Siamo onorati di pubblicare la lettera che ci e’ giunta da Chiara Taddei  in ricordo del compianto professor Alessandro Falassi, ex priore dell’Istrice, antropologo di fama mondiale, grande senese che ha fatto molto per il mondo del sociale. Ringraziamo la nostra Maura Martellucci per la sensibilità e per aver fatto da tramite tra Sienasociale.it e la cara signora Taddei. Oggi non e’ un giorno come tanti poiché proprio il 3 ottobre Alessandro Falassi nacque.

Inaugurazione della  Biblioteca  “Alessandro Falassi “ nella struttura “Virginia Borgheri”  a Castellina in Chianti. L’evento ha avuto luogo il 23 settembre scorso: ecco perché.

Il  15 settembre  1903,  per rispettare l’ultima volontà del Sig. Carlo Borgheri, vennero aperte le porte  dell’Istituto di Pubblica Beneficenza “Asilo  Virginia”, nella villa della Leccia.

Lo scopo era quello di  “provvedere gratuitamente, secondo i propri mezzi, al ricovero, al mantenimento e all’assistenza  dei convalescenti e degli inabili poveri, di ambo i sessi, aventi  domicilio  di soccorso nel Comune di Castellina in Chianti”

Il 23 settembre  2023, a Castellina in Chianti si è svolta la cerimonia  per la celebrazione del 120° anniversario  della  ASP ( Azienda pubblica servizi alla persona) “Virginia Borgheri”alla presenza delle autorità locali, primo fra tutti  il sindaco Marcello Bonechi.

Il presidente del CdA,   Andrea Pucci ha condotto in maniera magistrale e con lo stile che lo contraddistingue in ogni occasione,  l’evento.

Dopo la Santa messa  nella cappella dell’Asilo, il saluto agli  intervenuti  e la inaugurazione del “Giardino Alzheimer” realizzato con il contributo della famiglia Pitigliani in ricordo di Isolina Prosperanti, che è stata a suo tempo ospite della struttura,  è avvenuta la inaugurazione della Biblioteca  “Prof. Alessandro Falassi”, ricordato con affetto e stima  dal presidente che ne ha ripercorso le significative tappe di scrittore, ma anche quelle  di  uomo castellinese  che  aveva contribuito molto  nel  valorizzare le bellezze  culturali del posto.

La biblioteca, dotata anche  di  divano e di sedie, è stata creata per offrire agli ospiti e ai loro visitatori uno spazio  in cui leggere  o farsi leggere libri  e passare, così,  in modo piacevole il tempo  che sembra lungo  all’interno delle case di assistenza.

I libri che compongono la biblioteca  sono quelli che  si trovavano in casa Falassi: quelli che hanno tenuto compagnia alla Sig.ra Iolanda, nota a Castellina per gli anni di attenta direzione del coro locale,  e quelli che  sono stati scritti da Alessandro Falassi nei vari settori della sua ricerca antropologica.

Relativi a Castellina, oltre che  “I Santi del Chianti” incentrato su San Fausto, patrono del loco,  e “Il Chianti tra Firenze e Siena” per il centro di studi storici chiantigiani,   fanno parte del lascito   anche quei libri che  Alessandro Falassi scrisse avvalendosi della collaborazione di  amici castellinesi.

Primo fra tutti “Pan che Canti, vin che salti” scritto a sei mani:  quelle di Alessandro , di PierLuigi Stiaccini e di Riccardo di Corato, indimenticabili come persone e come amici.

Il libro, pubblicato nel 1979, era dedicato alle loro madri (Rosa, Iolanda e Rosa)  perché è dalle madri  che  parte l’educazione “a mangiare e bere con civiltà” ; testo in cui gli autori  si proponevano  di indagare  la cultura tradizionale della cucina ( ricca e povera) del Chianti a partire dal ‘300,  indagandone anche le tecniche di trasformazione nel corso dei secoli.

Dalla collaborazione con il fotografo americano Paul Hoffman, le cui foto sono esposte al Moma, nacque “ Castellina in Chianti: un ritratto”  con foto in bianco e nero che  ritraevano luoghi e personaggi  significativi o particolari del paese.

Una mostra delle foto fu allestita, all’indomani della scomparsa di Falassi, nel  Museo di Castellina in chianti, e negli anni successivi alcune gigantografie di Hoffman  campeggiarono lungo Le Volte.

Una edizione postuma  si può leggere nei tipi  dell’editore Betti   con il titolo “Chianti.  A limitrophe paradise”.

L’amicizia che legava Alessandro e Paul  è  rimarcata anche  dal cenotafio che lo ricorda e  che si trova nella cappella Falassi, proprio a Castellina.

“Sette  vini per sette sere”  fu scritto in collaborazione con Piero Baldini, ideato proprio per raccontare leggende, storie e racconti  accompagnati dal buon vino del Chianti.

Alessandro Falassi collaborò anche con  Raymond Flowers, uno stimato  diplomatico inglese che aveva trovato in Castellina in Chianti il luogo del buon ritiro.

Con lui Falassi scrisse  “Italy”  per la collana “Cultureshock!”  una guida storica, culturale e di civiltà ad uso dei Giapponesi, ma  il libro, come si potrà intuire,  non si trova negli scaffali della biblioteca, essendo stato tradotto e  pubblicato solamente  in quella  lingua.

Credo che non esista modo migliore di ricordare uno scrittore, appassionato nelle sue ricerche  e nei suoi studi, che quello di  leggere  i suoi libri, traendone  passione, ironia e cultura, nella sua Castellina, come altrove.

Alessandro Falassi in un ritratto
Alessandro Falassi in un ritratto

Chiara Taddei   

 

 

 

 

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