Valentina infermiera insieme a suo maritoValentina infermiera insieme a suo marito

Nel giorno della “Festa dei Lavoratori”, il nostro giornale ha deciso di presentare testimonianze di persone che, a prescindere dal rosso sul calendario, scelgono di impegnarsi per gli altri. Sono professionisti e volontari.

Conosciamo Valentina: infermiera. La sua è una professione che, per ovvi motivi, non conosce festività perché i giorni rossi sul calendario equivalgono esattamente a tutti gli altri.  “La scelta di diventare un’infermiera è paragonabile ad un vestito che mi sono sempre vista addosso; mi piace stare a contatto con le persone, poterle aiutare e lavorare per migliorare la loro condizione nei momenti di fragilità e disagio che vivono durante il periodo di ricovero”.

Valentina, Michele e le loro figlie

Valentina Micheli, 49 anni infermiera dell’AOU Senese dal 1999, fin da piccina ha familiarizzato con l’ambiente ospedaliero perché il suo caro nonno vi lavorava e lei, al termine della scuola, andava ad aspettarlo fuori dall’ospedale a fine del turno per farsi raccontare…

Ha lavorato in terapia intensiva neonatale fino a quattro anni fa quando poi ha colto l’opportunità di cambiare, iniziando a lavorare in Sala Operatoria Cardio Toraco Intervascolare, ambiente sempre piaciuto ed apprezzato, sebbene molto intenso anche a livello emotivo.

Essere un’infermiera è come avere la possibilità di donare qualcosa di me mettendomi al servizio degli altri perché so di poter aiutare e far stare bene; questo accade anche nei giorni di festa… a volte potrebbe sembrare pesante andare a lavorare mentre la maggior parte degli amici e conoscenti coglie l’occasione per andare al mare o a fare delle gite, ma poi quando vedi la riconoscenza negli occhi del paziente quella piccola arrabbiatura  si trasforma in buonumore; questo può succedere in ogni momento perché oltre ai giorni festivi, siamo soggetti alla reperibilità. Quando chiamano per delle urgenze è come se scattasse una molla di adrenalina che fa mettere da parte la stanchezza e fa tirare fuori la grinta; purtroppo, non sempre queste situazioni vanno a buon fine e di questo ce ne rammarichiamo ogni volta, ma quando riusciamo a salvare una vita, viviamo un’esplosione di gioia e tutto il resto passa in secondo piano!”

Valentina è sposata con Michele anche lui infermiere nel reparto di Rianimazione per cui è capitato spesso che entrambi fossero di turno in ospedale “è una scelta consapevole la nostra e personalmente non la cambierei con nessun’altra professione! Sono fermamente convinta che ciò che si riceve è nettamente superiore a ciò che si dà e anche questo ci fa andare avanti per superare momenti di stanchezza e di incomprensione che capitano naturalmente in famiglia o tra colleghi”.

Valentina e Michele

Valentina e Michele Hanno tre figlie di 20, 15 e 12 anni. Le chiedo se seguiranno le orme dei genitori, vista l’aria che si respira in casa: “la più grande ha scelto comunque un percorso universitario con uno sbocco sanitario… forse ha percepito l’amore che mettiamo nella nostra professione e vorrà un giorno, farlo suo!”.

Complimenti Valentina…e buon lavoro. Anche oggi.

Stefania Ingino

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