che si “spende” per i più fragili. Sienasociale.it ringrazia, per la collaborazione, Antonella Montagna motore propulsivo di questa preziosa realtà del nostro territorio.

“Le persone che usufruiscono dei nostri servizi sono circa 25 in eta dai 15 ai 70 anni. La tipologia di handicap è varia: sindrome di down, ritardo mentale,  autismo, sordità, etc”

Cosi introduce il discorso Antonella Montagna. È lei a coordinare un gruppo di persone meravigliose. In maggioranza signore dai capelli d’argento che si muovono operose nel locali della SBT. C’è chi si occupa dei ragazzi,  chi prepara la merenda, chi è attento alla gestione dei servizi igenici. Ingranaggi perfetti.

È un mondo a parte quello de “il Laboratorio”. Fatto di amicizia, solidarietà e amore nei confronti di chi è fragile.

“Il centro è aperto a tutti i ragazzi disabili e su segnalazione della USL con cui i volontari del nostro centro hanno frequenti incontri per programmare e valutare le attività presenti e future” precisa la signora Montagna.

L’obiettivo è creare socializzazione e opportunità di aggregazione in una realtà che funziona esclusivamente con personale volontario.

È già ora di cena e gli utenti tornano a casa accompagnati dal pulmino.  Un attimo di relax per i volontari. “Queste persone ci danno sempre più di quanto ricevono” qui pare idea comune. Magia della solidarietà.

Gruppo Famiglie SBT a Abbadia San Salvatore

SBT

Il gruppo famiglie della parrocchia San Bernardo Bernardo Tolomei di Siena si è riunito, questa mattina, presso Abbadia San Salvatore. Ad accoglierli Don Antonio Bartalucci (parroco ad Abbadia San Salvatore nella parrocchia di Santa Croce) e il dottor Fabrizio Tondi sindaco della cittadina

Impariamo ad ascoltare” Don Antonio Bartalucci, parroco ad Abbadia San Salvatore nella parrocchia di Santa Croce, ha guidato l’incontro del gruppo famiglia mettendo al centro il significato della parola “Ascolto”.

Emanuele Marini responsabile gruppo famiglie:l’ascolto attivo non è semplice percezione ma qualcosa che apre le porte all’accoglienza. Ascoltarsi x ascoltare gli altri. Sono contento perché 50 persone, tra bimbi e adulti, hanno accolto con felicità questa opportunità formativa espressione di una spiritualità sinodale”.

Il gruppo ha visitato l’Abbazia con reliquia di San Marco Papa e quella, recentemente acquisita, del Beato Carlo Acutis.

A seguire pranzo comunitario. La giornata si è conclusa con la classica raccolta delle castagne e i saluti finali di un gruppo che trova nella fede perfetta sintesi di un cammino che è anche socialità e gioia di stare insieme.

La redazione di sienasociale.it ringrazia Salvatore Quarta per la collaborazione.

Volontariato Vincenziano in festa

    Il banchino della Caritas Parrocchiale allestito oggi presso la parrocchia San Bernardo Tolomei di SienaIl banchino solidale della Caritas Parrocchiale allestito oggi presso la parrocchia San Bernardo Tolomei di Siena – nella foto Raffaella Ciampoli e Gabriella Provvedi

Riceviamo e pubblichiamo l’invito che giunge sulla pagina Facebook ufficiale della Caritas di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino.

Il volontariato Vincenziano fa festa il 26 e 27 settembre nel Convento di San Girolamo a Siena.

Il 27 alle 17 l’incontro è per TUTTE le persone che desiderano venire, per riflettere guidati da Padre Bruno Gonella Missionario Vincenziano C. M. e il Vescovo Paolo su San Vincenzo, maestro di carità.

Abbiamo bisogno di crescere e di imparare a stare accanto ai fratelli. Ascoltare e riflettere insieme è importante per servire meglio “chi bussa alle porte delle nostre case”.
“….non avendo per Monastero se non le case dei malati..”
Questo diceva San Vincenzo alle Figlie della Carità.

Incontriamoci in tanti.

Per saperne di più

https://www.facebook.com/109080297416487/posts/pfbid02u7dPRFyfXH36ZEUpNtYC7TCpJDXhf8p6WvjnzE9ftgpG82EoijdQXpvxwEyBLSK5l/?app=fbl

Buongiorno da SBT (le foto della festa)

Un momento della festa SBT

Un momento della festa SBT

Per la rubrica giornaliera “Buongiorno da”, riceviamo e pubblichiamo l’articolo di Leonardo Cannoni uno dei preziosi giovani che sono cuore pulsante della parrocchia SBT (San Bernardo Tolomei) di Siena. Leo ci racconta di un “ritorno alla normalità” che fa, ancora di più, assaporare il clima di comunità cristiana.

Sabato sera nei locali della parrocchia SBT (San Bernardo Tolomei) una grande grigliata ha segnato l’inzio della festa del patrono. L’evento ha raccolto circa 140 persone e ha visto la partecipazione attiva di molti parrocchiani: chi alla brace, chi in cucina, chi al servizio al tavolo (anche i più giovani). Secondo le stime sono stati serviti circa 200 costolecci, 80 scamerite e 180 salsicce oltre alla pasta al ragù e antipasti toscani.

Finalmente in parrocchia si torna a respirare un’aria di famiglia e di Fraternità, che ancora fatica a ridiventare normalità, dopo la lunga pausa di questi due anni. È stata l’occasione, per molti, di ritrovare vecchi amici e per i ragazzi di tornare a fare gruppo e scoprire nella parrocchia un centro dove incontrarsi e stare insieme. Anche molte famiglie giovani erano presenti e i bambini, nel finale, si sono ritrovati nel campino da calcio dietro la chiesa per giocare e divertirsi.

Speriamo che anche il resto della settimana sia caratterizzato da questa atmosfera di comunità. I prossimi incontri in programma sono:
– Martedì 20: celebrazione penitenziale (confessioni) ore 21:00
– Giovedì 22: adorazione eucaristica ore 17:30-20:00.

Poi, a seguire, il programma del fine settimana con la galleria foto della serata.

Per saperne di più:

https://m.facebook.com/SBTSiena/

Leonardo Cannoni

(La redazione di Sienasociale.it ringrazia Stefano Putzu per l’ottima organizzazione e accoglienza)