Andrea era il secondo figlio di Valentina. Sono costretta a parlare al passato perché Andrea non c’è più. È volato in cielo il 21 febbraio 2021 dopo anni trascorsi in ospedale, a seguito di interventi e cure riabilitative.

Valentina, mamma di cinque figli, mi racconta con voce serena – seppur sofferente – della breve vita di Andrea “era affetto da un tumore cerebrale al quale sono conseguite delle recidive via via sempre più importanti. Abbiamo cercato in tutti i modi di fargli fare una vita apparentemente normale e con poche sofferenze ma, alla fine, abbiamo dovuto lasciarlo andare…”.

Andrea era in cura nel reparto di pediatria oncologica all’Ospedale Gaslini di Genova, un luogo che Valentina purtroppo conosce bene ma in cui ha voluto fortemente tenere vivo il ricordo del figlio “dalla morte di Andrea ho voluto essere vicina alle tante mamme che per cause di forza maggiore devono trascorrere tanto tempo in quei reparti dove sofferenza e dolore si respirano quotidianamente”.

Cercando di dare un significato alla morte del figlio, Valentina decide di organizzare delle raccolte per portare doni ai bambini ricoverati, come è stato per il Natale del 2021 in cui è riuscita a raccogliere e a donare ben mille regali! Oppure ha coinvolto amiche parrucchiere ed estetiste, invitate nel reparto per truccare e pettinare le mamme costrette in ospedale da tempo, per dare loro un momento di serenità e svago “cerco di donare ciò che avrei voluto ricevere io in quei momenti dolorosi perché anche piccoli sprazzi di spensieratezza aiutano ad affrontare percorsi difficili e tortuosi”.

Dopo la morte di Andrea l’Ospedale Gaslini ha dato il via ad un gruppo di elaborazione del lutto in cui si trovano genitori purtroppo coinvolti e con i quali ci si scambiano esperienze con l’obiettivo di rafforzarsi vicendevolmente, restando uniti nel dolore. Anche Valentina e Fabio, suo marito, sempre grazie ad un servizio offerto dal nosocomio di Genova, si sono fatti aiutare da psicologi e terapeuti per affrontare la sofferenza che, seppur non cancellandosi mai, trova una collocazione ed un’accettazione. Così come tutti gli altri loro figli sono stati supportati da professionisti perché il dolore e la perdita del fratello è stata immensa. Grazie anche a questi percorsi, ora Valentina riesce a coinvolgere tutta la famiglia nelle sue opere benefiche e tutti reagiscono partecipando volentieri.

Un pensiero di Simone per suo fratello Andrea

Secondo me bisognerebbe cominciare a parlare di lutto anche nelle scuole fin da piccoli, perché è importante sviluppare un’empatia nei confronti del dolore e della morte. Credo che questa cosa manchi nella nostra società poiché – seppur involontariamente – alcune persone desistono, incapaci di gestire un evento così serio e significativo. È importante invece parlarne… in fondo la morte fa parte della vita”.

Il prossimo obiettivo di Valentina è raccogliere fondi per l’inizio dell’anno scolastico “mi rendo conto che non tutte le famiglie possono permettersi il materiale didattico e non è giusto che a pagarne le spese siano i bambini. Il diritto allo studio è per tutti ed è sacrosanto. Inoltre, ho voluto spostare la mia attenzione dall’ospedale perché mi sono resa conto che era diventato per me un pensiero un po’ troppo fisso”.

Per la raccolta fondi possiamo trovare tutte le indicazioni sulla pagina Facebook di Valentina Torriti, alla quale può giungere il nostro contributo che sarà poi devoluto alle famiglie bisognose.

Auguro a Valentina e alla sua splendida famiglia tutta la serenità che meritano. La perdita di un figlio è un dolore indescrivibile ma a volte trovare strade alternative in cui versare i propri pensieri, aiuta a superare momenti di tristezza e di disperazione.

Stefania Ingino

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