Un momento della presentazioneUn momento della presentazione

“Est Modus in Rebus – Viaggio alla riscoperta della sobrietà e della filosofia del riuso in cucina”  è un saggio che, attraverso il cibo e la sua storia nei secoli, arriva a toccare i temi più urgenti della sostenibilità ambientale, della crisi economica e della necessità di tornare a una filosofia di vita legata alla sobrietà. Il libro, scritto da Antonella Lomonaco  presidente di Valdelsadonna, è stato presentato sabato 1° aprile presso la Sezione Soci Unicoop di Via Trento a Poggibonsi. Con la pubblicazione l’esame di un tema assai attuale attraverso 4 donne sensibili all’argomento.

la copertina del libro
la copertina del libro

Un’occasione per noi importante –  ha detto la Presidente della Sezione Soci  Simona Lanfredini – perché, dopo il lungo periodo di chiusura forzata a causa del Covid, la nostra Sala Soci ha ospitato una iniziativa pubblica, facendo altresì conoscere la Galleria delle Associazioni che viene attraversata per raggiungere la Sala Soci. Serata che si è rivelata ricca di stimoli, di idee e di condivisione su tematiche che stanno a cuore alla Cooperativa e che hanno offerto, con il libro di Antonella Lomonaco, spunto di riflessioni importanti per i partecipanti”.

“Est Modus in Rebus – Viaggio alla riscoperta della sobrietà e della filosofia del riuso in cucina”  è un saggio che attraverso il cibo e la sua storia nei secoli arriva a toccare i temi più urgenti della sostenibilità ambientale, della crisi economica e della necessità di tornare a una filosofia di vita legata alla sobrietà.

Un’indagine sulle cause che hanno portato il pianeta allo stato attuale che sono da imputare in gran parte a quel fenomeno socioeconomico che tanto ha influenzato il modo di vivere della nostra società rendendoci pedine inconsapevoli di un sistema che non ha giovato al nostro pianeta né tantomeno a chi lo abita.

Il libro è corredato da belle immagini e da ricette di cucina legate al riuso degli avanzi, nel rispetto di una economia familiare basata su un consumo consapevole e responsabile.

Un invito a tornare all’antica saggezza contadina del recupero, non solo in cucina, ma anche alla ricerca dei valori e delle tradizioni antiche che sono andate perdute nel corso degli ultimi decenni.

Collana “Pulley” realizzata con scarti di alluminio da Ilaria Maltinti

Con l’autrice ha dialogato Costanza Conti, imprenditrice valdelsana che, con grande attenzione all’ambiente, si occupa di Re-use Design dando nuova vita agli scarti di produzione della sua azienda metalmeccanica: la Fmv.  A questo scopo, ha creato un nuovo brand per iniziative sul territorio in vari ambiti. La collaborazione più recente è quella con l’orafa Ilaria Maltinti che, con scarti di alluminio e tanta creatività, riesce a realizzare una bigiotteria molto originale. Gioielli al passo con i tempi e con i dettami della moda.

 

Elisa Poggiali, ingegnere, esperta di eco innovazione, ha raccontato i numeri dello spreco alimentare e le cause principali della situazione attuale del nostro pianeta. Una situazione che richiede un immediato cambio di rotta partendo dalle abitudini che ognuno di noi può e deve cambiare ispirandosi a una economia circolare che giova alla propria economia familiare ma soprattutto al benessere comune.

Per la seconda volta nel giro di due anni ho vissuto l’emozione di veder pubblicato un mio libro”,  ci racconta l’autrice. “La presentazione avvenuta lo scorso sabato ha rappresentato per me un momento importante nel quale ho potuto condividere il mio ultimo lavoro con un pubblico che ha dimostrato interesse alle tematiche attuali come quella dell’etica e della sostenibilità ambientale che riguarda tutti noi. Questa esperienza legata alla scrittura è iniziata nel periodo di isolamento forzato a causa del Covid con il mio primo libro Mutatis Mutandis, una locuzione latina che mi è rimasta in mente dai tempi della scuola e che ho trovato adatta ad esprimere, con due parole essenziali,l’argomento del mio libro.

Mi sono appassionata alla storia del cibo come elemento culturale studiandone i cambiamenti attraverso la storia dell’umanità e chiamando in causa arte, poesia, letteratura e cinema. La cucina muta nel tempo e nello spazio portandosi dietro una storia antica e diventando custode di preziose tradizioni familiari. Nel secondo libro, Est modus in rebus, c’è una misura nelle cose, ho affrontato il tema dello spreco alimentare e non solo, sottolineando la necessità di cambiare rotta per la salute del nostro pianeta che ha subìto gli effetti di un consumismo sfrenato che ha giovato forse al nostro Pil ma non alla nostra salute né tantomeno all’ambiente in cui viviamo”.

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