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Silvio guida un'ambulanza

Silvio il volontario che veste defunti: “accompagnatore dell’ultimo viaggio”

Collabora con il Consorzio Onoranze Funebri della Pubblica Assistenza. “Provo un immenso dispiacere ma so che con il mio gesto è d’aiuto alla famiglia in un momento difficile”. La sua potrebbe essere una storia come tante altre, quella di un uomo che per riempire gli spazi vuoti del pensionamento sceglie di dedicarsi al prossimo. Questa decisione, maturata dopo i molti lavori fatti in passato, lo ha portato a sfidare se stesso. Ecco la vicenda umana speciale di Silvio Guarducci.

E’ una storia particolare quella che vi stiamo per raccontare. Silvio Guarducci – classe 1950 – nasce e cresce a Milano ma, negli anni ’80 per seguire l’amore, decide di trasferirsi in Toscana, dove si adatta a fare ogni tipo di lavoro, senza mai perdersi d’animo e diventa disegnatore, modellista, cantiniere, camionista, contadino! Silvio ha “osservato il mondo” da mille finestre. Nell’età della pensione, viene a vivere nella campagna senese con sua moglie Laura ma, sentendo la spinta di solidarietà verso gente bisognosa, decide di “affacciarsi anche a quella del volontariato” aderendo alla Pubblica Assistenza di Siena, dove viene accolto a braccia aperte e premiato, nel 2012, per aver fatto battere il suo “cuore volontario”.

Il nostro protagonista ha deciso di collaborare con il Consorzio Onoranze Funebri della Pubblica Assistenza e di accudire le persone defunte. Si occupa della loro vestizione con attenzione e meticolosità: “do loro dignità vestendole per bene, per il loro ultimo viaggio. Provo un immenso dispiacere ma so che con il mio gesto è d’aiuto alla famiglia in un momento difficile”. Si prende cura di ognuno di loro, come se fossero amici o parenti. Un gesto lodevole, non certo fattibile da tutti e non certo facile. Afferma che “in quei momenti bisogna un po’ distaccarsi emotivamente dalla situazione ma, allo stesso tempo, avere il massimo rispetto ed osservanza”.

Silvio afferma: “ la sensazione di sentirsi utile a qualcuno, è qualcosa che supera la stanchezza e la pigrizia perché essere ricambiati da un sorriso e un grazie, riempie la giornata di belle sensazioni e riempie il cuore di gioia. Il valore di quel sorriso è inestimabile e quel grazie pieno di sincerità aiuta a superare i problemi del quotidiano a chi lo dona e a chi lo riceve”.

Oltre all’attività con la Pubblica Assistenza, Silvio presta il suo tempo libero anche all’Unione Corale Senese Ettore Bastianini, nella quale canta da circa dieci anni. Un giorno un amico gli chiede di provare a cantare con lui ma Silvio, convinto di essere stonato, resta quasi sorpreso da quella richiesta. Anche qui, nasce una sfida con se stesso e ci prova, riuscendo benissimo nel suo ruolo. Diventa baritono e parte fondamentale del Coro: “è come fare parte di un puzzle: se ne manca uno non è completo, ma tutti insieme siamo perfetti! Ci divertiamo ed impariamo canti provenienti da musiche sacre ed opere, regalando al pubblico la conoscenza e la bellezza di questi capolavori”.

Corale Bastianini di Siena

E per finire, non poteva mancare Silvio Babbo Natale. Eh si, perché lui, che non ha bisogno di grandi travestimenti, è Babbo Natale tutto l’anno, visti i suoi capelli e la sua barba bianca! E così, nel periodo natalizio appena terminato, Silvio si è calato nel ruolo di Santa Claus prestando parte del suo tempo libero, divertendo ed intrattenendo i piccoli senesi e regalando loro, ancora una volta, la magia della favola del Natale!

Anche se la magia, quella vera, appartiene a lui.

Stefania Ingino

“Volontario in ambulanza” Emanuele racconta il suo Natale

Emanuele Mazzon ha svolto il suo servizio in tutto il periodo natalizio: vigilia, Natale e Santo Stefano. Ecco la sua storia, ecco i suoi perché.

Da figlio di genitori separati ho sempre visto in modo conflittuale le festività perche tenendo ad entrambi i genitori mi sono sempre trovato in difficolta’ a dire vado da uno piuttosto che da un altra. Cosi sono alcuni anni che presto servizio nei giorni di Natale“.

Non un regalo con carta e fiocco ma qualcosa di più importante, significativo. Emanuele dona agli altri il suo tempo: “Lo vedo come un modo di passare del tempo con gli amici facendo del bene”.

Amicizia e solidarietà: è quanto il nostro protagonista ha trovato all’interno della Pubblica Assistenza di Siena.

La realtà, che ha per presidente Sara Giannini, partecipa anche a Si-Sienasociale la coprogettazione che tanto vale accanto ad altre associazioni del territorio e al comune di Siena.

Siamo impegnati su più fronti” conclude Emanuele “ma non molliamo mai forti di uno spirito di squadra e di una motivazione che ci porta a dare noi stessi a chi è più fragile, a chi ha bisogno del nostro aiuto“.

27 dicembre 2022: Emanuele presterà servizio anche oggi

“Babbo Natale e volontario” Colle Val d’Elsa svela la magia

Andrea Grassini è volontariato della Pubblica Assistenza e, da 20 anni, interpreta, la notte di Natale, il personaggio più amato dai bambini. Ma non è solo. Ci sono tanti altri volontari con lui che fanno visita a numerose famiglie per una tradizione che parte dagli anni 70. Offerte ricevute totalmente devolute all’associazione.

Svolgo attività di volontariato in associazione dal 2002. Lavoro in banca e come fotografo. Oltre alle attività di soccorso sanitario in associazione, mi occupo, insieme ad un gruppo di lavoro, della gestione delle iniziative associative, di promozione e della comunicazione: con l’arrivo di Natale, mi travesto e divento Babbo Natale da 20 anni“.

Andrea Grassini la notte di Natale

Andrea Grassini la notte di Natale

Signore e signori svelato il mistero. Ora sappiamo, finalmente,  davvero chi è l’uomo anziano e barbuto che rende felici i nostri bambini!

Tra sogno e realtà, ecco la magia del volontariato di Colle Val d’Elsa. Più di 150 famiglie visitate in paese e fuori:  Poggibonsi, Casole d’Elsa, Castellina Scalo e Siena. Una macchina organizzativa che conta di decine di volontari che interpretano Babbo Natale e 30 “renne”: uomini e donne del trasporto. Insomma, non manca nulla!

Andrea Grassini la notte di Natale

Andrea Grassini la notte di Natale

Curiosi chiediamo ad Andrea il perché di tutto questo.

Torno a rivivere le emozioni che da piccolo ho provato nell’attesa di Babbo Natale, riuscire a trasmettere la felicità, sopratutto in questi momenti, non è facile, noi ci proviamo. È far continuare una tradizione, modernizzarla. Ci sono volontari che da piccoli hanno ricevuto Babbo Natale e adesso sono loro che interpretano il ruolo“.

Si perché la storia nasce dagli anni 70. Idea brillante della Pubblica Assistenza: le prime uscite sono su un calesse trainato da un cavallo che si sposta tra le vie del paese

È inizialmente un Babbo Natale che entra in poche case preferendo alcune famiglie più legate all’associazione . I regali sono semplici, utili: un maglione, qualche balocco o un semplice ma significativo abbraccio.

Con il tempo, la notizia si diffonde, crescono le richieste, Babbo Natale diventa famoso:  va in auto, partecipa alle feste associative e diviene immancabile tradizione in paese.

Poi la pandemia. Cambiano le regole e le abitudini ma i volontari di Colle non mollano: Babbo Natale ed i suoi aiutanti indossano  sempre mascherina e guanti e, nel 2020, anticipano di un giorno le visite per rispettare le restrizioni agli spostamenti.

Da queste parti non ci si arrende mai. Le prenotazioni vengono tutte gestite online, Babbo Natale diviene sempre più presente sui social, gli spostamenti avvengono rapidi sui mezzi dell’associazione e l’ associazione “la Scossa” si unisce alle feste che si svolgono in piazza e nelle visite della vigilia.

Sara e Lucia responsabili dell'organizzazione del servizio "Babbo Natale"

Sara e Lucia responsabili dell’organizzazione del servizio “Babbo Natale”                                                            “Quello che negli anni non è mai cambiato è lo spirito dei volontari che, da metà novembre, iniziano ad inpegnarsi con le riunioni organizzative, i controlli dei vestiti, l’imbustamento e la consegna delle lettere per le famiglie, la gestione dei social e delle richieste, la divisione delle zone di visita, la preparazione delle buste con i piccoli doni da consegnare nelle case, la preparazione della cena del 24 dopo le visite” precisa Andrea.

Il tutto si conclude con il meritato premio: il cenone della vigilia nella sede associativa che, per tanti, rappresenta la seconda casa o meglio la seconda famiglia, quella che ti sei scelto“.

Andrea con Sara e Lucia

Andrea con Sara e Lucia

Ha ragione Andrea: “Una famiglia che hai scelto”: forse questa, più di Babbo Natale, è la vera magia.

Come prenotare Babbo Natale:
https://www.pubblicaassistenzacolle.it/natale-2022
online https://forms.gle/qW1gKrw1nkuLMSzx5