Da ottobre a dicembre 2022 il progetto “Ma tu ci credi?” di educazione digitale promosso da Terre Cablate – società che investe anche in iniziative che vanno a vantaggio della comunità – è stato portato in sette plessi scolastici di Siena e provincia, dove è stato presentato ad un totale di 411 studenti delle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado.

Durante i workshop con gli studenti, la psicologa Elena Lorenzini e l’avvocato Elisa Ferri hanno lavorato sullo spazio virtuale maggiormente utilizzato dai ragazzi – ovvero le chat – ponendosi alcune domande e cercando soluzioni condivise ai problemi che si possono incontrare quotidianamente on line.

Tutti i giorni, infatti, nascono nuove discussioni sui social network, e non farsi coinvolgere in modo emotivo è molto difficile. Ma è possibile farlo, e si può anche provare a renderle proficue.

Esistono poi dei modi per evitare di subire l’aggressività? Partendo da questi concetti e quesiti le professioniste si sono confrontate con i ragazzi sul loro mondo virtuale, cercando di analizzare insieme a loro come ci stanno e quali aspetti delle loro chat di gruppo vorrebbero migliorare per avere un ambiente virtuale più sano, dove tutti possano “vivere” senza disagio.

Fra gli obiettivi del progetto “ma tu ci credi?” vi sono quelli di favorire buone pratiche di comunicazione assertiva, di stimolare la capacità (che in rete a volte viene meno) di mettersi nei panni dell’altro, di promuovere una maggiore consapevolezza dell’utilizzo degli strumenti digitali e di contribuire a migliorare il senso civico, digitale e reale.

Le professioniste hanno inoltre approfondito alcuni temi di attualità nell’uso della rete, come ad esempio quello delle fake news – dando informazioni utili per imparare a riconoscerle, per evitarle e per difendersi dagli effetti negativi che possono provocare – e del bullismo, la cui versione web – il cd cyberbullismo – ha connotati propri che lo rendono, se possibile, ancora più pericoloso.

Per tutti gli argomenti trattati si sono anche approfonditi gli aspetti giuridici: parlando del rischio di subire o tenere (anche in maniera inconsapevole) in rete comportamenti sbagliati, che possono talvolta sfociare in dei veri e propri reati, ed individuando gli strumenti che l’ordinamento e lo stesso web ci mettono a disposizione per tutelarci da questi fenomeni.

Il progetto di Terre cablate “ ma tu ci credi?” proseguirà anche durante il 2023 e vedrà impegnate molte scuole di Siena e provincia.

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